In trepidante attesa dell'arrivo a novembre su Sky e Now del quinto capitolo della serie Sky Original prodotta da Cattleya e distribuita in più di 190 territori nel mondo, per la regia di Marco D'Amore e Claudio Cupellini, ripassiamo assieme due dei personaggi principali. Ecco tutta la storia dei protagonisti, interpretati da Marco D’Amore e Salvatore Esposito. Per prepararci a cosa ci aspetterà quest'autunno
A novembre arriverà finalmente Gomorra 5, l'attesissimo quinto capitolo della serie Sky Original prodotta da Cattleya e distribuita in più di 190 territori nel mondo.
Per ingannare l'attesa, ripassiamo assieme due dei personaggi principali, ossia Ciro Di Marzio e Gennaro Savastano.
Ecco tutta la storia dei protagonisti, rispettivamente interpretati da Marco D’Amore e Salvatore Esposito. Marco D'Amore alias Ciro sarà anche uno dei due registi della quinta stagione di Gomorra, assieme a Claudio Cupellini.
Ciro Di Marzio: riassunto del personaggio
Incominciamo con Ciro Di Marzio, anche conosciuto come "l'Immortale". È lui uno dei massimi protagonisti della serie TV Gomorra (e protagonista assoluto del film L'immortale). Il personaggio è interpretato dall'attore Marco D'Amore.
Ha perso i genitori quando era molto piccolo a causa del terremoto dell'Irpinia del 1980. Lui è stato l'unico a salvarsi di tutto il suo palazzo, totalmente raso al suolo, per questo motivo è detto "L'Immortale".
All'età di 3 anni entra in un orfanotrofio di Napoli e qui familiarizza fin da piccolissimo con gli ambienti della criminalità organizzata.
Nella prima stagione Ciro fa parte del clan di camorra comandato da Pietro Savastano. È sposato con Deborah, da cui ha una figlia di nome Maria Rita.
Diventa ben presto il braccio destro di Don Pietro nonché un buon amico di suo figlio, Genny Savastano.
Pietro Savastano incarica Ciro di incendiare la casa della madre di Salvatore Conte, ossia colui che gestisce lo spaccio di hashish per conto dei Savastano ma che adesso è in conflitto con il clan. Conte riuscirà a fuggire in Spagna dopo svariati attentati. Nella prima stagione, Ciro assisterà anche alla morte del suo mentore e padre putativo, Attilio, momento per lui molto drammatico e indelebile.
Quando Don Pietro viene arrestato, Ciro sta per diventare il suo successore poiché Genny è ancora troppo immaturo. Tuttavia la moglie del boss, Imma Savastano, si oppone a quella successione non di sangue (inoltre non si fida di Ciro) così lo spedisce a Barcellona affinché trovi Conte e stipuli un accordo con lui.
Tra Conte e il clan Savastano ritorna così l'armonia, Ciro torna in Italia e qui scoprirà che Donna Imma ha preso in mano le redini del clan, stravolgendone gli equilibri.
Imma gli affida la gestione delle piazze dello spaccio, di fatto facendolo retrocedere a livello di carriera criminale visto che si tratta di un compito meno importante rispetto a quelli che ricopriva prima.
Nel frattempo Genny, spedito dalla madre in Honduras per contrattare i prezzi della droga, ritorna a casa totalmente cambiato. È pronto a diventare il nuovo boss ma si rivelerà totalmente pilotato dalla madre, motivo per cui Ciro entrerà in conflitto con lui nonostante la vecchia amicizia che li lega.
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L'Immortale cercherà di scatenare una guerra tra i clan, tentando di alimentare nuovamente il conflitto tra Conte e i Savastano.
Imma lo scopre e gli chiede di incontrarsi in un bar dove gli rinfaccia il tradimento. Gli offre però anche un modo per salvarsi dalla vendetta dei Savastano, ossia quello di uccidere Salvatore Conte per poi sparire definitivamente da Napoli.
In tutta risposta, Ciro uccide Imma e andrà da Conte per proporgli un'alleanza. La prima stagione si conclude con il clan di Conte che stermina gran parte degli affiliati di Genny.
Ciro ferirà Genny durante una sparatoria e Don Pietro verrà fatto evadere durante un trasferimento da Malammore.
