Las Muertas, la serie Netflix ispirata a una vicenda reale di due sorelle serial killer

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Credits: Netflix

Un nuovo show approdato sulla piattaforma di streaming riporta alla luce l’incubo delle sorelle Poquianchis. Un racconto oscuro, radicato nella realtà e intriso di violenza, che si tramuta in una miniserie capace di scuotere il pubblico. Distribuita a livello internazionale con il titolo The Dead Girls, la serie è una produzione messicana che si compone di una sola stagione da sei episodi

 

È approdata su Netflix Las Muertas, la nuova serie televisiva prodotta dallo streamer ispirata a una vicenda reale di due sorelle serial killer in Messico.

Il nuovo show appena arrivato sulla piattaforma di streaming (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) riporta alla luce l’incubo delle sorelle Poquianchis. Un racconto oscuro, radicato nella realtà e intriso di violenza, che si tramuta in una miniserie capace di scuotere il pubblico. Distribuita a livello internazionale con il titolo The Dead Girls, la serie è una produzione messicana che si compone di una sola stagione da sei episodi, ciascuno della durata media di cinquanta minuti.

 

La serie è uscita mercoledì 10 settembre 2025, inserendosi perfettamente nel filone drammatico-thriller con una lunga narrazione ispirata a fatti realmente accaduti.

Il lavoro del regista e creatore Luis Estrada non si limita a raccontare l’ennesima vicenda true crime: Las Muertas fonde la crudezza della realtà con un’estetica cinematografica che unisce ombre, silenzi e tensione costante. Il risultato è un dramma inquietante, capace di suscitare riflessioni sul potere, sulla violenza e sul ruolo delle donne in un sistema che le ha prima schiacciate come vittime e poi consacrate come carnefici.

 

La storia che questa serie racconta è tanto atroce quanto indimenticabile, specchio deformante di un Messico attraversato da ingiustizie e silenzi.

Un intreccio di sangue e potere

La trama della serie tv Las Muertas si concentra sulle vicende delle sorelle Balandro, note come Las Poquianchis, figure realmente esistite che negli anni Sessanta divennero protagoniste di una delle più inquietanti cronache criminali messicane. Quattro donne, tra cui Serafina e Arcangela Balandro, interpretate rispettivamente da Paulina Gaitán e Arcelia Ramírez, guidarono per quasi quindici anni il bordello Rancho El Angel. Dietro l’attività di prostituzione si nascondeva però un sistema brutale di schiavitù e morte: almeno 91 donne furono uccise, anche se le indagini suggeriscono che il numero delle vittime potrebbe sfiorare le duecento.

 

La serie, basata sul romanzo Las Muertas del 1977 firmato da Jorge Ibargüengoitia, intreccia realtà storica e dimensione letteraria, portando sullo schermo una storia che ha segnato la memoria collettiva del Messico.

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Una produzione tra verità e finzione

Il progetto della serie tv Las Muertas porta la firma del regista e creatore Luis Estrada, già noto per opere come La Ley de Herodes ed El Infierno. Con Las Muertas sceglie di abbandonare il registro satirico per affrontare un materiale drammatico e tragico, senza rinunciare a un’ironia grottesca che diventa cifra stilistica. Il risultato è un dramma intenso che si trasforma anche in riflessione sociale: la vicenda delle sorelle Poquianchis è infatti il simbolo di un sistema che, per anni, permise a queste donne di agire indisturbate.

 

La produzione è interamente targata Netflix e ha visto le riprese realizzate tra Veracruz, Guanajuato, San Luis Potosí e gli studi Churubusco di Città del Messico. Ambientazioni e scenografie restituiscono con cura l’atmosfera degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, epoca in cui le sorelle González operarono indisturbate.

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Le protagoniste di una storia di orrore

Le sorelle protagoniste della serie Las Muertas si ispirano alle figure reali di Delfina, María del Carmen, María Luisa “Evie” e María de Jesús González, che per decenni portarono avanti una rete di case di tolleranza, nascondendo dietro l’apparenza di “protezione” un meccanismo di sfruttamento e morte. Le donne che si affidavano a loro con la speranza di un futuro migliore finivano invece intrappolate in una spirale di violenza e sopraffazione.


Il cast vede in primo piano Paulina Gaitán e Arcelia Ramírez, affiancate da Joaquín Cosío, riconosciuto da molti come il Don Neto di Narcos: Mexico. Attorno a loro si muove un gruppo di interpreti che contribuisce a costruire la tensione drammatica, restituendo con forza il lato più cupo della vicenda.

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Una storia vera che diventa racconto televisivo

Las Muertas non è un semplice crime drama. L’adattamento mette in scena una narrazione radicata nei fatti storici, già ricostruiti da Jorge Ibargüengoitia nel romanzo del 1977. Le sorelle González Valenzuela — Delfina e María de Jesús in particolare — divennero note alle cronache come Las Poquianchis, assassine seriali e sfruttatrici, protagoniste di uno dei casi di cronaca nera più discussi tra gli anni Quaranta e Sessanta.


Attraverso la lente della fiction, la serie porta alla luce il volto oscuro di una società che tollerò per lungo tempo un orrore sistemico, celato dietro l’apparente normalità della vita quotidiana.

 

Potete guardare il trailer ufficiale della serie tv Las Muertas nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

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