Sono 1.200 i tedofori che si alterneranno nel tracciato rigorosamente definito all'interno del sistema delle bolle, al fine di azzerare i contatti con il mondo esterno, e che toccherà le aree di gara nella capitale cinese e nella vicina città di Zhangjiakou, nel confinante Hebei
A 48 ore dall’apertura dei Giochi olimpici invernali, ha preso il via a Pechino la staffetta della torcia olimpica. Diverse centinaia di spettatori hanno assistito alla partenza dei primi tedofori dall'Olympic Forest Park a nord della capitale cinese, sede delle Olimpiadi estive del 2008. A causa della pandemia la staffetta è stata ridotta e si svolge con rigide misure precauzionali. Il percorso includerà un passaggio alla Grande Muraglia, il monumento più famoso della Cina. La torcia olimpica sarà trasportata da Pechino agli altri due siti di gara di Yanqing e Zhangjiakou, prima di tornare nella Capitale per la cerimonia di apertura in programma venerdì.
I tedofori
Sono 1.200 i tedofori che si alterneranno nel tracciato rigorosamente definito all'interno del sistema delle bolle, al fine di azzerare i contatti con il mondo esterno. Si tratta perlopiù di persone premiate per i loro servizi in ambito sportivo, nella società, nel mondo degli affari e della politica. Il primo tedoforo è stato il primo campione del mondo cinese di pattinaggio di velocità dal 1963, Luo Zhihan, che ha consegnato la torcia all'astronauta Jing Haipeng. Terzo a partire Ye Peijian, progettista del satellite Change 1. Resta incerto il nome dell'ultimo tedoforo, quello che porterà la fiaccola al braciere olimpico. Il corridore più anziano ha 86 anni, il più giovane 14. L'ambasciatore greco a Pechino è stato coinvolto anche come rappresentante del Paese di origine delle Olimpiadi ricevendo la fiaccola olimpica dalla star cinese del basket Yao Ming.
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Proteste e boicottaggio
Il pubblico per la staffetta è stato ridotto ai minimi, rigorosamente sottoposto a test anti-Covid e a un periodo di osservazione medica, nell'ambito degli sforzi per assicurare un incoraggiamento a seguire i Giochi invernali. Azzerati i rischi di proteste, come quanto è accaduto agli inizi di ottobre quando gli attivisti srotolarono gli striscioni con le accuse alla Cina di violazione dei diritti umani durante la tradizionale cerimonia di accensione della fiamma in Grecia, prima del suo passaggio diretto a Pechino a causa delle preoccupazioni del nuovo coronavirus. Diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna e Canada, hanno annunciato il boicottaggio diplomatico dei Giochi sulla situazione dei diritti umani in Cina, compreso il trattamento riservato alle minoranze musulmane nello Xinjiang e una repressione del dissenso a Hong Kong. Pechino ha condannato il boicottaggio, denunciando la politicizzazione dello sport come contraria allo spirito olimpico.