Appello dell'ex tecnico della Roma a Benfica e Braga. Ha indicato il recente rifiuto del Sassuolo di cedere Rogerio allo Spartak Mosca come un atteggiamento esemplare
Paulo Fonseca, l'ex allenatore della Roma e attuale manager del Lille, ha lanciato un appello accorato attraverso i social media. Fonseca, che ha trascorso tre anni in Ucraina come allenatore dello Shakhtar Donetsk, periodo in cui ha conosciuto sua moglie Kateryna, chiede ai club europei di evitare di vendere giocatori alle squadre russe. Il tecnico portoghese, 50 anni, ha espresso la sua incredulità riguardo le recenti voci di mercato riguardanti il trasferimento di Chiquinho e Tormena dal Benfica e dal "suo" Braga a club russi (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Fonseca ha ricordato l'impegno del Benfica verso l'Ucraina e ha enfatizzato la sensibilità dei vertici Braga, squadra che ha allenato dal 2015 al 2016. Ha anche indicato il recente rifiuto del Sassuolo di cedere Rogerio allo Spartak Mosca come un atteggiamento esemplare.
"Lancio un appello a Benfica e Braga perché seguano l'esempio del club italiano - scrive Fonseca - So che il tempo passa e la gente non sente piu' parlare della guerra. Ma ogni giorno la Russia continua a uccidere persone e soprattutto bambini innocenti, magari mentre guardano a casa una partita di calcio. Una cosa so. Se il Benfica e il mio Braga chiuderanno degli accordi con i club russi, quei soldi gronderanno del sangue dei bambini che muoiono ogni giorno in Ucraina, e molti dei quali amavano il calcio".