Il grande gioco, cosa sapere sulla serie TV Sky ispirata al calciomercato

Serie TV sky atlantic

Il dietro le quinte del calciomercato in una serie tv in 8 episodi. Prodotta da Sky Studios e Èliseo entertainment. Regia di Fabio Resinaro & Nico Marzano. Protagonisti Francesco Montanari, Elena Radonicich e Giancarlo Giannini, Creta da Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomenidis, Marcello Olivieri. Da un'idea di Alessandro Roja con la collaborazione di Riccardo Grandi. Dal 18 novembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Disponibile on demand

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Fra affari miliardari, personaggi senza scrupoli e adrenaliniche trattative più o meno riservate, il calciomercato è da sempre fra i momenti più appassionanti dell’intera stagione calcistica. Ora è per la prima volta al centro di una serie tv: Il Grande Gioco, il nuovo titolo Sky Original dal 18 novembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Il dietro le quinte del calcio tutti i venerdì su Sky Atlantic in prima serata per quattro settimane (e disponibile ovviamente on demand), in una serie Sky Studios e Èliseo entertainment prodotta da Luca Barbareschi e diretta da Fabio Resinaro (Mine, Dolceroma) & Nico Marzano, che vede Francesco Montanari (Il cacciatore, I Medici – Nel nome della famiglia) di nuovo protagonista di una serie Sky a più di dieci anni di distanza dal popolarissimo Romanzo Criminale – La serie. In contemporanea col debutto su Sky e NOW, venerdì 18 novembre alle 21.15 il primo episodio sarà per intero disponibile per tutti sul canale YouTube di Sky. 

Il Grande Gioco, la trama

Ne Il Grande Gioco Montanari interpreta Corso Manni, fino a una decina di anni prima dell’avvio di questa storia una star nel mondo dei procuratori calcistici, caduto in disgrazia per un presunto legame con il mondo delle scommesse clandestine. Protagonisti con lui anche Elena Radonicich (1992La porta rossaFabrizio De André – Principe libero) nei panni di Elena De Gregorio, ex moglie di Manni e procuratrice a sua volta, e il vincitore del David di Donatello nonché candidato all’Oscar Giancarlo Giannini (Casino RoyaleIl cuore altrovePasqualino Settebellezze), che nella serie interpreta Dino De Gregorio, il padre di Elena, fondatore e CEO dell’agenzia di calciatori più potente in Italia contro cui Corso medita vendetta.

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IL GRANDE GIOCO, IL CAST

Montanari, Radonicich e Giannini guidano un grande cast internazionale del quale fanno parte anche Lorenzo Cervasio (Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di MortoIl Capitale Umano) nei panni di Federico De Gregorio, fratello minore di Elena, Jesús Mosquera Bernal (Toy Boy), che qui interpreta il campione Carlos Quintana, Lorenzo Aloi (Lasciarsi un giorno a RomaFedeltàLa compagnia del Cigno 2) nei panni di Marco Assari, giovane e talentuosissimo procuratore, Giovanni Crozza Signoris (Il Traditore, Zero), che presterà il suo volto alla giovane promessa del calcio Antonio Lagioia, e Vladimir Aleksić nei panni di Sasha Kirillov, procuratore russo senza scrupoli.

 

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UNA SERIE IN OTTO EPISODI

In otto episodi scritti da Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomenidis, Marcello Olivieri e Andrea Cotti, la serie racconta per la prima volta il lavoro dei procuratori sportivi senza tralasciare gli interessi economici e politici che possono gravitare dietro l’ingaggio di un calciatore o il successo di un’intera squadra. Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomenidis e Marcello Olivieri sono i creatori della serie, realizzata a partire da un’idea di Alessandro Roja con la collaborazione di Riccardo Grandi. Il Grande Gioco sarà disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in tutti i Paesi in cui Sky è presente. La distribuzione internazionale è di NBCUniversal per conto di Sky Studios.

