Secondo il WSJ nel 2019 arriverà un nuovo modello di Switch

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Immagine di archivio (Getty Images)

Un insider del celebre quotidiano di New York ha svelato che entro la prossima estate dovrebbe arrivare sul mercato una versione riveduta e corretta della console ibrida di Nintendo 

Switch, la console ibrida di Nintendo, ha fatto il suo debutto nel 2017 e ha ottenuto un notevole successo. Grazie a videogiochi apprezzati da pubblico e critica come “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, “Super Mario Odyssey” e “Spatoon 2”, la piattaforma ha infranto vari record e nei suoi primi 12 mesi di vita è diventata la console da gioco che ha venduto più unità negli Stati Uniti.

Voci di corridoio

Secondo Takashi Mochizuki, corrispondente del Wall Street Journal, sembra proprio che Nintendo stia pianificando il lancio di un nuovo modello di Switch nella seconda metà del 2019 (presumibilmente durante l’estate). Non è chiaro cosa cambierà nella nuova versione, ma pare che ci saranno varie migliorie dal punto di vista dell’hardware. Pare quasi certo che il secondo modello di Switch sarà dotato di uno schermo LCD di qualità superiore rispetto a quello montato attualmente nella console ibrida. Non sono al momento disponibili informazioni su eventuali modifiche al design del dock o dei Joy-Con.

Indiscrezioni plausibili

Mochizuki dichiara di aver ricevuto la notizia da delle fonti affidabili di cui non può però fare il nome. Queste indiscrezioni sono comunque in linea con la storia di Nintendo. La compagnia di Kyoto ha sempre creato varie versioni migliorate delle proprie console portatili. È sufficiente pensare alle numerose versioni esistenti del primissimo Game Boy per rendersi conto che la possibile creazione di uno Switch riveduto e corretto è tutt’altro che improbabile.
L’hardware della console ibrida, per quanto apprezzabile, può essere ulteriormente migliorato e questo tipo di upgrade potrebbe permettere a Nintendo di continuare a cavalcare l’onda del successo. L’azienda prevede, infatti, di raggiungere un totale di 20 milioni di unità vendute entro marzo 2019.
Al momento la compagnia di Kyoto non ha né confermato né smentito le dichiarazioni del Wall Street Journal. Una scelta in linea con la politica che porta avanti da svariati anni. 

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