The Last of Us, in viaggio con Joel ed Ellie. La recensione del quarto episodio

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Gabriele Lippi

Gabriele Lippi

Dopo la parentesi dedicata alla storia di Bill e Frank, l'obiettivo torna sui due protagonisti interpretati da Pedro Pascal e Bella Ramsey. E sul loro rapporto in evoluzione. Mentre nuovi personaggi emergono in un mondo sempre più complesso. La quarta puntata di The Last of Us in versione originale sottotitolata è andata in onda lunedì 6 febbraio alle 3 del mattino in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. In contemporanea con gli Usa. Disponibile anche on demand

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Un lungo viaggio in automobile, attraverso gli Stati Uniti, alla ricerca di Tommy e di un nuovo contatto con le Luci. Dopo la meravigliosa parentesi dedicata alla storia di Bill e Frank nel terzo episodio, The Last of Us (LO SPECIALE) torna su temi e atmosfere più familiari agli amanti del videogame Naughty Dog. Il quarto episodio, andato in onda in versione originale sottotitolata lunedì 6 febbraio alle 3 del mattino in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti, si avvicina al videogioco almeno quanto il precedente se n’era allontanato, con tanto di citazioni e ammiccamenti perfettamente distribuiti lungo il percorso.

Joel ed Ellie di nuovo protagonisti

Joel ed Ellie tornano protagonisti, al centro della scena, per metà episodio da soli. Loro, i loro pensieri, il loro rapporto che comincia a crescere, i loro sentimenti a volte espressi e altre volte soppressi, e tutto intorno le reliquie di un mondo che non esiste più e che si incarna in un libro di barzellette o in una rivista erotica gay (con una scena che ricalca fedelmente quella già nota a chi ha giocato il titolo per Play Station del 2013).

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UN LEGAME CHE COMINCIA A CAMBIARE

Ad emergere sono soprattutto Ellie e la bravura di Bella Ramsey. Per la prima volta, la protagonista dà segnali di quella leggerezza tipica dei 14 anni, si concede qualche risata mentre sfoglia e cita le battute di No Pun Intended (altra reference al videogame e in particolar modo all’espansione Left Behind), mette in imbarazzo il 56enne che la accompagna, inizia piano piano a sciogliere il ghiaccio del suo cuore. E Pedro Pascal è bravissimo a seguire la collega mostrandoci piano piano l’emergere di sentimenti che non vedevamo provare al personaggio dal prologo del primo episodio. “Se pensi che il mondo non abbia speranza, perché vai avanti”, gli chiede Ellie. E lui: “Vai avanti per la famiglia”. “Io non sono famiglia”. “No, tu sei un carico. Ho promesso a Tess che ti avrei portata. Tess era famiglia”. È un dialogo duro, perno attorno a cui gira l’episodio, la serie, i due protagonisti e la loro relazione. Joel afferma la sua distanza emotiva da Ellie, ma è proprio qui che quella sua freddezza comincia a incrinarsi.

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GLI ALTRI

Ma il quarto episodio introduce anche un altro elemento di novità: gli altri. Non gli infetti, non l’esercito della FEDRA, non i ribelli delle Luci. Chi sono, quindi? Joel risponde a Ellie in modo semplice: “Persone”. Persone come Kathleen (Melanie Lynskey), leader spietata di un gruppo di ribelli non meglio identificato, alla caccia di un finora misterioso Henry. Persone di cui non ci si può fidare, pericolose quanto e più di un clicker, perché più intelligenti e non meno spinte a uccidere dall’istinto di sopravvivenza. È un nuovo pezzo su una scacchiera che si fa sempre più complessa e che porta alla prima vera sparatoria dall’inizio della serie (anche in questo caso la fedeltà al materiale originale è totale).

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LA PERDITA DELL'INNOCENZA

È un episodio transitorio, che solo nel finale introduce di nuovi personaggi che certamente avranno un ruolo importante nel seguito della storia, ma non per questo incapace di regalare momenti di grande intensità emotiva e di tenere incollati allo schermo per tutti i 43 minuti della sua durata. Un episodio che ci mostra nel giro di poco tempo due lati estremi dell’adolescenza di Ellie, la ricerca di evasione, la paura, la perdita di un’innocenza che non poteva sopravvivere a lungo in questo contesto. “Non è giusto, alla tua età”, le ripete Joel. Non è giusto, no, ma è l’unico modo possibile.

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