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SINOSSI

Screditato da false accuse, Corso Manni è passato dall’essere il golden boy dei procuratori della ISG, la più grande società di procuratori in Italia, ad essere emarginato dal mondo calcistico. Con l’aiuto del giovane procuratore Marco Assari, Corso ricostruisce la sua carriera contendendosi la procura del campione Quintana e del promettente Antonio Lagioia con Dino ed Elena De Gregorio, rispettivamente CEO della ISG e sua ex moglie. Un inaspettato gioco di alleanze e tradimenti prende forma con l’ingresso di Sasha Kirillov, un navigato procuratore della russa Plustar, determinato a conquistare non solo il mercato calcistico italiano, ma anche dei preziosissimi terreni intestati alla ISG.

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I PERSONAGGI

CORSO MANNI (Francesco Montanari) Accusato ingiustamente di scommesse clandestine, Corso perde tutto: la carriera di procuratore, il matrimonio con Elena e il rispetto di Dino. Al suo fianco solo Federico, con cui progetta di aprire un’Academy per giovani calciatori, su terreni che scoprirà essere molto contesi. Convinto di essere stato incastrato da Dino, si allea con Kirillov per distruggere la ISG, ma, scioccato dai metodi violenti del russo e fatte delle scoperte sconvolgenti sulla sua condanna, si unisce a Dino per riprendere il suo posto alla ISG, con l’aiuto del giovane Assari di cui diventa mentore e amico.

 

DINO DE GREGORIO (Giancarlo Giannini) Fondatore e CEO della più importante società di procuratori in Italia, la ISG, e padre di Elena e Federico. Al suo talento come businessman non corrisponde quello come padre: il suo attaccamento al potere gli viene più volte recriminato dai figli come causa di molte sofferenze per la famiglia, tra cui il suicidio di Federico. Tormentato dai sensi di colpa per la morte del figlio, scopre di avere la demenza a corpi di Lewy, e solo poco tempo per ridimensionare le mire di Elena, ribellatasi all’egemonia paterna, e assicurare il futuro della ISG.

 

ELENA DE GREGORIO (Elena Radonicich) Figlia maggiore di Dino, con cui ha un conflittuale rapporto di ammirazione e odio, è stata sposata con Corso, da cui ha recentemente divorziato. Insofferente verso l’egemonia paterna, è disposta a tutto per diventare CEO della ISG: si serve di Kirillov per espropriare Dino per poi ritorcersi anche contro il russo. Ma è proprio il suo doppiogioco a decretarne la sconfitta.

 

FEDERICO DE GREGORIO (Lorenzo Cervasio) Figlio minore di Dino, è poco interessato alle dinamiche di potere: insieme a Corso, di cui è grande amico nonostante l’indagine a suo carico, sogna di aprire un’Academy per giovani calciatori, progetto che viene osteggiato dal padre conscio del valore economico dei terreni scelti. Dino gli promette il ruolo di CEO, ma quando il padre decide di restare al comando, il peso del fallimento professionale, della cessione dell’Academy, lo spingono all’autodistruzione.

 

MARCO ASSARI (Lorenzo Aloi) Giovane e promettente procuratore, fa da prestanome a Corso, che diventa suo mentore e amico. Ha una conoscenza enciclopedica del calcio che gli permette di scovare giovani talenti come Antonio Lagioia. La sua inesperienza compromette però i rapporti con Lagioia, che passa alla ISG e ad Elena perché infastidito da un’intervista lasciata da Assari su di lui. Sono però la sua passione e dedizione ad assicurare non solo la procura di Quintana e il definitivo ritorno di Lagioia, ma anche l’arrivo di Valeria, di cui si innamora, nel suo team.

 

VALERIA SOLERI (Maria Elena Matteucci) Fidanzata di Federico, è una blogger di calcio che aspira a diventare una giornalista di tutto rispetto, e accetta malvolentieri i favoritismi che stare con Federico le porta. Alla morte del fidanzato comincia a lavorare come assistente di Elena, posizione da cui si dimette infastidita dal dispotismo della donna. Entra nel team di Corso e Assari come PR, ma dimostra presto di avere la stoffa della procuratrice. Ad una festa va a letto con Quintana e viene ripresa da un fotografo: il video, finito nelle mani di Elena, verrà successivamente usato per compromettere Quintana.

