Una Milano diversa, ricostruita artificialmente a partire dal Blocco, ospitato dalla Barona. La Milano delle periferie, quella multietnica della 91. Ecco il racconto di regista e membri del cast
Guardando la serie tv Sky Blocco 181, sicuramente vi siete interrogati su dove sia stata girata (LO SPECIALE - TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE). E magari sarete rimasti spaesati, pur essendo milanesi, pur conoscendo perfettamente la vostra città. Blocco 181 ritrae una periferia milanese ideale, non necessariamente fisica. Il Blocco stesso che dà il titolo alla serie è stato ricostruito artificialmente nel quartiere della Barona per costruire un non luogo universale, funzionale al racconto. Tra le altre zone che hanno ospitato i set, anche via Inganni, Corvetto, Giambellino Lorenteggio. E qualche scena nel centro storico. Nella clip che potete vedere in alto su questa pagine, i protagonisti e il regista della serie raccontano lo scenario in cui è ambientata.
Una città fittizia
“La Milano di Blocco 181 non è la Milano da bere degli anni ’80 – spiega il regista Giuseppe Capotondi – ma nemmeno la Milano tutta grattacieli che vogliamo credere sia oggi. È un a città fittizia che abbiamo voluto creare per la serie ed è stato secondo me molto bello giocare su questi contrasti molto forti di ambienti molto lontani ma in realtà molto vicini fisicamente”.
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LA MILANO DELLA 91
“È una Milano che non è mai stata raccontata, agli antipodi rispetto a quella che conosciamo – aggiunge Andrea Dodero, attore che interpreta Mahdi – Non ci sono locali, non ci sono cose sfarzose, qui c’è il Blocco, la realtà del Blocco”. Per Alessandro Tedeschi (Lorenzo), è “la Milano della 91, che è una linea di autobus che fa il perimetro della famosa circonvalla, la strada che delimita il centro cittadino dall’inizio della periferia. La Milano di Blocco 181 è quella che si potrebbe trovare su questi autobus”.
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SALMO: "IN BLOCCO C'È TUTTO"
“Assolutamente importante raccontare le varie sfumature della città di Milano. In Blocco c’è tutta la parte del Blocco, tutta la parte della Milano da bere. Hanno raccontato praticamente tutto”, conclude Salmo.