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Inter, Zhang al bivio: Oaktree potrebbe diventare il proprietario del club

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Tra lunedì e martedì scadranno i termini del finanziamento che il fondo aveva garantito alla proprietà interista nel maggio 2021. La cifra da ripagare è di circa 385 milioni, dopo interessi annui al 12%, soldi che Suning puntava a trovare da un accordo con un altro fondo, Pimco. Ma questa operazione non si è concretizzata. Oaktree può così prendere possesso della società nerazzurra. Zhang intanto attacca: “Da loro minacce legali, ci impegniamo per risoluzione pacifica”

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Sono ore frenetiche in casa Inter. Il tempo stringe nella partita della proprietà del club nerazzurro e nei prossimi giorni si deciderà il futuro societario. Tra lunedì e martedì scadranno i termini del finanziamento da 275 milioni che il fondo Oaktree ha garantito alla proprietà interista nel maggio 2021. La cifra da ripagare (anche se non lunedì, visto che sarà festa nazionale in Lussemburgo cioè il Paese in cui hanno sede le holding di Suning e Oaktree che hanno firmato ufficialmente gli accordi, ma entro martedì) è pari a circa 385 milioni, dopo interessi annui al 12%, soldi che Suning puntava a trovare da un accordo con un altro fondo, cioè Pimco. Una operazione, quest’ultima, da circa 430 milioni, che si è raffreddata ma non sembra ancora essere definitivamente saltata, anche se ormai il tempo è sempre meno per arrivare a un accordo. Oaktree non sarebbe intenzionata a concedere una proroga alla proprietà cinese e a Steven Zhang, che ha anche un debito da oltre 320 milioni di dollari verso China Construction Bank.

Il messaggio di Zhang

Intanto sono cominciate le schermaglie pubbliche tra Zhang e Oaktree. Il presidente dell'Inter ieri è tornato all'attacco, con una lettera aperta al mondo nerazzurro. "Mentre ci avviciniamo alla fine di questa fantastica stagione, voglio rispondere alle speculazioni sulla stabilità finanziaria del nostro club”, scrive il numero uno del club. "Gli anni 2020 e 2021 sono stati indimenticabili per la nostra generazione, poiché la pandemia globale ha cambiato profondamente molti aspetti della nostra vita. Per continuare a sostenere l'Inter, dopo avere già investito nel Club oltre un miliardo, abbiamo aperto la linea di credito con Oaktree, con l'obiettivo di proseguire il progetto vincente che abbiamo avviato nel 2016. Da allora, io e il mio management ci siamo impegnati a sviluppare successi sul campo, allo stesso tempo mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria. Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree, abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l'offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato”, spiega Zhang. “Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità", ha attaccato il presidente nerazzurro. Concludendo con la speranza di trovare un accordo: "Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter".

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Cosa può succedere

Nessuna replica ufficiale da parte del fondo californiano. Ma da Oaktree filtra la sottolineatura del fatto che la propria posizione non è cambiata negli ultimi giorni così come nel corso di questi tre anni, considerato che le condizioni e le clausole contenute nell'accordo sono note già dal 2021. Per il fondo americano non c'è stata alcuna minaccia, poiché il rispetto di una data limite fissata da tre anni non può essere considerata tale, e neanche la la volontà di mettere i bastoni tra le ruote. Semmai, gli americani avrebbero aspettato di arrivare alla scadenza dei termini del finanziamento per intervenire. Insomma, nel caso in cui Zhang non riuscisse a trovare le risorse necessarie per ripagare il prestito né riuscisse a strappare una eventuale proroga (magari finalizzata a una vendita del club in tempi rapidi, anche se un rinvio appare una ipotesi particolarmente complicata ad oggi), Oaktree dovrebbe fin da subito avviare le pratiche per l'escussione del pegno sulle quote di maggioranza del club: diventerebbe così proprietario dell’Inter. A quel punto potrebbe avviare la vendita al miglior prezzo della società per ottenere una plusvalenza. Si parla di una clausola ad hoc nel contratto che garantisce tra il 15% e il 20% sul prezzo di vendita superiore a una certa soglia.

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