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La seconda stagione si apre con Ciro che crea un'alleanza con Salvatore Conte e i trafficanti di Napoli, tutti acerrimi nemici di Pietro Savastano. L'immortale arriverà ad ammazzare sua moglie Deborah, che voleva denunciarlo alla polizia.
Dopodiché si allea con ’o Mulatto e ’o Principe e uccide Conte. A questo punto è lui il nuovo boss dell'Alleanza.
Ma nel frattempo Don Pietro, evaso dal carcere, uccide personalmente 'o Principe e incomincia così una guerra. Scianel a questo punto tradirà l'Alleanza per passare dalla parte di Savastano.
Don Pietro chiede a 'o Zingariello, anche lui passato dalla parte del vecchio boss tradendo l'Alleanza come Scianel, di portargli Ciro Di Marzio.
L'imboscata tuttavia non va a buon fine perché Ciro capisce che si tratta di una trappola, così 'o Zingariello viene ucciso da Malammore.
Malammore uccide pure la figlia di Ciro, sempre per ordine di Don Pietro. L'immortale ne esce devastato: ormai è solo al mondo e anche la sete di potere lo abbandona. Proprio a questo punto Genny decide di sbarazzarsi del padre così lo consegna nelle mani di Ciro. I motivi? Non può passare sopra all'omicidio di una bambina. Inoltre il padre lo tiene lontano dalla sua famiglia, composta dalla moglie Azzurra e del figlio che ha in grembo.
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Nella terza stagione, Ciro e Gennaro uniscono le forze. Uccidono Malammore, vendicando così la piccola Maria Rita, la figlia di Ciro. Quest'ultimo si trasferisce all'estero e un anno dopo lo ritroviamo in Bulgaria, al soldo di un boss di Sofia di nome Valentin.
Arrivano un gruppo di napoletani capeggiati da Enzo detto Sangue Blu, il che insospettisce Ciro che infatti scopre che Mladen, il figlio di Valentin, vuole incastrarlo e ucciderlo. Ma sarà Ciro ad ammazzare tutti quanti, sia Valentin sia il figlio Mladen. Non prima di aver intimato ai suoi compaesani di tornarsene a Napoli.
Pure lui ritorna nella sua Napoli e qui si unisce a Gennaro. La missione di questa loro nuova Alleanza è quella di riprendere il controllo di Scampia. A questo punto l'Immortale pensa bene di coinvolgere anche Enzo e i suoi compagni. Grazie a loro conquistano le piazze di spaccio dei confederati.
Incomincierà però una guerra tra loro e i confederati e Ciro ucciderà Don Avitabile, il suocero di Genny, ma poi cercherà di convincere i suoi alleati a tentare di trattare pacificamente con i confederati per non causare ancora litri e litri di sangue.
Si scopre che Enzo vuole uccidere Savastano ma Ciro interviene per sacrificarsi al suo posto.
Confessa di essere lui l'assassino della sorella di Enzo, Carmela. Sangue Blu mette allora in mano a Gennaro una pistola e lo costringe a sparare a Ciro, il cui corpo viene gettato in mare.
Nella quarta stagione Ciro non compare, si pensa che sia morto. Tuttavia il film spin-off dal titolo L'Immortale spiegherà che la pallottola sparata da Gennaro si è fermata a un centimetro dal cuore e che Ciro è ancora vivo. Del resto lui è L'Immortale!
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Gennaro Savastano: riassunto del personaggio
Gennaro Savastano è il figlio del boss camorrista Pietro Savastano e della moglie Immacolata, detta Donna Imma. Si tratta del principale personaggio della serie, l'unico a essere apparso in ciascuno degli episodi di ogni stagione.
Nella prima stagione Genny è un ragazzo immaturo e spensierato che non partecipa all'attività criminale condotta dal padre, nel senso che viene esentato da agguati importanti e da altre attività di "alto livello", se così si possono definire (ovviamente stiamo parlando di attività altamente deprecabili e ignobili, non c'è nemmeno da specificarlo).
Il padre decide di concedere al figlio il cosiddetto "battesimo del fuoco" inviandolo assieme a Ciro Di Marzio alle Vele di Scampia per fargli uccidere qualcuno. Ma il ragazzo non riuscirà a portare a termine l'impresa e mentirà al padre.
Don Pietro subito dopo viene arrestato e la moglie Imma diventa la nuova capo-clan. È proprio lei a mandare suo figlio in Honduras per trattare con i narcotrafficanti del prezzo della droga.
