Annalisa accusata di blasfemia per il testo di Maschio

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L’ex senatore della Lega, Simone Pillon, ritiene che la cantante avrebbe tentato di rilanciare le vendite prendendo in giro la religione cattolica

Il nuovo singolo di Annalisa, Maschio, è stato accusato di blasfemia. L’ex senatore della Lega, Simone Pillon, ha condiviso su X un articolo pubblicato dal quotidiano La verità, secondo cui il testo dileggerebbe “Cristo e la Madonna”. Per Pillon, la cantante avrebbe tentato di “rilanciare le vendite con un patetico dileggio del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria”, una teoria anche sostenuta da alcuni utenti che, inoltre, avrebbero intravisto in alcune scene del videoclip di Maschio le prove di una presenza satanica.

I VERSI INCRIMINATI

Incriminati sarebbero alcuni passaggi della canzone, dal primo verso “Faccio il diavolo per te” a “Ma te lo giuro su Maria / L'amore cieco è una teoria” e “Mi diresti pervertita / O peggio fai tu / Ma perdona i miei peccati / Come ha fatto Gesù”, fino alla frase che immagina un’inversione di ruoli tra Adamo ed Eva, “Per seguire una chimera / Invertire Adamo ed Eva”, e che, secondo le critiche, avrebbe lo scopo di “inneggiare al cambio di genere” e al “transessualismo”. Finora, il brano ha raggiunto quasi 2 milioni di streaming su Spotify, mentre con oltre 4.5 milioni di dischi venduti in Italia, Annalisa sta per conquistare secondo FIMI il titolo di artista italiana con il maggior numero di copie vendute. Tra novembre e dicembre, poi, la popstar ha in programma un nuovo tour nei palazzetti, già in parte sold out.

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