A poche ore dall'addio di Di Francesco dall'Hellas Verona, anche i sardi cambiano allenatore. Il mister fiorentino passa così dall'essere l'uomo della provvidenza al capro espiatorio. Si attende il nuovo nome per la panchina, con Ranieri e Gattuso che rimangono alla finestra
Leonardo Semplici non è più l’allenatore del Cagliari. Il presidente della società rossoblù Tommaso Giulini si è preso un giorno dalla sconfitta casalinga contro il Genoa per pensare a come procedere. Quella sarda è quindi la seconda panchina a saltare in questa nuova stagione, a poche ore di distanza da quella di Verona.
Da top a flop
Un punto in tre partite, ottenuto in un pareggio contro lo Spezia grazie al leader trascinatore Joao Pedro, e poi più niente. La sconfitta alla seconda giornata di campionato per 4 a 1 contro il Milan al Meazza è stato solo l’antipasto della disfatta nella Sardegna Arena di domenica 12 settembre. In vantaggio di due gol per quasi un’ora, i ragazzi di Semplici si sono fatti rimontare da un Genoa che ha ritrovato il suo bomber Mattia Destro e scoperto nel nuovo acquisto Fares un’arma importante. L’allenatore fiorentino è passato così a essere l’uomo della provvidenza dello scorso anno al capro espiatorio del 2021/2022.
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E ora?
Ora non ci resta che attendere la prossima mossa di Giulini. In lizza per la panchina cagliaritana ci sono Walter Mazzarri, sostituito da Juric al Torino, e Diego Lopez che non veste i panni dell’allenatore da dicembre 2020. Restano sullo sfondo altri due nomi: Claudio Ranieri e Gennaro Gattuso, profili interessanti che però potrebbero essere più costosi.