David Lynch stava lavorando a una serie tv per Netflix

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Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

L'ultimo progetto del compianto regista prima della morte era una collaborazione unica con la piattaforma di streaming. Si trattava di un progetto rivoluzionario, un'opera che avrebbe arricchito ulteriormente la sua straordinaria carriera e che purtroppo non vedrà mai la luce. Il co-CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha reso omaggio al regista con un sentito messaggio su Instagram, svelando la collaborazione con il regista

David Lynch stava lavorando a una serie televisiva per Netflix.
L'ultimo progetto del compianto regista prima della sua morte era una collaborazione unica con la piattaforma di streaming. Si trattava di uno show rivoluzionario, un'opera che avrebbe arricchito ulteriormente la sua straordinaria carriera e che purtroppo non vedrà mai la luce.

 

Mentre il mondo del cinema e della televisione piange ancora la dipartita di Lynch, uno dei registi più innovativi e iconici della storia, si apprende questa notizia che rende, se possibile, ancora più struggente la scomparsa di questo genio visionario. È come se un tassello dell’enorme puzzle di arte, simbolismo e visioni che ci ha lasciato in eredità mancasse all’appello.

 

Il co-CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha reso omaggio al regista con un sentito messaggio su Instagram, ricordando la dedizione assoluta di Lynch al suo nuovo progetto, una serie limitata che era ancora senza titolo. Sarandos ha descritto la collaborazione con il regista come uno degli sviluppi più entusiasmanti nella storia recente della piattaforma.

 

In fondo a questo articolo potete guardare il post di Ted Sarandos.

Le parole di Sarandos su Lynch e la serie

Di seguito trovate la traduzione in italiano del lungo messaggio condiviso da Ted Sarandos sul suo account di Instagram (che trovate nel post in fondo a questo articolo): “Nei miei primi giorni a Netflix, quando ci occupavamo solo di spedire DVD negli Stati Uniti, ho avuto l’esperienza straordinaria di incontrare uno dei miei registi preferiti di sempre nella sua casa: David Lynch. All’epoca cercavamo di avere ogni film disponibile in formato DVD, ma uno dei miei preferiti, Eraserhead, non era in commercio. Così contattai David e gli chiesi un incontro. Seduti al suo tavolo da pranzo, concordammo l'acquisto di una grande quantità di copie di Eraserhead e la produzione, da parte di Netflix, di un DVD che raccogliesse tutti i suoi cortometraggi visionari. Dopo aver trovato l’accordo, David mi fece fare un tour della sua casa e della sua arte. Poi mi chiese se volevo vedere un montaggio preliminare del suo prossimo film. Pensavo si trattasse di qualche scena, ma mi portò nella sua sala proiezioni e mi mostrò una versione di quasi tre ore di Mulholland Drive. Non avevo programmato di rimanere lì tutto il giorno, ma ero incredibilmente emozionato di trovarmi nella casa di David Lynch, nella sua sala proiezioni, a guardare in anteprima il suo nuovo film. Dopo circa due ore, mi accorsi che David aveva lasciato la stanza. Guardai il resto del film da solo e, terminata la proiezione, me ne andai. Io e David ci siamo sentiti solo in poche altre occasioni dopo quell’incontro, ma anni dopo venne negli uffici di Netflix per proporci una serie limitata. Fu un’offerta che accettammo immediatamente. Era una produzione di David Lynch, piena di mistero e rischi, ma eravamo pronti a intraprendere questo viaggio creativo insieme a un genio. Purtroppo, prima la pandemia di Covid e poi alcuni problemi di salute hanno impedito la realizzazione del progetto. Nonostante tutto, abbiamo chiarito che, non appena fosse stato pronto, saremmo stati pronti anche noi. L’ultima volta che ho parlato con David è stata emozionante quanto la prima. Vennero a casa mia lui e la sua musa, la mia amica Laura Dern. Passammo molto tempo a chiacchierare di progetti, cinema, vita, arte e… delle mie finestre. Amava le mie finestre! David Lynch era un genio senza compromessi. Non voleva che si comprendesse completamente il suo lavoro, perché sapeva che era impossibile, e questo faceva parte dell’esperienza. La sua opera è straordinaria, visionaria, audace e profondamente artistica. Mi chiederò sempre cosa avesse in mente per noi con quello che sarebbe stato il suo ultimo progetto”.

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David Lynch ha segnato profondamente il panorama cinematografico con opere che sfidano le convenzioni narrative e visive. Film come Blue Velvet (1986) e Mulholland Drive (2001), insieme alla serie televisiva Twin Peaks (1990), sono esempi del suo approccio unico alla narrazione, capace di intrecciare storie complesse, personaggi enigmatici e un'estetica che esplora il lato oscuro della psiche umana.

 

La sua morte, avvenuta il 18 gennaio 2025, è stata causata da un'emergenza improvvisa: l'evacuazione dalla sua abitazione di Los Angeles a causa del devastante "Sunset Fire", gli incendi che hanno raso al suolo buona parte di LA. Nonostante questa tragedia, il lascito artistico di Lynch rimane indelebile, e il progetto in lavorazione con Netflix rappresenta un’ulteriore testimonianza del suo genio inesauribile.

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Avrebbe arricchito l’eredità artistica di Lynch

Questa serie, purtroppo mai realizzata, avrebbe rappresentato un’importante evoluzione nell’eredità artistica di Lynch, testimoniando la sua capacità di innovare anche in un contesto come quello delle produzioni in streaming.

 

L'omaggio di Ted Sarandos di Netflix ha sottolineato l'importanza di questa visione incompiuta, che ora si aggiunge all’immenso patrimonio culturale lasciato dal regista.

Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), celebre per la sua capacità di offrire libertà creativa ai registi, sembrava essere la casa ideale per accogliere una mente innovativa come quella di David Lynch. La piattaforma è nota per aver prodotto contenuti di alta qualità, in particolare nel genere thriller, come dimostrano i successi di serie come Mindhunter (2017) e House of Cards (2013), entrambe legate al produttore esecutivo David Fincher.

 

L’idea di una nuova serie di Lynch per Netflix prometteva di portare la narrazione televisiva in territori inesplorati. Sebbene i dettagli del progetto non siano stati resi pubblici, il solo fatto che si trattasse di un’opera del regista americano lo rendeva un evento di grande rilevanza, specialmente considerando che sarebbe stata la sua prima produzione televisiva di rilievo dopo il ritorno con Twin Peaks nel 2017.
I commenti di Sarandos evidenziano il potenziale rivoluzionario di questo progetto e ricordano quanto il regista abbia influenzato generazioni di artisti con il suo linguaggio unico.

 

Benché questa serie rimanga nei cassetti inesplorati di Lynch e di Netflix, possiamo solo immaginare come avrebbe potuto ridefinire i confini della narrazione televisiva e del catalogo dello streamer.

 

Di seguito potete guardare il post di Ted Sarandos.

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