Pluribus, il creatore Vince Gilligan chiarisce: "La mia nuova serie è fatta da umani"

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Immagini da Getty Images e WebPhoto

Il nuovo show disponibile su Apple TV presenta una frase inconsueta nei titoli di coda: “This show was made by humans”. Una dichiarazione secca, inserita subito dopo l’avviso relativo alla presenza di addestratori di animali sul set per garantirne la sicurezza. Un dettaglio apparentemente marginale che, in realtà, assume un valore simbolico preciso: quello di rivendicare un’opera realizzata interamente senza il supporto di strumenti di intelligenza artificiale generativa

Chi ha seguito fino all’ultimo minuto la nuova serie televisiva Pluribus, nata dal genio del creatore di Breaking Bad e Better Call Saul Vince Gilligan e disponibile su Apple TV, avrà sicuramente notato una frase inconsueta nei titoli di coda: “This show was made by humans”, che significa “questo show è stato fatto da umani”. 

 

Un messaggio fuori dal comune, una dichiarazione secca, inserita subito dopo l’avviso relativo alla presenza di addestratori di animali sul set per garantirne la sicurezza. Un dettaglio apparentemente marginale che, in realtà, assume un valore simbolico preciso: quello di rivendicare un’opera realizzata interamente senza il supporto di strumenti di intelligenza artificiale generativa.

La presa di posizione di Vince Gilligan

Il creatore di Breaking Bad e Better Call Saul, il sopracitato Vince Gilligan, non ha lasciato spazio a interpretazioni. Intervistato dal magazine americano Variety, ha ribadito con forza la sua avversione nei confronti delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, dichiarando senza esitazione: “I hate AI”, ossia “io odio l’Intelligenza Artificiale”.

Parole nette, che confermano una posizione profondamente critica verso l’impatto di questi strumenti sulla creatività e sull’industria dell’intrattenimento.

 

Gilligan ha definito l’intelligenza artificiale “la macchina di plagio più costosa e dispendiosa di energia al mondo”, denunciando il rischio di un sistema che produce contenuti privi di originalità e senso. Ha paragonato la produzione generata dall’IA a “una mucca che rimastica il suo bolo — un ciclo infinito di assurdità rigurgitate”.
E con il suo consueto tono tagliente, ha aggiunto ironicamente: “Thank you, Silicon Valley! Yet again, you’ve f***ed up the world” (traducibile così: “Grazie, Silicon Valley! Ancora una volta, hai incasinato il mondo”). 

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Un ritorno alla fantascienza

La serie televisiva Pluribus segna il ritorno di Vince Gilligan alla fantascienza, genere che aveva esplorato nei suoi anni da sceneggiatore di X-Files. Questo nuovo show lo riporta dunque alle sue origini creative, ma con una prospettiva contemporanea e fortemente autoriale.

 

Accanto a Gilligan torna anche Rhea Seehorn, già protagonista di Better Call Saul, qui nei panni di una scrittrice di romanzi romantici con sfumature fantastiche, improvvisamente coinvolta in un incontro inquietante con una presunta minaccia aliena.

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Una dichiarazione d’intenti

Più che un semplice disclaimer, la frase “This show was made by humans” rappresenta una dichiarazione d’intenti. In un momento storico in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando il modo di produrre immagini, testi e suoni, Gilligan sceglie di sottolineare il valore del lavoro umano dietro la narrazione, la scrittura e la creazione visiva.

 

Pluribus diventa così non solo una serie televisiva, ma anche una presa di posizione culturale: un’opera che rivendica l’autenticità del pensiero umano in un’epoca dominata dagli algoritmi.

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