Riccardo Montolivo annuncia il ritiro dopo l'addio al Milan: "Condannato a smettere"

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Il calciatore torna a parlare della separazione coi rossoneri con molta amarezza. Dopo l'annuncio di giugno è tornato sulla questione in un'intervista al Corriere dello Sport e al Corriere della Sera in cui ha raccontato che "l'ultimo anno e mezzo è stato un calvario"

Riccardo Montolivo torna a parlare dopo il suo addio al Milan e annuncia il ritiro dal calcio giocato. Dopo sette anni in rossonero, il calciatore aveva salutato tutti dal suo account Instagram con un post amaro in cui diceva: "Grazie da un Capitano e un uomo ferito". Il centrocampista, 34 anni, con alle spalle 66 presenze in Nazionale, ha giocato l'ultima partita nella squadra allenata in quei mesi da Rino Gattuso nel maggio 2018. Poi non ha più visto il campo. Oggi torna sulla vicenda in un’intervista al Corriere dello Sport e al Corriere della Sera in cui ha raccontato che "l'’ultimo anno e mezzo è stato un calvario: messo ai margini, risposte mai date, verità aggirate o negate, strane dimenticanze, trascuratezze". Aggiungendo di essere stato letteralmente "condannato a smettere".

"Mi sono sentito preso in giro"

Montolivo era arrivato al Milan nel 2012 dopo sette anni alla Fiorentina. Il centrocampista è sceso in campo per l'ultima volta nel maggio 2018 all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, lo stesso stadio in cui aveva esordito sedici anni prima, con la maglia dell'Atalanta. Al Corriere dello Sport ha raccontato di aver ricevuto i complimenti dall’allenatore: "E sai cosa ha aggiunto? Che lui al posto mio avrebbe fatto il pazzo. E io mi sono sentito preso in giro una volta di più. Ma non provo rancore. Chi ha sbagliato nei miei confronti, chi mi ha mancato di rispetto, e ripetutamente, farà forse i conti con la propria coscienza".

Le ragioni dell'addio

Montolivo si è soffermato sui motivi che lo hanno portato all’addio: "Alla fine di una stagione nella quale da gennaio avevo praticamente smesso di giocare non per mia volontà né per problemi fisici, l’allenatore mi dice che farò parte del gruppo pur perdendo la centralità. Accetto di rimettermi in gioco, sono all’ultimo anno di contratto". Ma nonostante ciò è presto costretto a capire che per lui è finita. "Poco prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti, però, ricevo un sms dal team manager, l’ex arbitro Romeo: 'Tu non vieni'. Motivazioni e spiegazioni, zero. Elliott subentra al cinese, a fine luglio Leonardo e Maldini prendono il posto di Mirabelli ereditando anche la mia situazione. Leonardo in qualche modo mi rassicura e da quel momento smetto di essere considerato a disposizione".

Il post su Instagram

A giugno aveva salutato tutti su Instagram con un video con gli highlights della sua carriera e accanto le parole lapidarie: "7 stagioni con questa gloriosa maglia, 4 anni con la fascia di Capitano al braccio. Poi, mi hanno tolto la fascia e non ho fiatato. Non ho potuto fare un solo minuto in campo e non ho fiatato. Non ho avuto la possibilità di salutarvi nel mio stadio e non ho fiatato". Era l’amarezza di un calciatore costretto ad andarsene senza un addio in campo: "Tutto questo fiato risparmiato lo uso per urlare 'Grazie tifosi rossoneri', grazie da un Capitano e un uomo ferito – aveva scritto Montolivo - ma che continuerà ad andare a testa alta, consapevole di aver fatto sempre ed in ogni ambito il proprio dovere da professionista. Le ferite si cicatrizzano, l’amore per la maglia rimane per sempre. Forza Milan".

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