Halloween: BeeMe, il gioco del Mit per festeggiare la ricorrenza

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Halloween (Getty Images)
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Quest’anno per festeggiare Halloween, gli scienziati del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno sviluppato BeeMe, un gioco sociale immersivo 

Quest’anno per festeggiare Halloween, gli scienziati del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno sviluppato BeeMe, un gioco sociale immersivo. L’obiettivo è quello di “gettare nuova luce sul potenziale umano nell’era digitale”.
Per il Mit è una vera e propria tradizione: è solito progettare dei software per festeggiare la ricorrenza dal 2016, anno in cui ha testato The Nightmare Machine, un programma di Intelligenza artificiale capace di trasformare delle comuni fotografie in immagini spaventose.
Nel 2017, invece, è stato il turno di Shelley, un software in grado di scrivere dei racconti horror.

Come funziona BeeMe

Il software, ispirato alla serie tv Black Mirror, permetterà agli utenti di interagire catapultandosi in un esperimento senza eguali.
La trama è incentrata su Zookd, un’Intelligenza artificiale pubblicata in rete e sfuggita al controllo dei suoi sviluppatori. L’unico essere umano in grado di combatterla è dotato di capacità intellettive inferiori rispetto a Zookd. Per questo motivo decide di rinunciare al proprio libero arbitrio e di eseguire i comandi impartiti da un gruppo di persone.
Non si hanno per ora informazioni riguardo l’attore che interpreterà il ruolo del protagonista. Quello che è certo è che dalle 11 di sera del giorno di Halloween (4 di mattina italiane) sarà possibile collegarsi al sito di BeeMe per dare il proprio contributo all’esperimento e cambiare le sorti della narrazione.
Gli utenti avranno la possibilità di suggerire gli ordini e di votare le azioni che compirà il protagonista, quali ‘apri la porta’, ‘comincia a correre’e ‘entra nella stanza’.
Per ragioni di sicurezza non sarà possibile impartire movimenti che possano mettere in pericolo l’attore.

Esperimento online ambientato in un luogo sconosciuto

Non ci dovrebbero essere limiti al numero di utenti che potranno prendere parte all’esperimento. Tutti, online, potranno seguire le vicende del protagonista ambientate in luogo ancora sconosciuto.
Lo scopo di BeeMe è quello di "ridefinire il modo in cui comprendiamo le interazioni sociali online e nella vita reale, spingendo il crowdsourcing e l'intelligenza collettiva fino all'estremo per vedere dove si rompe”, spiega Niccolò Pescetelli, del Mit Media Lab, uno degli sviluppatori del software.
Analizzando gli ordini impartiti dagli utenti, gli esperti si augurano di raccogliere preziose informazioni utili per comprendere le dinamiche che regolano il lavoro di cooperazione.

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