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Adolescence, le questioni irrisolte nel finale. Che fine ha fatto l'arma del delitto?

Serie TV

Vittoria Romagnuolo

Netflix via Webphoto
TRAILER Adolescence, la serie tv Netflix
NEWS
TRAILER Adolescence, la serie tv Netflix
00:02:29 min

Jack Thorne, co-creatore con Stephen Graham della serie di successo in streaming su Netflix, spiega il suo punto di vista sulle molte questioni lasciate aperte dalla trama.
Per gli autori la riflessione sul tema della violenza dilagante tra i giovanissimi è molto più interessante dei singoli dettagli

Adolescence è l'ultima scoperta degli appassionati di serie televisive che da quando è arrivata in streaming su Netflix lo scorso 13 marzo - visibile anche su Sky Glass, Sky Q e NOW - hanno avviato un fitto dibattito social che tocca tanti argomenti: dalla trama alla particolare tecnica di ripresa utilizzata per i quattro episodi: il piano sequenza.
Lo show, una miniserie drammatica, thriller e crime, lascia aperte molte questioni che non vengono chiarite col finale.
Il creatore Jack Thorne
che ha ideato e scritto Adolescence insieme a Stephen Graham, anche interprete maschile principale insieme al giovane Owen Cooper, spiega come è nato il progetto e perché alcune cose non sono state spiegate.

Che fine ha fatto il coltello?  

Molte cose non sono state chiarite nei quattro episodi che compongono Adolescence, una miniserie che racconta la storia dell'omicidio di una ragazzina in una cittadina del Regno Unito, delitto che viene subito attribuito a un suo coetaneo, un compagno di scuola.
Più che sullo sviluppo del caso, la serie si concentra su altre questioni: le reazioni dell'accusato al suo arresto, le sue emozioni nei primi mesi di reclusione, quelle dei membri della sua famiglia e della comunità a confronto con la brutalità e la violenza messa in atto dal ragazzo, figlio di lavoratori, preda di una furia che fa luce sulle problematiche della società contemporanea e su come queste impattano sugli adolescenti.
L'adolescenza, il rapporto tra padri e figli, il contesto scolastico, l'eredità di alcuni atteggiamenti maschili nel confronto con le donne, sono tantissimi i temi toccati da questa serie televisiva che non ha come obiettivo reale l'indagine e l'analisi del delitto dal punto di vista poliziesco e processuale.
Il pubblico televisivo cresciuto con la passione delle serie crime, però, non può fare a meno di farsi delle domande. Per esempio: che fine ha fatto l'arma del delitto? Sappiamo che la ragazza è morta accoltellata ma l'arma del delitto non viene ritrovata - la ricerca della stessa, a scuola, provoca disagio tra i compagni dell'assassino.
Lo sceneggiatore Jack Thorne ha detto a Deadline che, sebbene lui e il team avessero ben chiari tutti i dettagli della trama, non danno di proposito una risposta nella serie. Lo show è stato scritto in maniera parziale.
"Non potevamo coprire tutti gli angoli", ha detto riferendosi alla domanda sul coltello, che attraversa l'intero episodio due. "Avrei potuto dare una risposta inserendola in un dialogo nell'episodio tre, ma questo sarebbe sembrato inautentico e sbagliato", ha detto Thorne.

Il tema dello show non è l'indagine ma la violenza tra i giovani

Jack Thorne e Stephen Graham hanno scritto la storia con l'idea di fondo che creare delle domande fosse più importante del dare delle risposte, per questo nessuno dei due ci tiene a chiarire nemmeno nelle interviste successive alla messa in onda dello show i punti ciechi della trama.
"Non risponderò a quella domanda perché se lo facessi, rovinerei tutto", ha detto Thorne tornando al coltello.
L'autore si è detto estremamente soddisfatto del riscontro del pubblico che ha provato, guardando questa storia, ad immergesi nella mente dei personaggi e di Jamie, il giovane protagonista.
Per Thorne lo show prova a rispondere a una domanda molto più grande del singolo caso da cui parte tutto: perché la violenza da parte di giovani uomini o ragazzi nei confronti di giovani donne o ragazze?
"Perché sta aumentando? Perché sta succedendo questo?", si chiede lo sceneggiatore conversando con Deadline
L'obiettivo per lui e per Stephen Graham, nella serie il padre di Jamie, era raccontare una storia , senza fornire risposte facili.

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