Watchmen, 10 cose che non sai sul fumetto che ha ispirato la serie tv

Serie TV
I personaggi del fumetto Watchmen in un'illustrazione di Dave Gibbons

La serie tv Watchmen, in onda su Sky Atlantic, sta facendo impazzire pubblico e critica. Ma tutto è nato con il celebre fumetto di Alan Moore e Dave Gibbons: ecco una serie di curiosità sulla graphic novel diventata subito cult. - Watchmen, la serie tv: ecco dove vederla

Watchmen, il fumetto: forse non sai che…

Che la serie tv Watchmen, in onda su Sky Atlantic e già nei cuori del pubblico e della critica, sia ispirata all’omonimo fumetto scritto da Alan Moore e illustrato da Richard Gibbons, lo sanno praticamente tutti.

Ma ci sono alcune cose che forse non sai su Watchmen, dal significato del titolo alla genesi dei suoi personaggi: ecco una serie di curiosità sul fumetto pubblicato dalla DC Comics.


Watchmen, il cast della serie tv

10 curiosità su Watchmen

Sorveglianti fuori controllo - Il titolo Watchmen è un riferimento alla frase dell’autore latino Giovenale “Quis custodiet ipsos custodes?”, traducibile in inglese con “Who watches the watchmen?” e in italiano con “Chi sorveglia i sorveglianti?”.

La prima volta… in Italia - Uscito negli USA tra il 1986 e il 1987, in Italia Watchmen venne pubblicato per la prima volta a puntate, fra il 1988 e il 1990, come inserto della rivista Corto Maltese.


Un fumetto al top
- Watchmen è l’unica opera a fumetti che è stata inclusa nella classifica dei 100 più grandi romanzi di tutti i tempi stilata nel 2005 dalla rivista Time.

Niente cinema o tv, grazie - Non è un segreto che Alan Moore non abbia mai approvato alcun adattamento, sia cinematografico che televisivo, di Watchmen, così come di qualsiasi sua altra opera. Il burbero autore ritiene semplicemente che le sue storie siano state concepite per le pagine di un fumetto e non siano quindi adatte a un altro supporto.

Diritti d’autore - Per Watchmen e V per Vendetta Moore e Gibbons avevano preteso una clausola particolare, secondo la quale i diritti delle opere sarebbero finiti nelle loro mani qualora la DC non le avesse pubblicate per più di un anno. Peccato che ciò non sia mai avvenuto, complice anche il loro successo. Sentendosi raggirato, Moore decise per questo motivo di abbandonare la casa editrice.

Niente facce note – In principio, Moore voleva utilizzare dei personaggi noti per il suo progetto, un murder mystery che sarebbe partito con la morte di un supereroe conosciuto dal pubblico. L’autore aveva pensato ai Mighty Crusaders della Charlton Comics, marchio acquisito dalla DC Comics, e contava di “fare fuori” il supereroe chiamato Peacemaker. La DC non gradiva però l’idea di vedere uccisi o “maltrattati” dei personaggi che già avevano una loro notorietà e chiese quindi a Moore di creare dei nuovi supereroi per Watchmen. Il resto è storia, con Moore intento a inventare dei personaggi nuovi, ma abbastanza familiari nelle loro caratteristiche di fondo da sembrare già conosciuti dal pubblico.

Sorridi! - Lo smiley insanguinato che è diventato il simbolo di Watchmen è stato aggiunto solo in un secondo momento, quando Moore e Gibbons si sono accorti che non c’era niente di… beh, comico, per l’appunto, nel costume del Comico.

Influenze poco serie – Tra le principali influenze stilistiche indicate da Moore e Gibbons per Watchmen, figura il personaggio di Superduperman, una parodia di Superman creata da Harvey Kurtzman per l’allora celebre rivista satirica MAD Magazine.

Capro espiatorio - Alan Moore ha scelto di utilizzare l’odiato Richard Nixon come presidente degli Stati Uniti d’America, immaginando un suo quarto mandato, per non prendere di mira l’allora presidente Ronald Reagan, rischiando di alienarsi le simpatie dei lettori.

Nudità… ma senza esagerare - Watchmen mostra in alcune pagine il Dottor Manhattan senza vestiti. Per evitare controversie, Gibbons decise di “contenere” le misure dei genitali del personaggio, alla maniera delle statue della Grecia antica.

Watchmen, la trama della serie tv

Watchmen, le foto della serie tv

Watchmen, le foto dalla premiere

Spettacolo: Per te