Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull'organizzazione delle competizioni internazionali
"Le norme della Fifa e della Uefa sull'autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell'Unione". Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull'organizzazione delle competizioni internazionali. Trionfale la reazione di Bernd Reichart, il ceo di A22, la società che gestisce la nuova Superlega: "Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite". Inoltre, A22 Sports Management ha annunciato il nuovo progetto della Superlega: si tratta di un torneo da 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite. Felice Florentino Perez, presidente del Real Madrid: "Oggi è un grande giorno per la storia del calcio e dello sport".
Cosa può cambiare?
La sentenza apre adesso uno scenario importante. In sostanza, l'Uefa non può neanche sanzionare i club che, a questo punto, possono avere mano libera per organizzarsi autonomamente. "Questo perché i poteri della Fifa e dell’Uefa non sono soggetti ad alcun criterio che garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità del loro operato. Inoltre, le norme che conferiscono alla Fifa e all’Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti derivanti da queste competizioni possono limitare la concorrenza, data l’importanza di queste competizioni per i media, i consumatori e i telespettatori".
Ministro Abodi: "Il 10 gennaio incontro tra paesi europei"
"C'è una posizione sostanzialmente analoga tra i grandi paesi europei che si vedranno il 10 gennaio a Bruxelles per concordare ulteriormente la posizione e sostanziarla. Io credo molto nella collaborazione", ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, commentando la sentenza della Superlega a margine del punto stampa di fine anno al Parco del Foro Italico.
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Nyon: "Si prende atto della sentenza Ue, ma no a secessionismi"
La sentenza della Corte Ue che dice no al monopolio di Uefa e Fifa sulle competizioni calcistiche "non significa un avallo o una convalida della cosiddetta Superlega". Questa è la prima reazione della Uefa, che ribadisce l'intenzione di proseguire col "modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell'UE, i governi e i partner", e auspica che "la piramide del calcio sia salvaguardata dalle leggi europee e nazionali dal rischio di seccessioni".
Infantino: "Sentenza non cambia davvero nulla"
"Col massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza non cambia davvero nulla. Storicamente organizziamo le migliori competizioni al mondo e così sarà anche in futuro", ha affermato il presidente della Fifa, Gianni Infantino. "Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari e competitivi e utilizzeremo i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del globo attraverso programmi di solidarietà - ha aggiunto il presidente -. La Fifa continuerà a farlo in collaborazione con le associazioni affiliate, le Confederazioni e con tutte le parti interessate per il beneficio esclusivo del nostro gioco - a livello globale. Tutti insieme!".
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Giovanni Malagò: "Con Superlega rischio che scudetto diventi marginale"
"Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha detto la sua sulla sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue. "Non commento le sentenze, non l'ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa".
Figc: "Difenderemo sempre i campionati nazionali"
La Figc ha affermato che difenderà sempre i campionati nazionali "riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della Uefa e della Fifa" e ha ribadito "la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali". Nel rispetto delle leggi nazionali e dei regolamenti internazionali, la Figc "ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano".
Inter: "Futuro calcio solo con Eca, Uefa e Fifa"
L'Inter ha preso posizione sul caso Superlega spiegando che "FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con Uefa e Fifa", ha scritto il club nerazzurro in una nota. "Come società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall'Eca per sostenere questi valori".