WhatsApp si prepara a monetizzare con il customer service

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

L'applicazione di messaggistica istantanea è pronta a fornire alle aziende dei nuovi servizi a pagamento per gestire le relazioni con i clienti. Previsto l'arrivo di altre funzioni, come i pagamenti tramite app 

WhatsApp è una piattaforma in continua evoluzione. Il prossimo passo della famosa applicazione di messaggistica istantanea potrebbe essere quello giusto per incrementare gli introiti. WhatsApp sta infatti espandendo le funzionalità della sua Business API, che mette le aziende in contatto con i propri clienti. È ora possibile inviare agli utenti informazioni utili come la conferma degli acquisti fatti e le carte d'imbarco, oltre a fornire supporto in tempo reale. Questa nuova forma di customer service permetterà alle imprese di accettare richieste dai clienti tramite un pulsante sul loro sito che riporti alla chat.

I costi e i benefici

Le aziende potranno rispondere gratuitamente ai clienti per ventiquattro ore, ma in seguito dovranno pagare una tassa per ogni messaggio che varierà a seconda del Paese di residenza. La API potrà inoltre essere inserita in un tool di CRM come Twilio e Zendesk.
Per i fruitori si tratta certamente di una prospettiva interessante: contattare il servizio clienti tramite un messaggio su WhatsApp potrebbe risultare più facile e gradevole rispetto a lunghe attese al telefono o all'utilizzo dei form presenti sui siti delle aziende che talvolta possono risultare limitanti.
È possibile che, oltre al pagamento per ogni singolo messaggio successivo alle ventiquattro ore concesse, WhatsApp introdurrà altri costi legati a fattori come la quantità dei clienti o il numero di volte in cui viene utilizzato il servizio.
L'applicazione è stata rilasciata per la prima volta a gennaio 2018 e, in quell'occasione, WhatsApp aveva anticipato che, dopo un primo periodo di utilizzo gratuito, sarebbero state aggiunte alcune funzioni a pagamento.

Nuovi orizzonti

L'app di messaggistica istantanea potrebbe inoltre ottenere dei profitti consentendo alle aziende di ricevere dei pagamenti tramite la piattaforma. In India sono già in corso dei test per questa funzionalità, tuttavia restano ancora alcuni problemi da risolvere, tra cui la richiesta del governo di allestire un ufficio locale prima di processare i pagamenti successivi a quelli del milione di utenti coinvolti nel beta test.

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