Calcio, Roberto Mancini si è dimesso da ct della Nazionale italiana: "Scelta personale"

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Il tecnico campione d'Europa ha lasciato l'incarico che ricopriva nella Nazionale italiana di calcio e su Instagram ha scritto: "Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020". Ministro Abodi: "Dispiaciuto e perplesso". La Figc è già al lavoro per trovare il sostituto. Nel totonomi si ipotizzano Conte e Spalletti 

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Roberto Mancini si è dimesso da ct della Nazionale italiana di calcio. La Figc è già al lavoro per trovare il sostituto. La decisione del ct campione d'Europa in carica arriva a sorpresa e a pochi giorni dalla nomina di coordinatore delle Nazionali. "Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale". Lo scrive Roberto Mancini, dopo l'addio all'azzurro, con un post su Instagram. "Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc - ha scritto Mancini su Instagram - Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020". Immediatamente si è scatenato il toto-nomi per la successione. Tra le prime reazioni è arrivata quella del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi: "Sono dispiaciuto e perplesso, è una decisione che arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto strano" (IL COMMENTO DI PAOLO CONDÒ E MARCO NOSOTTI).

La nota della Figc

La conferma ufficiale delle dimissioni di Mancini è arrivata con una nota della Figc. "La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale”.

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La carriera di Mancini

La storia di Roberto Mancini è quella di un vincente, soprattutto da allenatore. Come calciatore ha vissuto diversi momenti magici, a partire dai due scudetti vinti con la Sampdoria nel 1990/1991 e con la Lazio nel 1999/2000 e dalle 6 Coppe Italia conquistate: 4 con la Samp e 2 con la Lazio. E ancora 2 Coppe delle Coppe sempre con i doriani e i biancazzurri e 1 Supercoppa con la Lazio. Coi suoi 205 gol ufficiali è stato anche uno dei più prolifici attaccanti italiani. È da allenatore però che ha raggiunto traguardi esaltanti, primo tra tutti la vittoria a Euro 2020. Sempre in Nazionale, dall'esordio nel maggio 2018, si è seduto in panchina 61 volte con 37 partite vinte (60,66%), 15 pareggi e solo 9 sconfitte. Ottimi risultati anche nelle squadre di club. Tre gli scudetti vinti, con l'Inter, nel 2005/2006; 2006/2007 e 2007/2008. Quattro invece le Coppe Italia con Fiorentina, Lazio e due con l'Inter. Allenatore vincente anche all'estero dove ha conquistato una Coppa d'Inghilterra col Manchester City nel 2011/2012 e sempre col City un campionato inglese nello stesso anno. Una vittoria anche in Turchia, una coppa nazionale col Galatasary nel 2013/2014. Mancini è stato insignito del 'Pallone d'oro' degli allenatori nel 2007/2008.

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Da Conte a Spalletti, parte il totonome per il nuovo ct 

Le dimissioni a sorpresa di Roberto Mancini da commissario tecnico della nazionale hanno fatto partire il totonome per il successore. La Figc è già al lavoro per definire nei prossimi giorni il nuovo allenatore degli azzurri, e viene naturale l'accostamento con due tecnici attualmente liberi: Antonio Conte e Luciano Spalletti. Il primo ha già allenato l'Italia tra il 2014 e il 2016, e a marzo scorso ha risolto il contratto che lo legava al Tottenham; Spalletti invece ha salutato il Napoli dopo aver vinto lo scudetto, ma ha piuù volte ribadito di non voler intendere questo periodo come anno sabbatico. Ma la lista dei potenziali ct non si ferma alle due candidatura forti: nel totonome, fanno capolino anche quelli di Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 con una carriera da allenatore soprattutto in Cina e una breve esperienza al Benevento in B lo scorso anno, e Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, anche lui protagonista di una breve e negativa esperienza da allenatore Spal. Si rincorrono poi addirittura voci, alimentate dai social, di un possibile accordo Figc-Juventus per portare Allegri in azzurro. Altro nome che circola è quello di Rino Gattuso, libero dopo l'esperienza al Valencia.

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