I primi 5 episodi della quinta e ultima stagione de “La Casa di Carta” usciranno il 3 settembre, mentre si dovrà aspettare fino al 3 di dicembre per vedere gli ultimi 5
10 episodi per salutare i fan di tutto il mondo, così “La Casa di Carta” si congederà, facendo calare il sipario sulla serie spagnola creata da Alex Pina. La quinta e ultima stagione sarà suddivisa in due parti, il che non farà che aumentare l’hype dei fan sparsi in tutto il mondo.
I primi 5 episodi verranno aggiunti al catalogo di Netflix il 3 settembre e i restanti 5 arriveranno solo tre mesi dopo, ovvero il 3 dicembre, visibili tramite l’app di Netflix anche su Sky Q e tramite l’app Netflix su NOW Smart Stick, tenendo con il fiato sospeso il pubblico. Il creatore dello show ha annunciato di avere iniziato a scrivere gli episodi durante la fase più acuta della pandemia (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA): “Abbiamo compreso di dover stravolgere totalmente il format che prevede 10 puntate. Nel primo capitolo abbiamo utilizzato un approccio molto aggressivo, che potesse mettere la banda alle strette. Nel capitolo numero 2, invece, abbiamo scelto di concentrarci sulla parte più intima dei nostri personaggi. Una sorta di viaggio nella loro condizione emotiva, che li ricondurrà al punto in cui tutto è iniziato”.
approfondimento
La casa di carta 5, il trailer dell'ultima stagione
La casa di carta, il teaser trailer
Un finale che promette di regalare molte sorprese e colpi di scena, stando ai teaser e al trailer diffusi. “Nei momenti importanti capiamo che non si può tornare indietro. Che non c’è ritorno.” Comincia così il primo breve filmato rilasciato, con le parole di Tokyo e il suo volto in primo piano. Le immagini che seguono le sue parole rivelano uno scontro a fuoco molto violento, in cui la banda si trova a combattere, per l’ennesima volta, per salvarsi la pelle: “Era una banda e oggi è diventata una famiglia”. Ecco l’annuncio apparso sull’account Twitter di Netflix: “Grazie a tutti i fan per avere fatto parte de La Resistencia. Non vediamo l’ora di farvi scoprire come andrà a finire”.
La casa di carta, dove eravamo rimasti
Ma dove eravamo rimasti? Nell’ultima puntata della quarta stagione della seria abbiamo lasciato la banda rinchiusa all’interno della Banca di Spagna da più di 100 ore. Lisbona è salva e ha raggiunto gli altri dentro la Banca mentre il professore è stato catturato da Sierra e sembra non avere un piano, forse per la prima volta. Intanto contro la banda si prepara a scendere in campo l’esercito.
approfondimento
La Casa di Carta 5, il saluto di Álvaro Morte al suo personaggio
La casa di carta, le new entry
Non ci saranno solamente il Professore, Tokyo, Denver e Co. nell'ultima stagione del La casa di carta. Netflix ha infatti annunciato tre new entry che sicuramente riveleranno qualcosa in più dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere. Ci sarà Rafael (Patrick Ciado) nei panni del figlio di Berlino, 31enne ingegnere informatico. Dai flashback si capirà che i due non andavano molto d’accordo. Un'altra storyline interessante riguarda René (Miguel Angel Sivestre) che interpreterà il vecchio fidanzato di Tokyo. Nella prima puntata della serie la stessa lo aveva presentato come il suo grande amore e compagno di rapine. Renè è morto poco prima dell’inizio degli avvenimenti quindi verrà molto probabilmente presentato tramite flashback. Infine entrerà in scena Segasta (José Manuel Seda), comandante delle forze speciali dell’esercito spagnolo.
La casa di carta, le spiegazioni su Nairobi
Attenzione spoiler. Stiamo per parlare di un personaggio molto amato della serie spagnola, Nairobi. Chi ha visto la quarta stagione sa bene che Agata, interpretata da Alba Flores, è stata uccisa brutalmente da Gandia, con un colpo di scena che in pochi si aspettavano. Il produttore esecutivo e regista Jesus Colmenar ne ha parlato al press tour estivo della Television Critics Association. “Il personaggio di Nairobi non era tagliato per la guerra che vedremo in questa stagione finale", ha detto Colmenar. "Non ci doveva essere. Credo che ciò dia ai personaggi uno slancio che sarebbe stato troppo complesso aggiungere diversamente. Uccidiamo i nostri personaggi e questo aggiunge tensione. È una buona cosa non poter sapere chi sarà ucciso e cosa accadrà" ha concluso.