SASHA KIRILLOV (Vladimir Aleksić)

Procuratore russo della Plustar, è abile e senza scrupoli: ha conquistato il calciomercato tedesco e ora punta a quello italiano. Vuole controllare la ISG per avere accesso ai preziosi terreni destinati all’Academy e soddisfare così le richieste dei suoi soci, Truby e Shapov, che vogliono costruirvi un redditizio Business Center a Milano. A tal fine si allea prima con Corso per ottenere la procura di Quintana e insediarsi nella ISG, dove si allea quindi con Elena, che cerca ripetutamente di detronizzare. Si tira indietro solo quando Dino gli promette i terreni, ignaro di essere stato ingannato.

 

CARLOS QUINTANA (Jesús Mosquera Bernal) Top player argentino di grande fama, è un assistito della ISG sempre più insofferente degli ingaggi come sponsor che Elena gli propone. Desideroso di tornare a giocare e a vincere, passa, su consiglio di Corso, a Kirillov che lo fa firmare con il Milan. Quando Elena divulga il sex-tape che lo ritrae con Valeria, l’accordo con il Milan e il contratto con la ISG saltano. Solo grazie a Corso riesce a tornare all’Atletico Madrid e a dimostrare di essere maturato come uomo e come calciatore.

 

ANTONIO LAGIOIA (Giovanni Crozza Signoris) Giovane e talentuoso calciatore, viene scoperto da Marco Assari e arriva velocemente a giocare con il Milan. Ancora sconvolto dalla morte del padre, abbandona Corso e Assari quando quest’ultimo divulga alcune sue informazioni personali in un’intervista. Sotto l’ala di Elena le cose non vanno meglio: soffocato da sfarzo e apparenze, quando si infortuna gravemente durante una partita contro l’Atletico Madrid Elena non è al suo fianco. Il supporto di Assari lo convince quindi a tornare con lui e Corso.

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NOTE DI PRODUZIONE SKY STUDIOS - Sonia Rovai, Senior Director Original Productions Sky Studios

Il Grande Gioco a prima vista può sembrare una serie sullo sport più seguito al mondo e il mercato che lo riguarda, ma già dai primi minuti si capisce che è qualcosa in più. È uno sguardo inedito sul mondo del calcio italiano e internazionale, la cui facciata più nota è fatta di campioni, match, tifoserie, sudore e lacrime. Uno sguardo che qui si spinge fin dietro le quinte di questo magico gioco, tra sì feste, auto sportive e ville di lusso, ma che arriva anche al cuore del vero grande gioco: quello condotto dai procuratori attraverso le loro trattative. Un business ad altissimo tasso adrenalinico con cui si gioca il destino non solo dei singoli giocatori, ma di intere squadre. A questo punto di vista del tutto originale si unisce una grande saga familiare: un padre padrone, una figlia ambiziosa, un figlio autodistruttivo, un genero brillante rinnegato, tutti pronti a dar vita a una vera e propria guerra di successione. Un dramma costruito con un cast di prim’ordine guidato da Francesco Montanari, Elena Radonicich e Giancarlo Giannini e con una scrittura solida: la serie, nata da un’idea di Alessandro Roja con la collaborazione di Riccardo Grandi, è stata poi scritta da Giacomo Durzi, Marcello Olivieri, Tommaso Capolicchio, Filippo Kalomelidis, Andrea Cotti ed è stata abilmente diretta da Fabio Resinaro e Nicola Marzano. Ecco perché Il Grande Gioco porta nel panorama audiovisivo un nuovo territorio narrativo da esplorare, sui cui si innesta un plot appassionante. Una storia che ha preso vita grazie al lavoro del team di Sky Studios e di un partner di consolidata esperienza come Èliseo Entertainment. È giunta l'ora di scendere finalmente in campo! 

