Nella decima e ultima puntata di 4 Ristoranti, Alessandro Borghese ci ha portato alla scoperta delle bellezze di Milano e della migliore pizza gourmet della città. Si sono sfidati Giorgio Caruso, proprietario della pizzeria Lievità, Carlo Samuelli, proprietario di Pizza Biscottata Gourmet, Matteo De Angelis con la sua Garage Pizza & Co. e Ludovica Franci, responsabile della pizzeria Assaje. E' stata quella di Lievità ad essere incoronata la migliore pizza gourmet di Milano. Sfoglia la gallery e ririvi i momenti più divertenti più belli di quest'ultima puntata di 4 Ristoranti.
I quattro concorrenti dell'ultima puntata di 4 Ristoranti, svoltasi a Milano alla ricerca della migliore pizza Gourmet.
Ludovica Franci è la titolare di Assaje, locale ideato e aperto dallo zio. Ludovica, di origine napoletana, vive a Milano ed ha vissuto a Londra per sette anni, dove ha studiato International Business per hotel e ristoranti. Si descrive come una ragazza estroversa, simpatica, umana, determinata e sicura di sé.
Nonostante la sua giovane età, Ludovica è molto competitiva “io penso che i giovani abbiano una marcia in più”. Ludovica è convinta che il suo sia uno dei prodotti migliori di Milano: “Non possono dire che la mia pizza non è buona perché so gli ingredienti che uso, mi fido di chi c’è in pizzeria e sono sicura della mia pizza al 100%”.
Alessandro Borghese e, sullo sfondo, la particolarissima Torre Hadid del quartiere CityLife di Milano.
La pizza di Ludovica è attenta all’impasto e agli ingredienti: rigorosamente partenopei. Per Ludovica il termine gourmet ha a che fare con una qualità molto alta degli ingredienti, ma questo per lei deve essere solo un punto di partenza
Carlo Samuelli è titolare, insieme alla compagna Giovanna, de La Pizza Biscottata Gourmet. Carlo, dopo numerose esperienze come direttore in hotel a cinque stelle e in un ristorante stellato, si è avvicinato alla sua idea di ristorazione
Il locale, con due sale e un ampio bancone bar all’ingresso, è sicuramente molto elegante, chic, ma anche letterario: caratteristico è il tavolo più basso con le poltroncine in velluto vicino alla libreria finta. La mise en place è minimal e suggerisce eleganza: niente tovaglia e posate appoggiate sopra al tovagliolo.
Ex motociclista, scorre nel suo sangue la competizione e la voglia di sfidarsi, non accetta sconfitte e pensa di essere tra i migliori a Milano.
Secondo Matteo la forza della sua pizza gourmet è nell’accostamento di prodotti, talvolta azzardati, ma sempre apprezzati dalla clientela.
Giorgio è convinto che a Milano solo lui abbia avuto il coraggio di staccarsi dalla classica pizza partenopea, utilizzando farine differenti, ma restando fedele al metodo di preparazione tradizionale, “mi piace chiamare pizza solo la pizza napoletana, le altre per me sono focacce”.