Mondiali di basket, Italia-Usa 63-100: gli Azzurri si fermano ai quarti

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L’avventura degli azzurri si è fermata contro una delle pretendenti più accreditate alla vittoria del titolo mondiale. Il match, senza storia, ha visto brillare soprattutto Simone Fontecchio e Tonut, gli unici due italiani in doppia cifra. "C'è delusione e amarezza nei ragazzi ma resterà che siamo tra le prime otto squadre al mondo, ed è meraviglioso. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto fin qui", ha dichiarato coach Pozzecco a fine partita

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Non c'è stata storia. L'avventura degli Azzurri ai Mondiali di basket si conclude ai quarti, al cospetto di un Team Usa semplicemente inappuntabile: il risultato di 63-100 mostra una differenza più che sostanziale tra le due squadre. Molto atteso anche Paolo Banchero, l'ala degli Orlando Magic di origine italiana che alla fine ha scelto gli Stati Uniti: i suoi 8 punti possono ingannare, perché la sua partita è stata solidissima soprattutto dietro. Adesso il Team Usa è atteso in semifinale, dove affronterà la vincente tra la Germania e la sorprendente Lettonia. "C'è delusione e amarezza nei ragazzi ma resterà che siamo tra le prime otto squadre al mondo, ed è meraviglioso. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e questa nazionale ha un bel presente ed anche un futuro", ha dichiarato il coach Gian Marco Pozzecco a fine partita. "Loro hanno giocato da Stati Uniti d'America, noi non non nel modo migliore e per competere avremmo dovuto fare una gara straordinaria. Il divario è un po' impietoso, più per il nostro percorso che per quello che abbiamo messo in campo: non meritavamo di uscire ai quarti per quello che abbiamo fatto vedere ai Mondiali", ha aggiunto l'azzurro Niccolò Melli. L'Italia è ora attesa da altre due partite, che stabiliranno il piazzamento dal 5° all'8° posto.

La cronaca della partita

Primo quarto piuttosto bloccato da parte degli Azzurri, che tengono bene nella prima metà, prima di vedere gli Usa andare al largo e chiudere con un parziale di 24-14. Ottime le percentuali degli statunitensi, con medie alte soprattutto da due e da tre punti e un ispirato Brunson. Tra gli azzurri bene Melli e Tonut, con medie però basse dai 6 metri, dove ne mettono appena 2, una percentuale bassissima ben lontana da quella lituana, che ha battuto il Team Usa appena due giorni fa, e da quella azzurra contro Serbia e Portorico, che aveva superato abbondantemente il 20%. Secondo quarto con gli Usa che prendono il largo, arrivando anche a doppiare gli azzurri e chiudere con un 24-46 il primo tempo. Tutto troppo facile per i ragazzi di Steve Kerr, con l’atteso Paolo Banchero a difendere bene dietro e con un Bridges decisamente “on fire”, con ben 14 punti nel primo quarto. Troppe difficoltà per l’Italia, che ha registrato errori soprattutto fuori dal pitturato. Sprazzi di Italia si intravedono nel terzo quarto, nel segno di Simone Fontecchio: l’ala degli Utah Jazz è il vero mattatore degli Azzurri, per i quali mette la firma nei primi 10 punti. Dall’altra parte inarrestabile Bridges, in vera e propria serata di grazia: l’ala dei Brooklyn Nets aveva una media di 10 punti a partita, a fine terzo quarto ne mette a referto ben 24. La differenza, tanta, ha scoraggiato gli azzurri, che già da metà del terzo quarto, con il parziale di 11-0 per gli Usa, hanno cominciato a non credere più possibile la rimonta. Nel quarto parziale, ripreso da un 44-83 per gli americani, non c'è stata letteralmente più storia: il ritmo si abbassa inesorabilmente, gli Azzurri fanno entrare le seconde linee ma gli americani continuano a macinare gioco, con un parziale di 9-0 a metà del quarto parziale e quota 100 toccata senza alcun problema.

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La partita di Banchero

“Ho un messaggio per i tifosi italiani? No”. In tanti speravano in un trattamento duro da parte dell’Italbasket nei confronti di Paolo Banchero, l’ala statunitense di origini liguri per parte di padre e prima scelta al Draft 2022, vicinissimo a indossare la canotta azzurra già nel 2022. Alla fine, ha scelto il Team Usa anche per onorare la mamma, Rhonda Smith, ex professionista della Wnba. La sua partita, conclusasi con 8 punti, dice di una produzione offensiva forse limitata ma il suo l’ho fatto soprattutto dietro, dove gli azzurri sono stati molto limitati. Bello l'assist di Haliburton sotto le gambe di Procida per la quarta doppia del classe 2002, un segno evidente che stavolta non c'è stata partita.

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Il confronto e le prossime sfide

La partita non ha deluso le attese e un Italia-Usa non è mai come le altre, sin dalla prima volta nella quale le due nazionali si sono affrontate, all'Olimpiade di Roma 1960 quando gli azzurri di coach Nello Paratore persero contro gli Usa di Oscar Robertson e Jerry West, la cui sagoma è diventata il simbolo della Nba. Gli Stati Uniti in questo torneo iridato hanno dimostrato di non essere un Dream Team, come ha certificato la sconfitta con la Lituania, che ha portato a questo confronto con gli Azzurri, ma in fondo è appena l’undicesima in assoluto da quando, con il Dream Team vero, quello del 1992, i Maestri americani decisero di schierare i professionisti dell'Nba. Adesso per gli americani in semifinale arriverà la vincente di Germania-Lettonia e, potenzialmente, in finale potrebbe esserci la Serbia, in un confronto potenzialmente equlibrato tra le due potenze cestistiche più importanti (che hanno registrato entrambe 11 successi a testa al Mondiale, considerando anche quelli della ex Jugoslavia).

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