Secondo quanto rilanciato da Deadline, la quarta stagione racconterà la storia di Lizzie Borden, accusata di aver ucciso a colpi d’ascia il padre e la matrigna
Stando a quanto riportato da Deadline, Ryan Murphy e Ian Brennan torneranno con la quarta stagione di Monsters su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). I nuovi episodi racconteranno la storia di Lizzie Borden, accusata di aver ucciso a colpi d’ascia il padre e la matrigna.
monsters, tutto quello che sappiamo sulla quarta stagione
In attesa dell’uscita della terza stagione, Deadline ha rilanciato la notizia secondo cui Netflix avrebbe dato il via alla realizzazione di nuovi episodi di Monsters. Dopo aver ripercorso i casi di Jeffrey Dahmer e dei fratelli Lyle ed Erik Menendez, Ryan Murphy e Ian Brennan sarebbero pronti a raccontare la storia di Lizzie Borden, accusata di aver ucciso a colpi d'ascia il padre e la matrigna alla fine del 1800. Al termine del processo, la donna fu ritenuta innocente.
Stando a quanto riportato, la produzione della serie tv dovrebbe iniziare in autunno, nessuna notizia per quanto riguarda il cast. Massimo riserbo anche sulla possibile data di distribuzione su Netflix.
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La terza stagione della serie antologica tratterà il caso di Ed Gein, interpretato dall'attore britannico Charlie Hunnam. Nel cast presenti anche Laurie Metcalf, Tom Hollander e Olivia Williams. Secondo quanto riportato da Variety, gli episodi dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno sulla piattaforma di streaming (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).
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In occasione dell’uscita della seconda stagione di Monsters, sul caso dei fratelli Lyle ed Erik Menendez, Ryan Muprhy ha dichiarato: “Affronta argomenti molto difficili e credo che molte persone si sentano a disagio. Guardano tutto ciò che osa parlare di qualcosa e si confondono sul fatto che stia condannando o meno. Si limita a porre la domanda. Questa stagione è davvero uno specchio per le persone e per la società, e mette molte persone a disagio. Credo che sia una cosa buona che siano a disagio”.
Il produttore ha aggiunto: “Una prospettiva è un'opinione, e lo show ha un obbligo nei confronti di tutte queste opinioni, incluse quelle dei genitori, degli avvocati... e così via”. In seguito, Ryan Murphy ha proseguito: “Questi show sono molto più profondi di quanto sembrino in superficie. Non credo che siano sfruttamento, penso che parlino di cose profonde della nostra cultura di cui le persone si sentono molto, molto a disagio”.