NOTE DI PRODUZIONE ÈLISEO ENTERTAINMENT - Luca Barbareschi

La vocazione e l’ambizione di Èliseo entertainment è quella di fare prodotti sempre più internazionali ma che mantengano una forte identità italiana. Quando abbiamo cominciato a lavorare a Il Grande Gioco, ci siamo resi conto che si trattava di un prodotto che aveva proprio le caratteristiche che stavamo cercando. Era però un progetto incredibilmente complicato, che si trovava a dover competere con la spettacolarità del vero calcio giocato e con l’adrenalina a cui questo ha abituato gli spettatori. Ma Il Grande Gioco offriva però anche un’occasione unica: quella di raccontare il mondo del calcio da un’angolazione inedita, quella del mondo del calciomercato, dei procuratori, di tutto quello che accade fuori dal campo e senza il quale però anche il campo non sarebbe lo stesso. Il Grande Gioco svela un dietro le quinte di cui si parla e si legge molto ma che quasi mai si ha l’occasione di vedere in azione. Costruendo un mondo parallelo a quello reale ma assolutamente verosimile, la serie offre l’occasione per raccontare il calcio a tutto tondo, nella sua dimensione più umana o più spregiudicata, più aspirazionale o controversa, in definitiva per raccontare il calcio come qualcosa di più grande che solo uno sport, ovvero come metafora della vita, delle sue vittorie, delle sue sconfitte, dei suoi desideri, della competizione e dell’incertezza connaturata al vivere. Non erano molti i network che avessero l’audacia di misurarsi con un progetto così complesso ed è stata una fortuna trovare Sky: un partner coraggioso, con uguali ambizioni e un’identica visione del progetto da cui poi è derivato il titolo, perché Il Grande Gioco è in definitiva il gioco stesso della vita con cui ognuno dei nostri personaggi sarà chiamato a confrontarsi. 

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NOTE DI REGIA - FABIO RESINARO & NICO MARZANO

Il calcio. Per ognuno di noi significa qualcosa. Una costosissima macchina di intrattenimento. Un business miliardario. Uno sport appassionante, per chi lo pratica. Appartenenza a un gruppo, a una famiglia, per chi è tifoso. Ma se il gioco del calcio affascina, non è solo per la sua capacità di mobilitazione o per i suoi aspetti emotivi, ma anche perché ci fa riscoprire, in una sorta di eterna messa in scena, il proscenio simbolico della nostra società. E questa è l’arena in cui si muovono i nostri personaggi, un mondo in cui gli interessi personali spesso hanno il sopravvento e portano le forze in gioco a scontrarsi. A porsi di fronte a scelte e sacrifici che nessuno di noi vorrebbe mai dover intraprendere. Ma i nostri protagonisti quelle scelte le hanno dovute fare e quei sacrifici hanno come vittima uno degli elementi fondanti della vita di tutti noi. La Famiglia. Perché è vero che Il Grande Gioco parla di calcio, ma è ancora più giusto dire che parla “attraverso” il calcio. Questo sport è il vocabolario che decodifica l’evoluzione di un vero e proprio dramma familiare, legato a doppio filo alle dinamiche che soggiacciono alle trattative del calciomercato, un campo di battaglia in cui le regole di ingaggio non esistono e comanda solo il più scaltro e il più abile. Gli interessi economici e quelli personali si mischiano innescando dinamiche che inevitabilmente portano a scelte difficili. Il giusto o sbagliato non esistono più. Esistono solo le conseguenze alle proprie azioni, intraprese per perseguire il proprio obiettivo, che sia rientrare nel calcio che conta, puntare ad essere il procuratore più influente o essere ingaggiato in un top club. Questa serie ci offre l’opportunità di sbirciare dietro le quinte di un ambiente esclusivo, di spiare per la prima volta le conversazioni tra dirigenti, calciatori e procuratori. In qualche modo, stiamo violando qualcosa di sacro e misterioso. Stiamo svelando l’essenza del Grande Gioco del calcio. 

