Venerdì 6 maggio parte da Budapest, in Ungheria, l’edizione numero 105 della Corsa Rosa, appuntamento imperdibile della stagione di ciclismo. Le tappe sono 21 e l’ultima sarà il 29 maggio con arrivo all’Arena di Verona con una cronometro individuale. Si passa dall’Etna al Mortirolo, il Pordoi sarà la Cima Coppi. Carapaz punta al bis e sfida Nibali e Dumoulin. Ecco il percorso, le date e i partecipanti
È tutto pronto per l’edizione numero 105 del Giro d’Italia. Ventuno tappe, da venerdì 6 a domenica 29 maggio. Si parte da Budapest ed è la 14esima volta che la corsa ciclistica inizia dall'estero. L'Ungheria ospiterà anche le tappe 2 e 3, prima del ritorno in Italia dalla Sicilia. L’arrivo sarà invece a Verona, dopo 3445 chilometri e 50mila metri di dislivello. Previste 6 tappe per i velocisti, 5 arrivi in salita, due crono.
Il percorso
La carovana rosa, dopo l'inizio ungherese, procederà in salita fin dalla prima tappa al rientro in Italia. All’arrivo in Sicilia, il 10 maggio, il percorso prevede battaglia da Avola al rifugio Sapienza sull'Etna: 166 km e un dislivello di 3.590 metri, primo durissimo esame della corsa. La prima frazione attraverserà le strade del Barocco siciliano e Noto, in direzione del vulcano più alto d'Europa. La salita verrà approcciata da Ragalna, poi il versante di Nicolosi per gli ultimi 14 km. Il Giro risalirà dalla Calabria verso la Basilicata: il primo week-end italiano prevede sabato 14 maggio la tappa 8 che si snoderà per le strade di Napoli e il giorno dopo da Isernia al Blockhaus (187 km), con i corridori messi a dura prova già verso Rionero Sannitico. La corsa scollinerà a Roccaraso, poi scalerà per due volte la cima della Maiella. Dall'Abruzzo ancora su in Romagna, poi L'Emilia e la Liguria, con arrivo a Genova. Nella parte finale della tappa 12 (19 maggio), il Giro ricorderà i 43 morti della tragedia del Ponte Morandi: i corridori passeranno sopra il viadotto San Giorgio.
Domenica 22 giungo tappa delle Alpi occidentali
Altro appuntamento importante domenica 22, con la Rivarolo Canavese-Cogne (177 km), nel tappone delle Alpi occidentali, caratterizzato da salite molto lunghe, ma senza grandi pendenze. Verrà costeggiata la Dora Baltea per entrare nella Vallée: il finale nel Parco nazionale del Gran Paradiso, che compie 100 anni. Oltre 46 degli ultimi 80 km saranno in salita. Il 24 maggio è da segnare in rosso perché la tappa 16, Salò-Aprica, proporrà 200 km di pura sofferenza: frazione classica della Valtellina con diverse salite, alcune delle quali tornano dopo anni. Attraversata la Val Camonica verrà scalato il terribile Mortirolo, dal versante di Monno, per scendere a Grosio e percorrere le strade del vino Sforzato, cui è dedicata la tappa, scalando Teglio per giungere ad Aprica dal Valico di Santa Cristina.
Il 25 maggio l'attraversamento del Passo di Tonale
Il 25 maggio ci sarà spazio per altre sfide in quota, con la Ponte di Legno-Lavarone (165 km), una frazione divisa in due parti, con partenza verso il Passo del Tonale. Dopo l'attraversamento dell'Adige, si scalerà la salita di Palù di Giovo (feudo dei Moser), passando dalla Valle di Mocheni per raggiungere Pergine Valsugana e il finale da brividi. Dopo Pergine si scala il Passo Vetriolo da un versante inedito e la salita Menador con i tornanti stretti. Dopo il Gpm di Monte Rovere, l'arrivo. Dopo un paio di tappe relativamente tranquille, il gran finale è fissato sabato 28 maggio con la Belluno-Marmolada (Passo Fedaia), di 167 km: è il classico tappone dolomitico, l'ultimo in salita. Da affrontare il Passo San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade), seguito da Pordoi (Cima Coppi 2022) e Fedaia. Dopo 14 anni la Marmolada è di nuovo sede d'arrivo. Il giorno dopo a Verona, la crono finale e l’incoronazione del vincitore.
