Maignan: identificati altri 4 tifosi, anche una donna. Udinese ricorre contro porte chiuse

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I quattro sono stati deferiti in stato di libertà all'autorità giudiziaria. Nei loro confronti, il Questore della Provincia di Udine, ha inoltre emesso un Daspo per la durata di cinque anni 

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Altre quattro persone sono state identificate dalla Polizia di Udine in relazione agli insulti razzisti gridati al calciatore del Milan Mike Maignan sabato sera. Si tratta di due uomini ed una donna di 45, 32 e 34 anni della provincia di Udine e di un uomo di 42 anni di Udine, tutti deferiti in stato di libertà all'autorità giudiziaria. Nei loro confronti, inoltre, il Questore della Provincia di Udine ha emesso un Daspo per la durata di cinque anni (misura massima prevista trattandosi di soggetti non recidivi).

Le indagini

Al centro delle indagini gli insulti al portiere del Milan, chiamato "scimmia", che hanno determinato l’interruzione per 5 minuti dell’incontro Udinese-Milan. Per identificare i responsabili è stata svolta un'analisi incrociata delle immagini del sofisticato impianto di videosorveglianza presente presso lo Stadio Bluenergy. Un lavoro certosino degli agenti della Polizia di Stato che hanno visionato per ore le diverse riprese dell’impianto di videosorveglianza.

Milan’s Mike Maignan in action during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs AC Milan at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, 20 January 2024. ANSA / GABRIELE MENIS

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Intanto l'Udinese Calcio ha reso noto che, "dopo un'accurata analisi degli atti ricevuti in giornata", ha deciso di presentare reclamo alla Corte Sportiva d'Appello Nazionale FIGC contro la decisione del Giudice Sportivo della Lega Serie A di sanzionare il club con una gara interna da disputarsi a porte chiuse in seguito agli episodi verificatisi nel corso della partita contro il Milan. 

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