SCENEGGIATURA - GIACOMO DURZI 

Il Grande Gioco racconta il mondo del calcio contemporaneo, il "gioco più bello del mondo", attraverso i procuratori, coloro che gestiscono gli interessi dei calciatori come autentici consulenti finanziari, brokers che invece di trattare titoli trattano trasferimenti di campioni da una squadra all'altra. Tutto questo durante il periodo di fuoco più eccitante, sexy, nevrotico, ansiogeno, epico e drammatico, folle ed eccentrico che il mondo dello showbusiness calcistico viva: la stagione del calciomercato. Procuratori che ormai non sono più semplici agenti ma manager che possiedono ricche società di consulenze e vivono nel lusso, nell’affermazione di sé, nell’azzardo e nel senso di onnipotenza. Perché i veri “Dei” del calcio oggi sono loro, capaci di spostare con le loro trame centinaia di milioni di euro. Attraverso la vicenda del procuratore Corso Manni, geniale talent scout e astuto tessitore di affari che vuole rientrare nel giro che conta da cui è stato crudelmente tagliato fuori, Il Grande Gioco mette in scena la corsa all'oro nello star-system calcistico, animata da uomini e donne spietati, pronti ad ogni inganno e manipolazione pur di vincere. Tutti chiedono la fiducia degli altri, ma tutti la tradiscono continuamente e, così facendo, finiscono per paradosso per perdere la fiducia in loro stessi. In questa guerra spietata per il trono dell'impero del calciomercato italiano, Corso e gli altri protagonisti si giocano la loro chance. Non ci sono vie di mezzo: o si vince o si viene tagliati fuori per sempre dal mondo del calcio. Un mondo di cui non possono fare a meno. Il Grande Gioco è una serie sul potere e sul rapporto con esso. Un dietro le quinte sui personaggi che dominano il calcio moderno.

SCENOGRAFIA - PASQUALE TRICOCI E ROBERTO SILEO

Scenografare una serie come Il Grande Gioco è stata una sfida ardua, tanto affascinante quanto complicata. Otto puntate dove mettere in scena storie, intrighi, sentimenti e potere. Spaccati di vite di famiglie, persone, che esprimono emozioni a volte contrastanti, ma che producono bellezza. Scenograficamente è un progetto che vuole restituire tramite gli ambienti la potenza di questi personaggi, la volontà di affrontare sfide, perdite, sconfitte, vittorie, entusiasmi. Le location guardano al futuro, alla contemporaneità di una Milano in divenire, futuristica, tra i suoi grattacieli di ultimissima costruzione e nuovi skyline. Dunque non è nata per caso l’idea di ambientare l’intera serie in questa città: moda, arte, cultura, tutto confluisce in ambienti patinati, terrazze con viste mozzafiato, ville dal sapore hollywoodiano. Grandi vetrate che restituiscono allo spettatore l’idea dell’assenza della quarta parete. Caratteristica quest’ultima che come un leitmotiv accompagna l’intera narrazione. Gli stessi uffici della ISG mantengono uno stile sobrio ed elegante fatto di legni, marmi e vetri. Le trasparenze, che oltre a dare profondità alle inquadrature portano lo spettatore a scoprire quasi in maniera voyeuristica le fragilità del personaggio. Gli arredi di Roberto Sileo, set decorator della serie, dialogano perfettamente con le location scelte e gli adattamenti scenografici, trasformando il tutto con elementi significativi in veri e propri involucri per i protagonisti; una seconda pelle che li rispecchia totalmente. 

FOTOGRAFIA - PAOLO BELLAN

Ho sempre ritenuto che la fotografia sia fatta anche dalla scenografia, dai costumi, dagli attori. Elementi che, nella composizione dei fotogrammi, hanno quasi la stessa importanza della luce e degli obiettivi. Negli anni e nelle numerose collaborazioni avute ho maturato questa forte convinzione e so che una “bella” fotografia può nascere solo da una stretta collaborazione tra chi si occupa di tutti questi elementi. Quindi il discorso va ampliato all’immagine generale del prodotto e si completa con l’analisi del lavoro degli altri reparti. Nel caso de Il Grande Gioco, in linea con l’intenzione generale di mantenere un certo realismo senza rinunciare alla possibilità di stilizzare e rendere iconica l’immagine, l’approccio è stato improntato ad una ricercata naturalezza. Una luce curata nel dettaglio ma apparentemente “vera”, capace di creare l’atmosfera senza forzature troppo “fotografiche”, in cui le fonti di luce diventano evidenti e non plausibili. L’idea è stata quella di creare inquadrature dense e fortemente contrastate. Andando a ricercare il controluce e la separazione degli elementi attraverso un’immagine composta da diversi layers, sui quali l’illuminazione agisce in maniera differente. Di concerto con i registi, abbiamo dunque sempre cercato soluzioni che ci consentissero elasticità e un’ampia gamma di strumenti espressivi, in linea con il proposito generale di combinare una forte componente cinematografica con una sensazione di presenza tangibile all’interno delle scene. 

