L’indiscrezione, riportata su The Information, sarebbe perfettamente in linea con i principi e gli obiettivi della società di Cupertino che punta a rafforzare il ruolo svolto dall’Ia nei suoi dispositivi
Apple avrebbe acquistato all’inizio del 2018 Silk Labs, una start-up con sede a San Francisco specializzata in Intelligenza artificiale. Una decisione perfettamente in linea con i principi e gli obiettivi della società di Cupertino che punta a rafforzare il ruolo svolto dall’Ia nei suoi dispositivi.
Stando alle indiscrezioni pubblicate su The Information, nonostante siano assenti informazioni riguardo i dettagli economici dell’acquisizione, l’affare sarebbe costato ad Apple una cifra irrisoria. La start-up, al momento dell’acquisto, era infatti costituita da una dozzina di dipendenti e aveva raccolto all’incirca 4 milioni da finanziatori privati.
Che cos’è Silk Labs?
Silk Labs è stata fondata nel 2015 da Andreas Gal, Chris Jones e Michael Vines, tre menti coinvolte nel progetto Firefox.
Lo scopo della società era la creazione di un innovativo sistema operativo incentrato sull’Intelligenza artificiale. I 3 sviluppatori miravano all’Internet delle cose (IoT, Internet of Things), ambendo alla realizzazione di dispositivi di ultima generazioni super connessi e intelligenti.
Nel 2016 Silk Labs aveva in progetto lo sviluppo di una videocamera di sicurezza e di Sense, un device capace di identificare gli utenti dal quale era possibile monitorare gli altri strumenti tecnologici casalinghi.
Un hub smart home incentrato sul Machine Learning e sull’Intelligenza artificiale che raccoglieva in un unico dispositivo diverse caratteristiche di ultima generazione. Tra le funzioni, Sense utilizzava il riconoscimento facciale, gestuale e del movimento ed era in grado di identificare la voce degli utenti.
Il progetto però non è andato a buon fine e la società ha dovuto rimborsare i finanziatori.
Apple mira a proteggere la privacy degli utenti
Per il momento Apple e Silk Labs non hanno ancora confermato l’indiscrezione. Entrambe le società mirano allo sviluppo di sistemi Ia in grado di operare in locale senza necessitare dell’appoggio esterno di un cloud. L’affare rappresenterebbe dunque un punto a favore per l’azienda di Cupertino impegnata a proteggere la privacy degli utenti. La notizia segue la pubblicazione di un brevetto Apple, secondo il quale, in futuro Siri, l’assistente vocale della società di Cupertino, potrebbe funzionare anche senza connessione internet.