Lo chef romano Marco Martini è stato l’ospite della quarta puntata di MasterChef Italia 9. Entrato in scena per l’Invention Test, ha presentato quattro piatti molto particolari, appartenenti alla sua cucina evocativa. MasterChef 2020 ti aspetta tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455.
Ospite della quarta puntata di MasterChef Italia 9 è stato Marco Martini, chef romano dell’omonimo ristorante con una stella Michelin, che ha presentato dei piatti che costituiscono la rielaborazione di piatti della tradizione romana, a lui cari, che gli ricordano la sua infanzia. La sua è una cucina evocativa, che abbiamo potuto osservare nei tre piatti che ha portato a MasterChef:
Piazza e mortazza
Questo piatto è composto da dei ravioli ispirati a “pizza e mortazza”, la focaccia con la mortadella molto famosa nel territorio romano, che lo chef a reinventato facendo dei tortelli ripieni di mortadella, prima cotti in acqua e poi tostati, e un brodo alla pizza bianca, guarniti con dei pistacchi croccanti. Per la preparazione di questo piatto un’operazione non semplice è quella per la preparazione del brodo, che lo chef ha spiegato al fortunato Luciano, vincitore della Mystery Box: per il brodo, come per tutti i brodi, l’acqua non deve superare i 100 gradi, quindi il bollore. La pizza bianca va tagliata in forme regolari perché la cottura deve essere omogenea e dopo essere stata tostata in forno – operazione fondamentale per far sì che il brodo acquisti il sapore di pizza bianca desiderato – va messa dentro la tamina, chiusa con lo spago e messa nell’acqua. In questo modo si ottiene il brodo di pizza bianca, parte fondamentale di questo piatto.
Amatriciana
Lo chef Martini ha preparato anche delle tagliatelle di seppia, servite crude con del guanciale croccante, del pecorino, un petalo di scalogno e un brodo di amatriciana. La cosa difficile di questo piatto è il taglio delle tagliatelle, perché le seppie vanno prima messe in frigorifero altrimenti a temperatura ambiente sarebbero morbide e risulterebbe più difficile tagliarle nel modo corretto. Perciò con questo accorgimento sarà un po’ più facile riuscire a replicare il piatto dello chef.
Pollo alla cacciatora
L’ultimo piatto presentato da Marco Martini è stato quello ispirato al pollo alla cacciatora e consiste in dei ravioli al vapore che uniscono due culture, oriente e occidente. All’interno dei ravioli, fatti con due miscele di farina, frumina e tapioca, c’è il pollo alla cacciatora e a completare il piatto troviamo della una salsa di soia e un brodo di patate arrosto. La cosa difficile di questo piatto è la realizzazione dell’impasto, per cui serve acqua bollente e mani calde che impastino velocemente per far si che l’impasto non si raffreddi e non si sfaldi.
Lo chef Martini non ha rivelato le sue ricette, limitandosi a dare solo qualche indicazione, e per assaggiare i suoi piatti bisogna andare nel suo ristorante, ma ispirandosi alle sue idee si può prendere spunto per realizzare qualcosa di originale ed insolito, non resta che provare!