Dopo la storica vittoria dell'altoatesino agli Australian Open, l'ex tennista si è espresso così: "Adesso sono gli altri che lo devono temere"
Una vittoria storica, che fa tornare dopo 48 anni l'Italia a vincere uno slam nel singolare maschile, grazie all'impresa di Jannik Sinner agli Australian Open, dove ha sconfitto Medvedev in finale: "I primi due set giocati dal russo sono stati a un livello tale che non so chi avrebbe potuto resistergli, ma per fortuna si giocava 3 su 5, e dal terzo set è iniziata un'altra partita" ha dichiarato l'ex grande campione azzurro Nicola Pietrangeli.
Il numero 1
Sinner non è ancora al primo posto della classifica Atp, ma Pietrangeli non ha dubbi che il classe 2001 sarà presto considerato il migliore al mondo: "È diventato l’uomo da battere, se prima era il contrario, adesso sono gli altri che lo devono temere, se non è il numero uno non ci manca tanto" ha concluso l'ex campione.
Il trionfo di Pietrangeli
Il primo a portare in alto la bandiera tricolore in uno slam fu proprio Nicola Pietrangeli, al Roland Garros nel 1959, ripetendosi poi l'anno successivo sempre nel torneo parigino, dove peraltro aveva sfiorato la gloria tanti anni prima, nel 1932, Giorgio De Stefani, battuto in finale dall'idolo di casa Henri Cochet. Pietrangeli, invece, centrò l'obiettivo alla prima finale, battendo in quattro set il sudafricano Ian Vermaak. Gliene occorsero invece cinque, l'anno dopo, per battere il cileno Luis Ayala, con un 6-3 nella partita decisiva.