Tennis, Italia batte Svezia 2-1 in Coppa Davis: gli azzurri vanno alle Finals

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Bolelli e Musetti non sono riusciti a contrastare il duo svedese nel doppio ma per gli azzurri non sfumano le Finals. Ad assicurare un posto a Malaga a novembre ci avevano già pensato nel pomeriggio di oggi il 28enne torinese Sonego e il sanremese Arnaldi, entrambi vincitori in singolare

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L'Italia ha chiuso 2-1 la sfida con la Svezia nel girone A di Coppa Davis e a novembre giocherà nelle Finals. Dopo le due vittorie in singolare, è arrivato il ko nel doppio di Bolelli e Musetti, sconfitti in tre set da Bergevi e Goransson con il punteggio di 4-6, 7-6 (4), 10-8. Ci aveva però già pensato Lorenzo Sonego ad assicurare la vittoria agli azzurri battendo Elias Ymer e confermando l'accesso dell'Italia alle Finals di Coppa Davis. Gli azzurri, con la vittoria del 28enne torinese che si è imposto in due set (6-4, 6-4), si erano portati sul 2-0 dopo la qualifica per le Finals di Malaga a opera di Matteo Arnaldi su Leo Borg nel primo singolare di questo pomeriggio. Il tennista sanremese aveva conquistato il punto decisivo per la certezza matematica del passaggio del turno battendo il figlio della leggenda del tennis mondiale Björn Borg in due set finiti 6-4 e 6-3.

"Giocare in Coppa Davis è ancora più emozionante di quanto mi aspettassi"

"Non è stato facile esordire venerdì scorso, è stata davvero dura per tutti ma sono contento per come è andata. abbiamo ottenuto questo risultato grazie al lavoro di squadra ma io ho fatto il mio e sono contento di questo". Così Matteo Arnaldi ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria. "Qui sono arrivato tardi, ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarmi anche alla superfice ed è stato giusto così - ha continuato -. Comunque non è stato facile entrare in mischia, si è visto nel primo set con Gari, non ero presente a me stesso, non facevo le giocate che volevo". Il tennis ha poi affermato che "giocare per la nazionale mi piace perché mi dà ulteriore carica e credo di poter fare la differenza perchè mi diverto. Alla fine posso dire che giocare in Coppa Davis è ancora più emozionante di quanti mi aspettassi, c'è un'atmosfera diversa. Specie in casa come qui a Bologna, tutti tifano per te e questo conta tanto".

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