Nazionale, Spalletti: "Gravina mi ha sollevato dall'incarico di ct"

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"Io non avevo nessuna intenzione di mollare, ma esonero è per cui devo prenderne atto", ha detto nel corso di un colloquio con i giornalisti al  Centro tecnico di Coverciano.  Il tecnico ha lasciato in anticipo la conferenza stampa decisamente provato e commosso: dopo aver cominciato a rispondere a una domanda si è alzato e ha lasciato la sala

 

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"Ieri sera siamo stati insieme un bel po' con il presidente Gravina, e mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è". Con queste parole, pronunciate in conferenza stampa, Luciano Spalletti ha annunciato che il suo addio alla guida della Nazionale è molto vicino. Una decisione che arriva dopo la sconfitta per 3-0 contro la Norvegia e che il tecnico toscano ha accolto con amarezza, sottolineando che non si sarebbe dimesso di sua iniziativa. Il confronto con il presidente federale è avvenuto nella serata di ieri, lasciando poco spazio a interpretazioni. "Esonero è", ha ribadito Spalletti, visibilmente deluso ma sereno. "Domani vado in panchina, poi risolveremo il contratto". Così Luciano Spalletti in conferenza stampa a Coverciano alla vigilia della partita con la Moldova. Ora si apre il toto-successore sulla panchina azzurra.

"Con Gravina buonissimo rapporto"

Parlando con i giornalisti, Spalletti ha aggiunto: "Avrei preferito rimanere al mio posto e continuare a fare il mio lavoro perché sono stato abituato così". Parlando di Gravina ha spiegato: "Con lui ho un buonissimo rapporto e prendo atto del percorso dei risultati - ha proseguito - del percorso e della disponibilità nei miei confronti". "Io ero convinto di poter arrivare al Mondiale... E ne resto convinto, questa Nazionale può arrivarci. Non mi crolla il mondo addosso quando si perdono certe partite, ci sono dei paletti". 

"L'Italia giocherà il mondiale, ma i giocatori sono sottolivello"

Nonostante gli sia stato comunicato l'esonero da ct azzurro, Luciano Spalletti rimane convinto che l'Italia  l'anno prossimo giocherà il Mondiale in Canada, Usa e Messico. "Però i giocatori sono sottolivello e di molto - precisa - perché questi sono giocatori forti. A queste partite siamo arrivati con il fiato lungo, ma rimuginare sul passato è altro tempo perso, si guarda avanti sempre. Sul passato non ci si può mettere mano". "Ho creato dei problemi al movimento coi miei risultati - aggiunge -, io ero convinto di poter fare diversamente ma non ci sono riuscito. Sono deluso di me stesso". 

"C'è da lavorare sul senso di appartenenza dei giocatori"

"Se non ho trovato feeling ditemi nomi e cognomi, perché io l'ho trovato con tutti. C'è da lavorare sull'appartenenza e sulla gioia nel giocare con la Nazionale. Io sono andato sempre verso gli abbracci e comprendere tante cose. Dopo l'Europeo ho cercato di essere meno ossessivo e più 'amico' verso i giocatori", ha spiegato ancora Spalletti. "Non voglio chiudere con la figura dell'altra sera, ma con una bella partita. Ai ragazzi ho sempre detto che loro sono gli uomini giusti per andare al Mondiale. Ci sono state delle complicazioni, ora mi aspetto una presa di coscienza e mostrare che continuano ad essere gli uomini giusti", aggiunge Spalletti. -

"Arrivati a queste partite col logori"

"C'è una valutazione da fare su come siamo arrivati a queste partite, sicuramente col fiato lungo. Tanti giocatori erano logori dal finale di stagione, non ci siamo arrivati benissimo. Poi, però, sono loro i miei giocatori. Anche quelli che hanno avuto infortuni erano in condizione di essere chiamati", ha spiegato ancora "Domani non stravolgerò nulla, l'ho detto anche alla squadra. Resteremo in campo nella stessa maniera grosso modo - ha continuato Spalletti-. Retegui e Lucca sono due prime punte, ma possono giocare insieme. Le partite vanno però sempre combattute: anche la Moldavia ha giocatori di livello internazionale. L'altra sera non abbiamo messo in campo il meglio di noi stessi: non abbiamo fatto giocate o recuperi importanti né a gestire la partita. Se tutti individualmente siamo al di sotto delle nostre possibilità, io per primo, poi diventa più difficile. E contro la Moldavia saremo noi a doverla incanalare". 

 

Spalletti si commuove e interrompe la conferenza stampa

"Quando ho parlato coi dirigenti dei club che conosco ho sempre avuto il massimo della disponibilità e della comprensione. Non ricordo di avere avuto problemi particolari. Dal mio punto di vista ho pensato di non fare troppo male e quindi ho sempre avuto la precauzione di liberare chi non era in condizione di giocare. Se uno ha un problema viene, si guarda e si ascolta il medico. Se poi uno lo usa come escamotage per non venire in Nazionale, sarebbe bene non venisse più in Azzurro. Ma ci si fida e si creano rapporti di fiducia che sono fondamentali", ha specificato il ct. Poi Spalletti ha interrotto la propria conferenza stampa commuovendosi dopo aver elencato per nome le persone che fanno parte del suo staff tecnico ed i dirigenti federali legati al mondo della Nazionale azzurra. Spalletti, che stava rispondendo ad una domanda in cui gli era stato chiesto se si fosse sentito tradito da qualcuno nel corso della sua esperienza da c.t. della Nazionale, ad un certo punto si è fermato e visibilmente emozionato si è alzato dall'aula magna di Coverciano abbandonandola.

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