Il calciatore è deceduto dopo una lunga malattia nella casa di cura S. Camillo a Forte dei Marmi. Era stato campione d'Europa con l'Italia nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Diventato poi allenatore, in seguito è diventato osservatore del club nerazzurro. Domani pomeriggio alle 14.30 i funerali a Viareggio
È morto a 82 anni Tarcisio Burgnich. L'ex difensore, tra le altre, di Inter e Napoli, è scomparso nella notte dopo una lunga malattia nella casa di cura S. Camillo a Forte dei Marmi (Lucca), dove era stato trasferito dopo una degenza all'ospedale Versilia. La salma sarà esposta nella casa funeraria Ferrante a Viareggio, cittadina dove l'ex calciatore e allenatore viveva. Era stato campione d'Europa con l'Italia nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Soprannominato “Roccia” dal compagno di Inter e Nazionale Armando Picchi, è considerato uno dei migliori difensori della storia del calcio italiano. L'Inter lo ricorda su Twitter: "Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra 'Roccia'". I funerali si terranno domani pomeriggio a Viareggio alle 14.30 nella chiesa di San Giovanni Bosco, nel quartiere Marco Polo.
Udinese, Juventus, Palermo e Inter
Nato il 25 aprile 1939 a Ruda, in Friuli Venezia Giulia, gioca nelle giovanili dell’Udinese insieme a Dino Zoff e debutta a 20 anni con i friulani nella penultima giornata della stagione 1958-1959 contro il Milan. Poi passa alla Juventus, ma non viene confermato per la stagione successiva, e si trasferisce al Palermo con cui - è il 1962 - segna il suo primo gol in Serie A proprio contro i bianconeri. Nello stesso anno passa all’Inter rilevando il ruolo di terzino destro di Armando Picchi. Con i nerazzurri totalizza 467 presenze in gare ufficiali, vincendo in 12 anni quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.
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La chiusura di carriera al Napoli
All’Inter rimane 12 anni, poi passa al Napoli dove chiude la carriera da calciatore: è titolare in tutte le gare delle prime due stagioni come libero e nella terza salta solo sei partite. Nella stagione 1974-1975 la squadra con Burgnich sfiora lo scudetto ma arriva seconda, mentre l’anno successivo conquista la Coppa Italia. Nel 1976-1977 il Napoli raggiunge per la prima volta la semifinale in una competizione europea, la Coppa delle Coppe, venendo eliminato dall'Anderlecht.
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La Nazionale
Burgnich gioca in Nazionale dal 1963 al 1974 (66 presenze): debutta il 10 novembre 1963 nella gara di ritorno di Coppa Europa contro la nazionale sovietica. Agli Europei del 1968, vinti dall’Italia, è sempre in campo, e nei Mondiale del 1970 in Messico segna il suo secondo gol con gli azzurri nella semifinale Italia-Germania Ovest (4-3, la "Partita del secolo"). Burgnich lascia la Nazionale dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale del 1974.
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La carriera da allenatore
Burgnich inizia poi ad allenare, fra le altre, sulle panchine di Catanzaro, Bologna, Como, Livorno, Foggia, Lucchese, Cremonese, Genoa sostituendo Claudio Maselli, Ternana, Salernitana, Pescara e L.R. Vicenza. In seguito è diventato osservatore dell’Inter.