ORIGINAL SOUNDTRACK - ANDREA BONINI

La colonna sonora della serie Il Grande Gioco segue e descrive le vicende e i drammi dei personaggi attraverso una tessitura musicale varia che alterna brani thriller minimali, loop ossessivi e chitarre rarefatte a paesaggi sonori più ampi ed emotivamente coinvolgenti. La finalità è quella di accompagnare lo spettatore attraverso gli stati d’animo, le vittorie e le sconfitte dei protagonisti e sottolineare le diverse anime della serie (drammatica, thriller, sportiva ecc.). Per questo motivo, si è scelto di puntare su un commento sonoro molto vario, che mette in sequenza un tappeto musicale thriller con bassi preponderanti e pianoforti reverse, momenti più epici con archi, melodie dolci di pianoforte e pattern di percussioni quasi tribali. Centrale è poi la presenza di un tema musicale sinuoso, a tratti appena accennato, che si esplicita nei momenti salienti e che è stato arrangiato in vari stili, dal rock al minimal all’elettronico. A completare la colonna sonora, la presenza di due canzoni originali, una con sonorità tipicamente rock, l’altra d’ispirazione elettro-pop. 

COSTUMI - ORNELLA CAMPANALE

Lo styling dei costumi creato per la serie Il Grande Gioco nasce da un’attenta analisi della sceneggiatura e un approfondito confronto con i reparti di regia, fotografia, scenografia e produzione. Inizialmente abbiamo sviluppato un moodboard di ricerca e presentazione di immagini reali appartenenti al patinato mondo del calcio che dovevamo raccontare: esempi di styling e outfit per tutti i ruoli, una meticolosa ricerca di dettagli di capi d’abbigliamento, di esempi di acconciature e accessori, di palette di colori da utilizzare. Tutto ciò è stato fondamentale nella scelta e finalizzazione dei costumi. Un lungo lavoro di prove costumi e prove trucco e capelli con tutti gli attori ha permesso poi la definizione precisa dei caratteri dei personaggi. L’obiettivo principale è stato sostenere e comunicare al meglio il contenuto della serie stessa, contribuendo alla realizzazione finale di un’immagine sofisticata, glamour, contemporanea, ma allo stesso tempo realistica dei fatti raccontati. Un’altra parte, complessa e importante, del lavoro del reparto costumi è stata la ricerca, documentazione, approvvigionamento e realizzazione dell’abbigliamento sportivo dei giocatori e delle squadre di calcio. Le situazioni raccontate nella serie, di partite internazionali, stadi, tifoserie, eventi ufficiali, scene complesse di calcio mercato, necessitavano di particolare attenzione alle direttive dei Club di calcio che hanno partecipato e collaborato alla serie per garantire il rigoroso rispetto della loro immagine. 

LOCATIONS - FABIO RESINARO & NICO MARZANO

Il nuovo skyline di Milano, la zona business di Porta Nuova e dintorni, è sicuramente l’ambientazione dominante e che caratterizza visivamente il look della serie. I moderni palazzi di vetro, che svettano sul panorama come enormi monoliti riflettenti, con la loro brutale arroganza, ci parlano della funzionalità di quello che è di fatto un centro di affari che ospita migliaia di operatori; d’altra parte, l’elegante magnificenza delle architetture, che sembrano voler puntare a toccare il cielo, ci parla di un desiderio di grandiosità e di un’ambizione straordinaria. Come se questi palazzi del business, metaforicamente, volessero mimetizzarsi con lo scenario della vecchia città che si specchia sulle facciate e, allo stesso tempo, non fanno altro che impossessarsene, distorcendolo per inglobarlo. Abbiamo sfruttato il più possibile questo background per contestualizzare e dare credibilità alla vicenda, ponendo i nostri businessmen/women all’interno di questo scenario di grande valore produttivo. Non solo nelle scene ambientate in esterno ma anche nelle numerose scene di rooftop, terrazze e attici. Abbiamo prestato attenzione anche all’aspetto globale che questo mondo ci offre. Montecarlo, Madrid, Parigi, la Costa Smeralda cambiano di volta in volta lo scenario dello scontro tra i nostri protagonisti. Anche negli interni, prediligiamo una ricerca sui materiali di alto profilo: vetri, marmi, superfici riflettenti, metalli o legni pregiati. Una particolare cura è posta nella ricerca di fondi ad “alta densità”, puliti, ordinati, rigorosi ma pieni. La ricerca degli ambienti sta procedendo con attenzione all’eleganza che in certi casi diventa opulenza, preferendo quelli che offrano i migliori materiali, la maggiore profondità e la possibilità di ricavare immagini composte da più livelli. 

