Giallorossi eliminati. Fatali per la squadra di Di Francesco i supplementari, dopo che i regolamentari si erano chiusi sul 2-1, come all'andata. Decisivo il rigore di Telles al 117', concesso per fallo di Florenzi su Fernando. Intervento dubbio su Schick nel finale
Il Porto batte la Roma 3-1 e elimina i giallorossi dalla Champions League, ribaltando il 2-1 dell’Olimpico. Fatali per la squadra di Di Francesco (la Roma ha successivamente esonerato Di Francesco) i supplementari, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-1 per i lusitani (gol di Soares e Marega per i padroni di casa e rigore di De Rossi per i giallorossi). A condannare la squadra capitolina un penalty trasformato al 117’ da Telles e concesso per fallo di Florenzi su Fernando.
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I padroni di casa prendono subito il commando delle operazioni e dopo tre minuti si rendono già pericolosi con Corona che da fuori area calcia al volo sugli sviluppi di un corner e la palla termina di poco alta sulla traversa della porta difesa da Olsen. I giallorossi replicano quasi immediatamente con un paio di ripartenze ben orchestrate, ma che non si concretizzano per le buone chiusura della difesa portoghese. Sul fronte opposto, al 10’ Telles in area di rigore calcia sull’esterno della rete. Al 21’ invece è sempre Corona a provare a sorprendere Olsen con una conclusione a giro ma è ancora impreciso. Al 26’ invece Marega è precisissimo a trovare con un cross basso dal fondo Soares in piena area per il più facile dei tap-in che vale il vantaggio del Porto. Al 35’ Soares tenta il bis ma Olsen blocca la conclusione centrale. Un minuto dopo sul ribaltamento di fronte, Militao stende Perotti in area. Rigore solare che De Rossi trasforma spiazzando Casillas. Lo stesso capitano giallorosso è costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima della fine del primo tempo per infortunio, lasciando il posto a Pellegrini.
Decide un rigore di Telles nei supplementari
Nella ripresa riparte forte il Porto e al 49’ Soares si divora il raddoppio di testa a due passi da Olsen. Al 51’ è Marega a costringere in diagonale Olsen a una parata davvero impegnativa. Al 52’ però Marega non lascia scampo al portiere svedese intervenendo di piatto al volo su un traversone di Corona. 2-1 e risultato speculare rispetto a quello maturato all’andata. Al 55’ esce Karsdorp e entra Florenzi. Al 68’ Dzeko ci prova dal limite, ma il suo sinistro finisce largo, mentre un colpo di testa poco dopo alto sopra la porta di Casillas. Ma è Olsen che si deve ancora superare per respingere di piede una conclusione a botta sicura di Brahimi (77’) e allungarsi su una rasoiata di .Otavio (82’). Si va così ai supplementari. Al 94’ è ancora Marega a fare venire i brividi alla difesa giallorossa con una girata alta. La Roma replica a folate, dando l’impressione di potere creare sempre pensieri alla retroguardia del Porto. Le occasioni migliori capitano nel giro di un minuto, tra il 111’ e il 112’, sui piedi di Dzeko a cui mancano però mira prima e cattiveria poi. Il minuto decisivo è il seguente: Florenzi in area afferra per la maglia Fernando, l’arbitro con l’ausilio della var concede un calcio di rigore che Telles trasforma con freddezza. Prima del fischio finale, alla Roma resta da recriminare per un episodio sospetto e un penalty non concesso su Schick. Ai quarti va il Porto, mentre per la squadra di Di Francesco alla delusione nel derby in campionato si aggiunge l’amarezza di vedere sfumare in extremis il sogno europeo.