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Paralimpiadi, Valentina Petrillo risponde alle accuse di JK Rowling: il botta e risposta

Sport

Sul dibattito in merito alla sua partecipazione a Parigi, la scrittrice inglese l'aveva definita imbrogliona perché transgender che gareggia con le donne. L'atleta azzurra: "Lo sport è inclusione"

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L'atleta paralimpica Valentina Petrillo, dopo essersi qualificata per le semifinali dei 200 metri R1, in programma stasera alle 19.42, ha voluto rispondere alle numerose critiche e polemiche che hanno accompagnato la sua partecipazione ai Giochi di Parigi, ritenuta da molti inappropriata perché trans che gareggia con le donne. Tra le voci più autorevoli a criticare la sua presenza c’è stata quella di JK Rowling, famosa scrittrice della saga di Harry Potter (PARALIMPIADI DI PARIGI, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

"Mi aspettavo un comportamento diverso da Rowling"

Nel post gara, ai microfoni della Rai, l'atleta napoletana ha commentato così il post della Rowling: "Non l'ho letto, ma da lei mi aspettavo tutt'altro comportamento visto cosa ha scritto nel libro". In seguito, ha aggiunto: "Sono lusingata che la Rowling si sia scomodata per me... ma non ho nemmeno letto Harry Potter. Mi hanno detto che è lei che ha scritto Harry Potter e io non l'ho nemmeno mai letto... Tra l'altro mi hanno raccontato che nel suo libro proprio lei parla di uno sport dove non c'è genere e quindi mi aspettavo un altro comportamento dalla Rowling". Il riferimento è al "Quidditch", uno degli elementi più iconici creati dalla fantasia di JK Rowling. Si tratta di uno sport immaginario in cui due squadre, composte da sette giocatori ciascuna, si sfidano volando su manici di scopa, con l'obiettivo di segnare punti passando la palla in cerchi sospesi o catturando il boccino, che decreta la fine della partita. La stessa Rowling aveva sottolineato in diverse interviste che l'invenzione del Quidditch era nata proprio con l'intento di promuovere maggiore inclusione e abbattere barriere di genere all'interno del mondo fantastico da lei creato.

Cosa aveva detto JK Rowling sulla Petrillo

Su Petrillo, la scrittrice inglese aveva veementemente ribadito la sua contrarietà alla partecipazione di atlete transgender, scagliandosi contro l'italiana, liquidata come un'imbrogliona, una truffatrice al pari di Lance Armstrong, il ciclista statunitense squalificato a vita per doping. L'autrice di Harry Potter se l'è presa con la 51enne definendola una "cheat", ovvero un'imbrogliona. Via X ha espresso tutta la sua indignazione: "Perché tutta questa rabbia sulla tanto ispiratrice Petrillo? La comunità degli imbroglioni non ha mai avuto così tanta visibilità". E ancora: "Gli imbroglioni conclamati come Petrillo dimostrano che l'epoca dello cheat-shaming è terminata. Che modello! Allora dico, ridiamo a Lance Armstrong le sue medaglie e andiamo avanti".

Petrillo: "Il valore dello sport è quello dell'inclusione"

Sul dibattito in merito alla sua partecipazione a Parigi, l'azzurra ha sottolineato anche che "la prima parola che deve essere messa nell'agenda di chi gestisce lo sport, sia olimpico che paralimpico, è quella dell'inclusione. Bisogna trovare una soluzione per includere rispettando quelli che sono gli attuali generi e contemplando il bisogno che ha una persona di sentirsi se stessa. Per me lo sport è un valore, il valore dello sport è quello dell'inclusione: lo sport non può escludere, qui siamo per una competizione e per qualcosa che ci deve dare gioia e benessere". Questa, per Petrillo, "è la parola d'ordine, parliamo di etica sportiva ed è da qui che bisogna partire. Io credo che se c'è la volontà una soluzione si trova". Rivedremo ancora l'azzurra in una Paralimpiade? "Se non vinco l'oro, sicuramente sì", ha concluso.