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Juve, Agnelli: "Oggi si chiude un capitolo durato 13 anni"

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©Ansa

Nell'ultima assemblea da presidente della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato le sue dimissioni da tutte le società della famiglia quotate in Borsa: "Affronterò il mio futuro come una pagina bianca, con libertà di pensiero che senza questo passo indietro non avrei"

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"Faccio un passo indietro, lascerò il consiglio di tutte le società quotate. E' una mia decisione personale, che ho preso d'accordo con John, con cui il rapporto rimane strettissimo, AjaY Banga e Tavares. E' la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca". Lo ha annunciato Andrea Agnelli durante l'assemblea della Juventus. Agnelli resterà, invece, nel cda della Giovanni Agnelli B.V., holding che detiene la maggioranza di Exor. "Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è di voltare pagina per poter ripartire con entusiasmo e passione, naturalmente dopo qualche giorno di vacanza. Con le assemblee delle società quotate, a cui partecipo come consigliere, farò un passo indietro - ha spiegato Agnelli -. E' stata una mia richiesta, è la mia volontà dopo un periodo così intenso, di poter affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte. Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei. Mia moglie e i miei bambini sono stati la parte fondamentale sulla quale mi sono appoggiato" ha aggiunto Agnelli ricordando le parole della moglie Denise in un post sui social a fine novembre. "Non vedo l'ora di ricominciare insieme. Ti amo fino alla fine", ha concluso. 

Il minuto di silenzio per Vialli e Castano

"Prima di iniziare i lavori ci tenevo a dire che nel corridoio dello spogliatoio ci sono le foto dei capitani fino a Buffon e Chiellini. Negli ultimi giorni abbiamo perso due capitani Ernesto Castano e Gianluca Vialli". A chiedere un momento di raccoglimento è stato lo stesso Andrea Agnelli, prima di iniziare il suo discorso.

"Non posso nascondere l'emozione"

"Si chiude un capitolo della storia della Juventus, mio e di Pavel (Nedved, ndr),  durato quasi 13 anni. Un capitolo che oggi facciamo fatica a leggere - ha detto Agnelli -. Non posso nascondere l'emozione. Il mio lavoro è stato quello di cercare di comprendere il contesto, indicare la direzione strategica della società", ha detto Agnelli. "Quando parliamo di calcio, di cosa parliamo in realtà? Il calcio fa parte dell'industria dell'intrattenimento, un'industria di 750 miliardi di cui 43 miliardi nel calcio. Un'industria che comprende gaming, musei, musica. Quali sono le soluzioni più idonee per la nostra industria? Siamo una media company, i contenuiti sono strategici. Ma abbiamo carenze di governance. Negli ultimi anni il Chelsea è stato ceduto per 3 miliardi, il Milan per 1 miliardo, il 47% Atalanta è passato di mano. Fa riflettere chi sono gli acquirenti di queste società: fondi sovrani, consorzi, fondi privati". 

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"Entro 5 anni il 50% della prima squadra dal settore giovanile"

Agnelli ha poi rivendicato i risultati raggiunti durante la sua presidenza, indicando anche quella che probabilmente sarà la linea futura della nuova società in campo sportivo: "Lo stadio, la nostra sede, il JTC, il J Medical, il J Village: sono stati fatti tanti investimenti in questi anni. Anche il nostro logo ci pone in una nuova dimensione. C’è stato anche qualche momento delicato e alcuni dovranno ancora essere gestiti: il calcio scommesse nel 2010, Last Banner, Prisma. I risultati sportivi sono motivo d’orgoglio: la prima squadra, le Women, e soprattutto la Next Gen che sta dando il loro frutto con inserimento talenti in prima squadra. Possiamo ambite ad avere il 50% della prima squadra dal settore giovanile in 5 anni, mantenendo la competitività". Il presidente uscente ha poi elencato tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato alla Juve durante i suoi 13 anni di presidenza.