Smartwatch, vendite 2018 in aumento: ecco chi sale e chi scende

Tecnologia
L'Apple Watch 4, presentato il 12 settembre (Getty Images)
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Il mercato degli smartphone ristagna. Quello degli orologi hi-tech, invece, galoppa (anche se su volumi ancora ridotti). A guidare la fila è Apple, che però deve guardarsi da Fitbit e da una novità cinese

Se il mercato degli smartphone è stabile, ce n'è un altro in salute. È quello degli smartwatch. I numeri in ballo non sono paragonabili (e forse non lo saranno mai), ma le prospettive sono molto diverse. Da anni si attende un'esplosione degli orologi intelligenti. Forse i tempi sono davvero maturi, come dimostra anche la recente presentazione dell'Apple Watch 4.

Il mercato degli smartwatch

Alla fine che del 2018, gli smartwatch venduti dovrebbero essere 141 milioni. Negli ultimi 3 anni, il mercato è praticamente raddoppiato ogni 12 mesi. Gli orologi hi-tech venduti erano 19 milioni nel 2015, 38 milioni nel 2016 e 75 milioni nel 2017. C'è un dominatore: Apple. Che però deve resistere alla crescita di alcuni marchi. Secondo Counterpoint Research, nel secondo trimestre la Mela ha avuto una quota del 41%. Una percentuale che, però, cala (era al 48% un anno fa). Non per demerito proprio (le vendite dell'Apple Watch sono aumentate del 17% anno su anno) quanto per meriti altrui. In particolare di Fitbit, che ha visto passare la propria fetta commerciale dall'8 al 21%. Il terzo produttore è Fossil, seguito da un esordiente: in pochi mesi il cinese Amazfit (prodotto da una sussidiaria di Xiaomi) ha raggiunto una quota del 4%. E promette di crescere a ritmi esponenziali, proprio come sta facendo la capogruppo nel mercato degli smartphone. Positiva anche l'annata di Garmin, che grazie alle vendite cresciute del 35% conserva una quota del 3%. Male invece Samsung, con un calo anno su anno del 43% che relega la casa coreana al 2% delle vendite globali. Il gruppo ha tentato di imprimere una sterzata, ribattezzando e rinnovando ad agosto la gamma dei propri dispositivi indossabili, i Galaxy Watch (smartwatch economici: quali sono e come sceglierli).

L'impatto dell'Apple Watch 4

Si attende adesso di capire quale sarà l'impatto dell'Apple Watch 4, che con il nuovo design più ampio e le nuove funzioni sanitarie (a partire dall'elettrocardiografo integrato) si apre ad applicazioni nuove. Le prime reazioni sono positive, ma nulla è detto. Come dimostrano i dati del secondo trimestre, infatti, lo smartwatch più venduto è stato il “vecchio” Apple Watch 1. Con la terza serie solo al quarto posto, scavalcata anche da Fitbit Versa e Amazfit Bip. È possibile che dipenda dalla stagionalità (il secondo trimestre è di solito povero dopo l'abbuffata delle feste di fine anno) e proprio dall'attesa del nuovo smartwatch della Mela.

Il confronto con gli smartphone

Dire che gli smartwatch saranno i nuovi smartphone è quantomeno avventato. Il loro peso è ancora molto diverso. Nel 2018 i telefoni venduti dovrebbero essere 1,45 miliardi. E, secondo un'indagine di Newzoo, saranno 3 miliardi gli utenti a possederne uno. Le vendite però faticano. E alla fine dell'anno dovrebbe arrivare il secondo calo consecutivo. Potrebbe essere un momento di transizione, tra mercati maturi saturi e l'attesa che i Paesi in via di sviluppo concretizzino le loro enormi potenzialità. Ecco perché l'andamento potrebbe invertire la rotta, tornare a cresce e toccare un picco nel 2021, con 1,7 miliardi di smartphone venduti. I tassi di crescita globali registrati tra il 2008 e il 2015, però, resteranno un ricordo. Per gli smartwatch, invece, la tendenza alla crescita è promettente. Anche perché aumenta la disponibilità di dispositivi con connettività Lte. Che tradotto significa la possibilità di telefonare e navigare senza il supporto di uno smartphone in tasca. Gli smartwatch stanno lasciando l'adolescenza per rendersi indipendenti.

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