VFX - JAMES SPITERI TANTI – STARGATE STUDIOS MALTA

Il team di Stargate Studios Malta ha lavorato alla creazione degli effetti visivi per la serie Il Grande Gioco. Un gruppo di circa 25 artisti ha lavorato per oltre 6 mesi producendo un lavoro visivo straordinario. Alessandro Salis, supervisore VFX, ha spiegato nei dettagli il lavoro fatto per ricreare gli stadi affollati di San Siro e Varese. Durante le riprese gli attori hanno recitato in stadi vuoti e gli artisti VFX dopo aver esaminato partite di calcio della Serie A hanno ricreato la folla in 3D assicurandosi che agisse in modo naturale: alcuni di loro sventolano bandiere e altri cantano inni della squadra del cuore. Per integrare il lavoro CGI con le riprese reali, il team ha dovuto eseguire scansioni LiDAR degli stadi al fine di creare modelli 3D il più accurati possibile. Un altro aspetto molto importante sono stati gli incidenti stradali. I personaggi della serie utilizzano auto premium che a volte finiscono per schiantarsi l'una contro l'altra o vengono cosparse di carburante e date alle fiamme. Gli artisti hanno ricreato tutti i veicoli in 3D e successivamente unito le immagini con le riprese girate sul set. Il risultato? Incidenti d'auto dall'aspetto assolutamente realistico ed effetti di fuoco che aggiungono azione e colpi di scena. Infine, non si può non citare il meticoloso lavoro del ringiovanimento in CGI fatto per rendere sia Giancarlo Giannini che Francesco Montanari 15 anni più giovani. Il team ha preso riferimenti da vecchi progetti e foto così da creare una transizione fluida tra la realtà e la magia cinematografica che è stata creata. Tanto lavoro è stato fatto per aiutare a raccontare questa storia in modo da offrire al pubblico la migliore esperienza visiva possibile, e non vediamo l'ora di condividerla con tutti voi! 

CAST TECNICO

Regia Fabio Resinaro & Nico Marzano
Da un’idea di Alessandro Roja con la collaborazione di Riccardo Grandi
Una serie creata da Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomelidis, Marcello Olivieri Scritta da Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomelidis, Marcello Olivieri, Andrea Cotti Story editor Cristina Pittalis, Jacopo Fournier
Script assistant Marta Sanseverino
Head writer Giacomo Durzi
Aiuto regia Giandomenico Trillo, Federico Falsini
Casting Loredana Scaramella e Stefano Oddi
Direttore della fotografia Paolo Bellan
Montaggio Luciana Pandolfelli e David Tomasini
Musiche originali Andrea Bonini
Scenografia e arredamento Pasquale Tricoci e Roberto Sileo
Effetti visivi Stargate Studios Malta Senior
Vfx Supervisor Alessandro Salis
Vfx Producer Matthew Pullicino
Costumi Ornella Campanale
Capo truccatore Clara Hopf
Capo parrucchiere Gerolamo D’Avino
Suono Giuseppe Manfrè
Microfonista Giuseppe Merli
Organizzatore generale Antonio Schiano
Direttore di produzione Fabrizio Samuele Croce
Responsabile Editoriale Sky Emanuele Marchesi
Produttore delegato Sky Esteban Lòpez Uribe
Produttore creativo Costantino Margiotta, Saverio D’Ercole, Francesca Gianni
Produttori esecutivi Èliseo Claudio Gaeta - Giulio Cestari
Produttori esecutivi Sky Nils Hartmann, Sonia Rovai, Erica Negri
Prodotto da Luca Barbareschi 

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