“Da italiano, da rappresentante delle istituzioni, provo profondo imbarazzo per certi episodi di intolleranza e discriminazione”, ha detto il ministro. Il riferimento è agli episodi durante le partite Roma-Napoli e Verona-Brescia, con insulti ai napoletani e a Balotelli
Dopo i corri discriminatori e razzisti nelle partite di Serie A Roma-Napoli e Verona-Brescia, interviene il ministro per le Politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora. “Da italiano, da rappresentante delle istituzioni, provo profondo imbarazzo per certi episodi di intolleranza e discriminazione”, dice. E aggiunge: “So che tutti gli attori coinvolti sono sensibili e impegnati a reprimere tali fenomeni. È quindi necessario - e su questo insisterò con Federcalcio e Leghe - che si adottino iniziative concrete”. Poi l’invito agli altri tifosi: “La maggioranza silenziosa del tifo alzi un grido di fronte a questa barbarie e restituisca al calcio i nobili valori di cui è da sempre portatore”.
Gli episodi in Roma-Napoli e Verona-Brescia
L’intervento del ministro dello Sport arriva dopo gli episodi avvenuti in due partite valide per l’undicesima giornata del campionato di Serie A. Il primo si è verificato durante Roma-Napoli, che si è giocata alle 15 di sabato (2-1: I GOL): l'arbitro Rocchi ha sospeso la partita al 24' del secondo tempo per cori di discriminazione territoriale della curva romanista verso i napoletani. Dopo i primi cori, un avviso via altoparlante ha minacciato lo stop dell’incontro. Arbitro e giocatori si sono riuniti a centrocampo e, dopo circa un minuto, hanno ripreso il gioco. Il secondo episodio si è registrato durante Verona-Brescia, giocata domenica alle 15 (2-1: I GOL): Mario Balotelli ha sentito degli ululati provenire da un settore del Bentegodi, si è fermato, ha scagliato la palla contro gli spalti e ha minacciato di lasciare il campo. L’arbitro Mariani ha interrotto la gara per circa quattro minuti, durante i quali lo speaker ha annunciato una possibile sospensione del match in caso di altri cori.