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L'elenco e le date delle tappe
Tappa 1: 6 maggio Budapest-Visegrad, 195 chilometri
Tappa 2: 7 maggio Budapest-Budapest, 9,2 chilometri (CRONOMETRO INDIVIDUALE)
Tappa 3: 8 maggio Kaposvar-Balatonfured, 201 chilometri
Tappa 4: 10 maggio Avola-Etna, 172 chilometri
Tappa 5: 11 maggio Catania-Messina, 174 chilometri
Tappa 6: 12 maggio Palmi-Scalea, 192 chilometri
Tappa 7: 13 maggio Diamante-Potenza, 196 chilometri
Tappa 8: 14 maggio Napoli-Napoli, 153 chilometri
Tappa 9: 15 maggio Isernia-Blockhaus, 191 chilometri
Tappa 10: 17 maggio Pescara-Jesi, 196 chilometri
Tappa 11: 18 maggio Santarcangelo di Romagna-Reggio Emilia, 203 chilometri
Tappa 12: 19 maggio Parma-Genova, 204 chilometri
Tappa 13: 20 maggio Sanremo-Cuneo, 150 chilometri
Tappa 14: 21 maggio Santena-Torino, 147 chilometri
Tappa 15: 22 maggio Rivarolo Canavese-Cogne, 178 chilometri
Tappa 16: 24 maggio Salò-Aprica, 202 chilometri
Tappa 17: 25 maggio Ponte di Legno-Lavarone, 168 chilometri
Tappa 18: 26 maggio Borgo Valsugana-Treviso, 152 chilometri
Tappa 19: 27 maggio Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte, 177 chilometri
Tappa 20: 28 maggio Belluno-Marmolada, 168 chilometri
Tappa 21: 29 maggio Verona-Verona, 17 chilometri (CRONOMETRO INDIVIDUALE)
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Gli assenti: da Roglic a Evenepoel e Ganna
Tanti gli assenti di spicco in questa edizione del Giro d’Italia. Non saranno al via Primoz Roglic, Tadej Pogacar e Matej Mohoric, i tre sloveni che, negli ultimi anni, hanno vinto tutto. Non ci sarà nemmeno il baby-fenomeno belga Remco Evenepoel, recente trionfatore della Liegi, e neppure big sempreverdi come Froome, Geraint Thomas e Quintana, tutti vincitori del Giro. Anche Damiano Caruso ha scelto il Tour, così come Filippo Ganna che, nelle ultime edizioni del Giro ha dato spettacolo, a cronometro come nelle tappe in linea.
Carapaz contro tutti
La Ineos Grenadiers va a caccia del terzo sigillo consecutivo al Giro. Nel 2020 trionfò il giovane britannico Tao Geoghegan Hart, nel 2021 fu la volta del colombiano Egan Bernal, che quest'anno non potrà difendere il titolo, perché convalescente. Il 2022 potrebbe essere l'anno di Richard Carapaz: l'ecuadoriano nel 2019 conquistò la corsa rosa a Verona, dove anche quest'anno è previsto l'epilogo, ma con la maglia della spagnola Movistar. Adesso che fa parte dello squadrone Ineos Grenadiers le sue possibilità di salire sul gradino più alto del podio aumentano. Tanto più che avrà il supporto di compagni altamente competitivi e altri tre anni di esperienza alle spalle, compresi il terzo posto al Tour vinto e l'oro olimpico in linea su strada a Tokyo. Carapaz si è approcciato al Giro d'Italia con estrema cautela, correndo al risparmio. Le salite del Giro lo aspettano: sarà lui il capitano della corazzata Ineos che, per il resto, schiererà l'australiano Richie Porte, 37 anni, terzo al Tour de France 2020.
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I favoriti per la vittoria
Oltre a Carapaz, altri due corridori che hanno già vinto il Giro saranno al via: Vincenzo Nibali (2013 e 2016) e l'olandese Tom Dumoulin (2017), che sono gli sfidanti più accreditati per la maglia rosa. Confermata la partecipazione del portoghese João Almeida, del britannico Simon Yates (terzo sul podio l'anno scorso), del colombiano Miguel Angel Lopez (terzo al Giro 2018), dell'australiano Jai Hindley e dell'olandese Wilco Kelderman (rispettivamente secondo e terzo 2020), di Giulio Ciccone, del colombiano Esteban Chaves (secondo 2016), dello spagnolo Alejandro Valverde (che tornerà al Giro sei anni dopo il podio 2016), del connazionale Mikel Landa, del tedesco Emanuel Buchmann, del britannico Hugh Carthy, dello spagnolo Pello Bilbao, dei francesi Guillaume Martin e Romain Bardet, del norvegese Tobias Foss. Il vincitore del Giro delle Fiandre, Mathieu Van der Poel, all'esordio nella corsa a tappe italiana, punta a qualche vittoria, come il talentuoso eritreo Biniam Girmay, vincitore a sorpresa della Gand-Wevelgem. Tra gli italiani, attesi per qualche succerò di tappa Alberto Bettiol, Lorenzo Fortunato, Davide Formolo, Diego Ulissi, Andrea Vendrame, Enrico Battaglin, Cesare Benedetti. L'esperto britannico Mark Cavendish (15 successi al Giro), il francese Arnaud Démare (5 tappe in carriera e la maglia ciclamino 2020), l'australiano Caleb Ewan (5 tappe), Giacomo Nizzolo (due volte vincitore della classifica a punti e di una tappa al Giro 2021) e il colombiano Fernando Gaviria (classifica a punti 2017), andranno a caccia dei successi allo sprint e della maglia ciclamino di leader della classifica a punti.