Esa, realtà virtuale e aumentata per addestrare gli astronauti
TecnologiaL’Agenzia Spaziale Europea sta sperimentando le nuove tecnologie per preparare i cosmonauti alle condizioni che incontreranno nelle missioni nello spazio
Utilizzate in moltissimi casi per aumentare il coinvolgimento di giochi o altre attività ludiche, la realtà aumentata e la realtà virtuale si prestano anche all’ambito spaziale, per esempio per l’addestramento di astronauti in preparazione alle missioni da affrontare. Le due tecnologie offrono infatti grandi potenzialità, che l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) intende sfruttare per l’implementazione di diversi nuovi strumenti all’interno del proprio settore, ma non solo. L’Esa è infatti coinvolta nella realizzazione di varie applicazioni che prevedono l’utilizzo di realtà aumentata e virtuale, mostrando interesse per un settore che pare destinato a crescere ulteriormente nel prossimo futuro.
Realtà virtuale e aumentata per prepararsi allo spazio
La compagnia cinese HTC ha recentemente deciso di lanciare in tutto il mondo un visore pensato in primis per il mondo delle imprese. A confermare l’esistenza e la crescita del mercato ci sono anche le sperimentazioni dell’Esa: l’agenzia internazionale, infatti, sfrutta oggi la realtà virtuale per abituare gli astronauti alla vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, simulando passeggiate spaziali e preparandoli a un ambiente a gravità zero, il tutto senza mai lasciare il nostro pianeta. Allo stesso tempo, la realtà aumentata funge da preziosa alleata dei cosmonauti, permettendo loro di ottenere informazioni digitali semplicemente guardando gli oggetti del mondo reale e di imparare a elaborare dati fisici e virtuali più velocemente.
Esa e realtà virtuale aumentata: altre applicazioni
Secondo Nick Appleyard, a capo del dipartimento dell’Esa per le Business Applications, quello della realtà virtuale aumentata è un mercato che “si stima possa raggiungere un valore di 150 miliardi di dollari entro il 2020”. Per questa ragione, l’agenzia internazionale guarda con interesse al settore, come dimostra la collaborazione allo sviluppo dell’app per smartphone CapeOutdoors 3D, che sfrutta le mappe del Sud Africa ottenute dalla missione Sentinel-2 per generare rappresentazioni tridimensionali del paesaggio con informazioni su località turistiche, sentieri di trekking e il tempo necessario per percorrerli, oltre a indicare il rischio di incendi. Un altro esempio dell’utilizzo di queste tecnologie è inoltre dato dal progetto Wildwego, finanziato anche dall’Esa, che grazie alla realtà aumentata fa vivere un’esperienza coinvolgente agli utenti, che possono visualizzare informazioni su flora e fauna mentre si spostano all’interno di parchi naturali.