Entro il 2020, Facebook userà solo energie rinnovabili

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

L’azienda di Menlo Park ha intenzione di ridurre le emissioni di CO2 del 75% nei prossimi anni e di utilizzare solo fonti di alimentazione pulite 

Il nuovo centro elaborazione dati di Facebook in costruzione a Huntsville, Alabama, sarà alimentato interamente a energia solare. Nel frattempo, l’azienda di Menlo Park sta espandendo il proprio data center a Lulea, in Svezia, che sfrutta l’energia idroelettrica per funzionare. I server contenuti al suo interno, inoltre, vengono raffreddati utilizzando la gelida aria dell’Artide. Infine, a Papillon, nel Nebraska, un altro centro di elaborazione dati della società sarà presto alimentato da un parco eolico nelle vicinanze, dotato di ben 101 aerogeneratori di grosse dimensioni.
Gli sforzi di Facebook puntano in una direzione precisa: ridurre, entro il 2020, le emissioni di CO2 del 75% e usare solo fonti rinnovabili di energia.
“Si tratta di una scelta importante non solo per le comunità locali, ma anche, e soprattutto, per il mondo intero”, sostiene Bobby Hollis, direttore per l’energia globale di Facebook. “Stiamo integrando l’utilizzo delle risorse rinnovabili in tutti i nostri progetti di business e riteniamo che si tratti di una necessità che riguarda l’intero settore in cui operiamo”.
Durante il 2017, Facebook ha emesso 979.000 tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di circa 100.000 case. I centri di elaborazione dati della compagnia sono stati responsabili di quasi due terzi della cifra totale. Altre attività, come la costruzione e gli spostamenti degli impiegati, hanno contribuito alle emissioni complessive per il 38%.

Verso un futuro più pulito

La svolta ambientalista dell’azienda è iniziata nel 2013 quando, seguendo l’esempio di Google, ha firmato il primo contratto per una fornitura di energia eolica. Entro il 2017, il social media è riuscito ad alimentare il 51% delle proprie strutture con fonti di alimentazione rinnovabili.
Altre società del settore tech, tra cui Google e Apple, sono già riuscite a diventare al 100% ecosostenibili. Nel 2018, Facebook si è comunque distinto come uno dei giganti di internet a utilizzare la maggior quantità di energia pulita.
Uno dei metodi che l’azienda utilizza per acquistare fonti di alimentazione rinnovabili è stringere accordi con delle realtà locali, chiamati tariffe verdi, che consentono di attingere dalla rete energetica della zona d’interesse.
“Le compagnie che lo desiderano possono unire le forze per creare nuovi parchi eolici o centrali fotovoltaiche”, afferma Lily Donge, a capo del Business Renewables Center dell’organizzazione no profit Rocky Mountain Institute. “Si tratta del modo migliore per diffondere le energie rinnovabili in tutta l’area”.

I vantaggi delle tariffe verdi

Prima di supportare un nuovo progetto, Facebook si assicura sempre che si trovi vicino alla stessa rete energetica dei suoi centri di elaborazione dati. “Senza il nostro appoggio, le nuove iniziative non possono partire”, spiega Bobby Hollis.
Non è sempre facile organizzare le tariffe verdi, ma una volta che sono attive tutte le aziende operanti in una determinata area geografica possono beneficiarne e supportarle.
“Abbiamo già stretto accordi di questo tipo in sei stati”, prosegue Hollis. “Siamo una delle prime compagnie a mettere così tanto impegno nel settore dell’energia rinnovabile e a ottenere dei buoni risultati”. 

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