Acerbi rinuncia alla Nazionale. Spalletti: “Prendo atto”. Il difensore: “Mancato rispetto”

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In conferenza da Coverciano, Spalletti ha annunciato il forfait di Acerbi. Il difensore lo ha informato con un sms, seguito da una telefonata. "Ha ripensato a quanto successo attorno a lui", ha spiegato il ct azzurro. La replica di Acerbi in un post su Instagram: “Non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto”
 

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“Acerbi non ha risposto alla convocazione in Nazionale”. Lo ha annunciato Luciano Spalletti nella prima conferenza stampa a Coverciano, dove la Nazionale si è radunata per preparare le sfide di qualificazione ai Mondiali contro Norvegia e Moldova. Il difensore dell’Inter ha comunicato la propria decisione questa mattina con un messaggio, seguito da una telefonata. "Sono considerazioni personali del giocatore, ha ripensato a ciò che è successo attorno a lui”, ha spiegato il ct azzurro. “Lo avevo chiamato tenendo conto di quanto propone il campionato per quanto fatto vedere specie nell'ultimo periodo".

Spalletti su Acerbi: “Sarà sostituito? Valuteremo con calma”

"Lui stamani mi ha comunicato la decisione per messaggio, poi ci ho parlato per telefono. Ci sono altri giocatori meritevoli, io devo pensare a qualificare l’Italia al Mondiale”, ha aggiunto Spalletti, per poi sottolineare: "Per me Acerbi ha valore, sapevamo che aveva avuto dei problemi fisici, era stato operato, io avevo dato spazio a suo tempo anche ad altri difensori. Comunque prendiamo atto della sua decisione. Se verrà sostituito? Vediamo, la notizia è fresca, valuteremo con serenità e calma”.

 

 

Acerbi: “Mancato rispetto da chi dovrebbe guidare gruppo”

 

In un post su Instagram Francesco Acerbi ha commentato la sua scelta di non accettare la convocazione con l'Italia. “Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale". Una decisione presa perché "alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso", prosegue Acerbi. "Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte". “Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo”, ha concluso.

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"Quella con la Norvegia non è una gara di qualificazione, è una partita in cui ci giochiamo molto sul fatto se parteciperemo o meno al Mondiale: lo sappiamo bene tutti e ce lo siamo detti già nel primo incontro di ieri, c'era anche Buffon presente”,  ha spiegato Luciano Spalletti presentando la sfida di venerdì a Oslo, prima tappa del cammino verso i Mondiali del 2026.
L'avversaria dell'Italia è già a quota sei punti dopo due partite, e un eventuale passo falso dell’Italia complicherebbe la corsa al primo posto del girone, che vale la qualificazione alla Coppa del Mondo. "Si va ad assolvere questo compito che ci è stato consegnato, si va a giocarci questa qualificazione che per noi è fondamentale”, ha aggiunto.

“Sconfitta dell'Inter? Il percorso resta straordinario”

 

Il ct azzurro ha poi commentato il pesante ko di ieri sera dei nerazzurri nella finale di Champions League contro il Paris Saint Germain. “Più che alle sconfitte darei più forza alla stagione e al percorso straordinario che ha fatto l'Inter”, ha dichiarato.
“Aver lottato fino alla fine per lo scudetto ed essere arrivata in fondo a tutte le competizioni con tutte le difficoltà che ciò comporta non è cosa da poco, considerando anche che ha perso contro avversari fortissimi come Milan, Napoli o lo stesso Psg. Poi è ovvio che ci si rimane male. Ieri sera l'Inter dopo tante partite giocate è stata al di sotto delle sue reali capacità, però va sottolineato il grande lavoro svolto, arrivare due volte in finale di Champions in tre anni significa avere veramente una roba addosso difficile da scalfire. Da questo livello di gare viene fuori il campione e l'uomo che sei e la reazione. A questi ragazzi ora sembra crollare tutto addosso ma noi faremo leva per sistemare tante cose con la prossima sfida. Giocheremo per qualcosa di straordinario e credo sia l'occasione giusta per ripartire subito”, ha concluso.

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