In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Tamberi infortunato: "Le Olimpiadi non sono a rischio ma ho pianto tanto"

Sport
©Ansa

Il campione marchigiano scrive un messaggio sui social dopo l'infortunio che gli ha impedito di competere nelle gare di avvicinamento a Parigi 2024. Tra la paura di rivivere un dejavu e la consapevolezza che "non sarà facile, lo so... ma obiettivamente mi chiedo: cosa è stato facile nella mia carriera?!?! GIURO, NON FINISCE QUI!"

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

 

È un Gianmarco Tamberi commosso quello che scrive sui social. Tra la paura di rivivere un deja-vu a causa dell’infortunio che gli ha impedito di gareggiare in Ungheria. E la voglia e consapevolezza che non finirà comunque qui. Perché non può finire qui. "Non mi vergogno a dirlo, ho pianto tre volte nelle ultime 24 ore...probabilmente per la tensione, per la paura e forse anche perché in parte tutto questo l'ho già vissuto. Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l'idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un'importante zona edematosa del bicipite femorale. Non sono in pericolo le Olimpiadi ma tutte le gare di avvicinamento sì". Così l'olimpionico dell'alto, e portabandiera dell'Italia a Parigi su Instagram.

La voglia di andare avanti

A proposito dei problemi fisici che ieri gli hanno impedito di gareggiare in Ungheria e delle conseguenze evidenziate dalla risonanza a cui si è sottoposto, Tamberi sottolinea che "i tempi di recupero a una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati" e che tutte le gare di avvicinamento che ora dovrà saltare "mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno". Quello dell’Olimpiade. Che sta sognando da tempo. Come aveva sognato “un percorso senza problemi - continua l'olimpionico del salto in alto - e per la prima volta nella mia vita questo stava per accadere ma ora mi ritrovo sdraiato su un lettino con mille dubbi e paure. Solo una cosa mi rimbomba in testa e mi dà la forza: se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo!". Anche perché, come ricorda Gimbo "nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d'oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo a riuscirci". E allora anche non sarà facile, come non sono stati facili tanti episodi nella sua carriera, "GIURO, NON FINISCE QUI!"

vedi anche

Atletica, Tamberi dà forfait in Ungheria: “Ho dolore, non rischio”