Esordio vincente per il Brera nella Serie A macedone

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La squadra batte 1-0 il blasonatissimo Vardar con un missile di Jankulov e ottiene i 3 punti nella sua prima partita in Prva Liga

 

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Domenica 6 agosto il Brera ha celebrato il suo esordio nella Serie A macedone. A Strumica, allo stadio Pandev Sport Center, il club fondato nel 2000 da Alessandro Aleotti è diventato ufficialmente la terza squadra di Milano in Serie A (macedone, appunto), superando il Vardar, club più titolato di Macedonia, col punteggio di 1-0 grazie a un gol di Georgije Jankulov con un gran tiro di sinistro all’incrocio dei pali al 58’ minuto, dopo aver sfiorato il vantaggio già nel primo tempo. Ad assistere al match, dagli spalti, anche il Presidente del Brera Strumica Goran Pandev e il Presidente del Brera FC Alessandro Aleotti.

Anni nel dilettantismo

Per la terza squadra di Milano è una nuova pagina della sua storia cominciata nel 2000 in Serie D con Walter Zenga in panchina. In tutti questi anni il Brera è rimasto nel dilettantismo italiano, ma soprattutto è stato uno straordinario laboratorio per progetti a forte impatto sociale e culturale realizzati attraverso il calcio. Ora la strategia della terza squadra di Milano, rafforzata anche da investitori americani che hanno quotato al Nasdaq la società Brera Holdings, è quella di divenire un club globale nel professionismo dei quattro continenti. Le traiettorie del sempre innovativo club neroverde non sono certo mainstream: in Europa il Brera gioca in Serie A in Macedonia, in Africa in Serie B in Mozambico, e sono in via d’apertura i club, sempre nella massima serie, in Asia.

e nel continente americano.

 

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Sogni calcistici che si realizzano

“Siamo insieme italiani, macedoni, milanesi, di Strumica e oggi tutte queste cose diventano una sola – ha detto Aleotti nella conferenza stampa tenuta a Strumica alla vigilia della partita -. Vogliamo assolutamente raggiungere l’Europa con un progetto che, attraverso il nostro staff tecnico, valorizzi i migliori giovani della Macedonia e che poi porti qui stranieri di livello”. Cosa lo renderebbe felice tra un anno, a fine campionato? “Sarei felice se vedessi Strumica piena di gente con una maglietta neroverde e se la squadra stesse facendo i preliminari di una competizione europea, ma soprattutto se il Brera fosse diventato il club che amano tutti coloro che nel mondo cercano sogni calcistici che si realizzano”.

 

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