Mondiali calcio donne, calciatrice Nouhalia Benzina in campo con l'hijab: è la prima volta

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La 25enne, che gioca in difesa nella nazionale del Marocco, ha fatto la storia. Il divieto di indossare il velo da parte della Fifa è caduto nel 2014 (fino ad allora era proibito scendere in campo con il copricapo musulmano per ragioni di sicurezza)

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Una partita storica quella che ha giocato oggi la calciatrice Nouhalia Benzina, 25 anni, scesa in campo ai Mondiali ad Adelaide con il suo Marocco: un match che fa cadere un altro tabù, perché la calciatrice della nazionale nordafricana - che gioca in difesa - indossava l'hijab, fissando una prima volta ai mondiali di calcio femminile. Mai nessuna prima aveva giocato con il velo. Il divieto da parte della Fifa è caduto nel 2014 (fino ad allora era proibito scendere in campo con il copricapo musulmano per ragioni di sicurezza), e oggi la 25enne Benzina ha fatto storia. La giocatrice della nazionale rossoverde non aveva giocato nella partita inaugurale contro la Germania, mentre è partita titolare nel match contro la Corea del Sud vinto 1-0 dal Marocco (successo senza precedenti alla rassegna iridata per le marocchine) che resta così in corsa per la qualificazione ai mondiali. La scena però l'ha rubata tutta Benzina, in campo con la seconda divisa (tutta bianca) della sua nazionale, copricapo, braccia e gambe coperte.  

epa10776642 Nouhaila Benzina of Morocco during the FIFA Women's World Cup 2023 soccer match between Korea and Morocco at Hindmarsh Stadium in Adelaide, Australia, 30 July 2023.  EPA/MATT TURNER  EDITORIAL USE ONLY AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT
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Un esempio per le atlete

Esultano dai gruppi di sostenitori dell'hijab: "È davvero significativo" vedere una giocatrice indossare il velo su un palcoscenico tanto importante. Benzina "rappresenta molti di noi che non avrebbero mai pensato di poter un giorno assistere a tutto questo". Il velo indossato dalle donne per coprire capo e spalle nello sport ha sempre fatto discutere: e se Nouhalia è diventata pioniera per averlo mostrato la prima volta nella coppa del mondo donne, altre atlete negli anni hanno portato avanti la battaglia per poterlo usare senza incorrere in divieti e squalifiche.

I precedenti

Lo ha fatto Asma Elbadawi, sudanese-britannica, giocatrice e allenatrice di basket. È nota per aver presentato una petizione con la quale è riuscita a convincere la federazione internazionale a rimuovere il no all'hijab. Alle Olimpiadi di Rio 2016 aveva conquistato la copertina Doaa Eighobashy, egiziana classe 1996, che con la sua compagna di squadra, Nada Meawad ha indossato il hijab durante una partita di beach volley contro la Germania. contro la nazionale tedesca. Ibtihaj Muhammad è stata invece la prima atleta musulmana americana a competere indossando il velo: la schermitrice ha fatto la storia, vincendo anche una medaglia olimpica e ispirando pure una Barbie in pedana con il velo. Nell'atletica in pista con il capo coperto anche Sarah Attar, nata in California, ma di origini saudite: ha gareggiato a Londra 2012 e poi a Rio (800 metri e maratona) con il capo velato rispettando la regola islamica del paese di origine in materia di abbigliamento.  

epa07710523 Iranian women gather in ceremony to support the hijab (Islamic dress code) in Shiroudi Stadium in Tehran, Iran, 11 July 2019. All women in Iran including foreigners are required to consider the Islamic dress code and wear hijaab, according to Iranians veiling laws, if women removed headscarves in public will be jailed up to one year.  EPA/ABEDIN TAHERKENAREH

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