The Last of Us, un episodio tra bloater, cecchini e bambini invisibili. Recensione

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Gabriele Lippi

Gabriele Lippi

Ellie e Joel incontrano due nuovi compagni di viaggio e affrontano la peggiore delle minacce finora incontrate sul loro percorso in una puntata densa di avvenimenti e capace di giocare in maniera sorprendente con il ritmo. L'episodio in lingua originale sottotitolata, andato in onda in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in contemporanea con gli Stati Uniti stanotte alle 3, è disponibile on demand

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Procedere lenti, per conoscere nuove storie, assaporare i dialoghi, immergersi nell’atmosfera del viaggio. Poi accelerare, all’improvviso, ritrovarsi tra cecchini, guerriglieri e infetti. Il quinto episodio di The Last of Us (LO SPECIALE) è una montagna russa, così denso di avvenimenti, capace di accarezzare lo spettatore e poi piazzargli un destro in pieno volto. “Endure and Survive”, resistere e sopravvivere, è andato in onda in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW nella sua versione originale sottotitolata, in contemporanea con gli Stati Uniti, la notte di sabato 11 febbraio, alle 3 del mattino, eccezionalmente anticipato rispetto al solito lunedì per evitare la concomitanza col Super Bowl.

Due nuovi personaggi

La regia di un episodio particolarmente complesso e ricco è affidata a Jeremy Webb, veterano delle serie tv ad alto tasso adrenalinico (ha diretto, fra gli altri, episodi di The Umbrella AcademyFear the Walking DeadLegionAltered Carbon) che dimostra di saper gestire i complessi equilibri tra pathos e azione richiesti dalla serie. Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) hanno appena fatto la conoscenza di Henry (Lamar Johnson) e Sam (Keivonn Wodward), un uomo e un bambino, fratelli, che da potenziali minacce (il quarto episodio si era chiuso proprio con Henry che puntava una pistola addosso a Ellie e Sam che mirava a Joel) si rivelano preziosi alleati.

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ELLIE NEI PANNI DI SORELLA MAGGIORE

Le dinamiche tra Ellie e Sam, che nel videogame era coetaneo di Ellie e qui invece ha 6 anni in meno, consentono di esplorare ancora nuovi sentimenti della protagonista interpretata da Bella Ramsey, finora sempre vista nei panni della più piccola del gruppo, qui per la prima volta alle prese con un senso di responsabilità e un istinto di protezione diversi. Joel e Henry sono l’altra coppia le cui dinamiche relazionali influenzano l’episodio, due uomini accomunati da una missione: difendere a tutti i costi i bambini che viaggiano con loro.

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I BAMBINI INVISIBILI

Ellie e Sam, però, non sono gli unici bambini di questo episodio. Gli altri sono quelli invisibili di cui percepiamo la presenza attraverso ciò che resta nel rifugio abbandonato che i quattro attraversano per poter proseguire il loro viaggio al riparo dai guerriglieri di Kathleen (Melanie Lynskey): disegni sulle pareti, giocattoli, un pallone da calcio e una porta dipinta sul muro. Bambini che non ci sono più ma che riempiono la scena con la loro assenza. Ma è nelle contrapposizioni che si cementa il peso emotivo dell'episodio: il gioco leggero dei bambini e il peso delle preoccupazioni degli adulti; l'amore per un fratello da salvare a tutti i costi e l'odio generato dalla ricerca di vendetta per uno perduto; il confortevole senso di calore umano tra le pieghe della disperazione e il freddo orrore di un destino ineluttabile.

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ARRIVANO I BLOATER

Il ritmo blando si alza in maniera vertiginosa nella seconda parte dell’episodio, che riprende un altro segmento action del videogioco Naughty Dog e lo traspone in maniera fedele ed efficace. L’incontro col gruppo di Kathleen si consuma subito dopo quello con un cecchino, e fa da prologo a una scena dalle suggestioni apocalittiche quando un crollo del terreno provocato da un'esplosione dà il via libera a un’orda forsennata di infetti, tra i quali spunta anche il primo terrificante bloater. Per la prima volta dall’inizio della serie tv, l’azione si fa frenetica, il silenzio cede il passo al rumore, la cautela alla folle e disperata fuga verso la salvezza. E il livello degli effetti visivi si conferma eccellente anche in presenza di una computer grafica sicuramente più invadente che nei precedenti episodi.

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UN FINALE SCIOCCANTE

Il finale è un pugno in pancia che colpisce all’improvviso, quando la tempesta sembrava placata e ogni ostacolo lasciato alle spalle. Ancora una volta The Last of Us colpisce lo spettatore illudendolo e accarezzandolo per poi colpirlo con violenza. Una scena tra le più scioccanti del videogame che nella serie viene persino amplificata dal nuovo meccanismo di interazione creato tra Ellie e Sam, avvicinati più che allontanati dalla differenza d’età e dal non poter comunicare attraverso la voce. E nonostante ci abbiano fatto compagnia per un solo episodio, anche Henry e Sam lasciano un vuoto dolorosissimo, e ci sembra di averli conosciuti da sempre.

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