Sirens, la spiegazione del finale della serie Netflix

Serie TV

Vittoria Romagnuolo

Netflix via Webphoto

La miniserie di stampo thriller con Julianne Moore, Milly Alcock e Meghann Fahy è una storia che mette in scena le dinamiche (anche psicologiche) tra le tre protagoniste, intente ad assicurarsi il proprio futuro. Nella trama, però, i personaggi maschili giocano un ruolo importante

Sirens, miniserie dell'americana Molly Smith Metzler, distribuita su Netflix dal 22 maggio, sta scalando rapidamente posizioni tra i titoli più visti sulla piattaforma di streaming per via della sua trama accattivante, delle ambientazioni vacanziere lussuose e del suo cast, composto da un buon numero di star internazionali. 
Lo show, visibile anche su Sky Q. Sky Glass e Now tramite la app Smart Stick, è un thriller psicologico ricco di misteri che si risolvono in sorprendente finale che vede coinvolti tutti i protagonisti, da Meghann Fahy, a Milly Alcock, rispettivamente, Devon e Simone, a Julianne Moore (Michaela Kell) e suo marito Peter Kell (l'attore Kevin Bacon).

Da questo punto in poi l'ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI SIRENS.

Il confronto silenzioso tra Simone e Michaela

Nel quinto ed ultimo episodio di Sirens, assistiamo alle conseguenze del bacio tra Simone e Peter, bacio che il miliardario aveva rubato a Simone, mentre lei lo stava seguendo su ordine di Michaela, di cui è assistente. 
Michaela, che già nutriva forti sospetti sulla fedeltà del marito, scopre che tra quest'ultimo e la sua giovane assistente c'è stato un approccio. La sua prima reazione è quella di licenziare la ragazza a cui è molto legata.
A Simone crolla il mondo addosso. Nei precedenti episodi abbiamo appreso la storia della sua infanzia piena di traumi gravissimi. Perdere il lavoro di assistente di Michaela, per lei, significa tornare a casa con quel padre (l'attore Bill Camp) che l'ha trascurata fino a farla andare in affidamento. 
Dopo essere stata cacciata dalla casa dei Kell, torna indietro e cerca una soluzione. Accetta le avances di Peter che, già intenzionato a lasciare Michaela, ne fa la nuova signora Kell
Prima del finale, c'è un confronto silenzioso tra le due donne, Simone e Michaela, che si avvicendano nel ruolo di padrone di casa. Le scene non hanno bisogno di molte parole. Michaela non serba rancore nei confronti di Simon perché è consapevole di aver fatto, a sua volta, la stessa cosa alla prima moglie di Peter, Jocelyn, che non vediamo mai ma che è in qualche modo presente perché primo anello di una catena di eventi che si ripetono ciclicamente. 

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La reazione di Simone ai traumi del passato

Sirens è una storia originale tratta da una pièce teatrale di Molly Smith Metzler, qui sceneggiatrice e showrunner. La creatrice ha discusso il finale col The Hollywood Reporter evidenziando come il suo scopo fosse quello di scrivere un epilogo non scontato e, in qualche maniera, inevitabile.
Per Molly Smith Metzler il tradimento di Simone nei contronti di Michaela, la donna che l'aveva assunta aprendole le porte di casa sua e che l'aveva trattata come sua amica, è una reazione viscerale all'idea di tornare alla sua misera vita precedente e, in particolare, alla casa parterna dove aveva rischiato di morire da bambina. 
Davanti alla possibilità di perdere tutto quello che le sembrava a portata di mano, una vita agiata a contatto con i Kell, Simone sfrutta il suo potere di sirena (un'idea che attraversa tutta la serie), rivela a Peter che sua moglie aveva assunto un investigatore privato e accetta di diventare la nuova compagna di Peter che, nel frattempo, le aveva rivelato di essersi innamorato di lei.
Simone non può fare diversamente e la showrunner afferma che ciò che le piace di questo finale è che il pubblico, che è spinto fin da subito a volere il meglio sia per Simone che per sua sorella Devon, è costretto a provare dei sentimenti per le scelte di entrambe
Devon decide, alla fine, di tornare a casa col padre malato per prendersi cura di lui. Mentre va via non può fare a meno di prendere le distanze da Simone, che non riconosce più. 
Dopo aver creduto a lungo che Michaela fosse una donna mostruosa, capace, forse, di aver ucciso la prima moglie di Peter, scopre che il vero mostro è Simone. Oppure è l'isola, col suo fascino magnetico, a trasformare le persone che la abitano rendendole mostruose

Chi sono le sirene del titolo? 

Molly Smith Metzler ha rivelato di essersi ispirata alla mitologia greca per la storia di Sirens, una vicenda di relazioni e donne in conflitto che è anche un invito a riflettere sulle dinamiche di potere, una storia tagliente che sfrutta l'appartenza dei protagonisti a classi sociali molto diverse per raccontare meccanismi che esistono da sempre. 
Mentre il pubblico di interroga sugli intrecci tra le donne - tra Michaela e la prima moglie di Peter, tra Michaela e Simone, tra Simone e Devon e tra quest'ultima e la moglie del suo amante, Raymond (Josh Segarra) - siamo portati a perdere di vista il ruolo, fondamentale, degli uomini. 
I rapporti tra uomini e donne sono sempre sbilanciati, con i primi che "salvano" le seconde dal loro passato e dalle loro vite altrimenti difficili - anche Ethan (l'attore Glenn Howerton) si "offre" di sposare Simone per dale la vita che non ha mai avuto e Raymond, allo stesso modo, è convinto di aiutare Devon con cui ha una relazione extraconiugale.
Chi sono, allora, le vere sirene a cui allude il titolo della miniserie? Siamo portati a credere che le sirene siano le donne, in grado di affascinare col loro canto gli uomini (che infatti non mancano mai di accusarle delle loro sciagure nello show) ma, nella storia, c'è anche una forte componente manipolatoria degli uomini nei confronti delle donne che, infatti - alla fine - si capiscono e non si accusano a vicenda per le scelte che hanno dovuto fare. 
Il finale, con Simone che guarda i mare che si perde all'orizzonte dalla scogliera - un'inquadratura in cui ha un enigmatico "sorriso da Monna Lisa", dice Metzler - la dipinge come la sirena vincitrice della storia. Ma è davvero detta l'ultima parola? 

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