Quando Genny tornerà a casa sarà totalmente cambiato e si riterrà pronto a comandare il clan.
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Gennaro farà diventare sindaco della città di Giuliano il suo amico Michele e gli ordinerà poi di realizzare un progetto edilizio su cui lui e la sua famiglia eserciteranno un forte potere speculativo.
Nell'operazione c'è pure l'imprenditore e affiliato di Conte, Tonino Russo, che viene però trovato morto dopo poco.
Incomincerà nuovamente una guerra tra i Savastano e Conte, accompagnata da una faida tra i vecchi e i nuovi membri del clan.
Genny scoprirà che il traditore è Ciro e che lui ha ucciso sua madre, Immacolata. Gennaro dà così il via a una vera e propria caccia all'uomo la cui preda è appunto lui: Ciro. Nello scontro che avverrà, L'Immortale avrà la meglio e colpirà con molti colpi di pistola Gennaro.
Intanto Don Pietro viene fatto evadere dal carcere da Malammore. La prima stagione si conclude con l'immagine di Genny a terra, riverso in un lago di sangue, che muove una mano. Grande colpo di scena: è ancora vivo.
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Infatti nella seconda stagione vediamo Gennaro ricoverato d'urgenza e poi completamente guarito dopo un anno di degenza.
Si fidanza con Azzurra Avitabile, la figlia di un boss napoletano che vive a Roma.
Genny si occupa di affari criminali a livello internazionale e tra diversi viaggi in Honduras si reca anche in Germania, dove suo padre è nascosto come latitante. I due dovranno fuggire dal Paese perché braccati dalle forze dell'ordine e da altri clan.
Intanto a Napoli il nuovo boss è Ciro Di Marzio. L'Immortale vuole trattare soltanto con Gennaro, così Don Pietro fornisce al figlio una pistola fatta in maniera artigianale per uccidere finalmente Ciro. Tuttavia Gennaro non lo farà.
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Nel frattempo lui gestisce il traffico di droga con Giuseppe Avitabile, il padre della sua fidanzata. Genny decide però di sbarazzarsi del futuro suocero, incastrandolo durante il giorno del matrimonio con sua figlia, alla quale confesserà tutto. Lei, Azzurra, deciderà di stare al fianco del marito, tradendo di fatto il padre.
Intanto a Napoli Don Pietro torna ad esercitare il controllo su tutte le piazze di spaccio. I rapporti tra lui e Gennaro si rompono quando la figlia di Ciro, una bambina, viene uccisa su ordine di Pietro Savastano. Inoltre ciò che Genny non tollera è il fatto che suo padre lo tenga lontano da sua moglie, che ora è anche incinta.
Così Genny inviterà Pietro a incontrarsi al cimitero ma il vecchio boss al posto suo troverà Ciro, che lo ucciderà davanti alla tomba di sua moglie Imma.
A Roma intanto Azzurra, la moglie di Genny, partorisce un maschio che viene chiamato Pietro. La famiglia va avanti, insomma.
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Nella terza stagione Gennaro è il boss di Secondigliano e Scampia. Si appropria anche degli affari del suocero Avitabile. Quest'ultimo esce dal carcere ed è costretto agli arresti domiciliari. Incomincia a sospettare del genero e anche della figlia, pensando che siano stati proprio loro a tradirli mandandolo in prigione.
Picchia e tortura Genny, gli toglie le piazze di spaccio ma soprattutto gli toglie moglie e figlio, cosa per lui davvero intollerabile.
Gennaro troverà in Ciro un alleato: gli presenterà Enzo Sangueblù, capo di un clan che Ciro ha conosciuto in Bulgaria.
Il suocero di Gennaro verrà eliminato da Ciro stesso, che farà esplodere la sua auto.
Dopo tanto sangue, Ciro consiglia a Gennaro di cercare la pace tra i confederati.
Enzo invita Gennaro e Ciro sul suo yacht ma qui rivela di voler uccidere il primo. Sarà Ciro a sacrificarsi per l'amico, confessando di aver ucciso la sorella di Enzo, Carmela. Enzo mette quindi una pistola in mano a Gennaro e lo costringe a sparare a Ciro, il cui corpo viene gettato in mare.
Nella quarta stagione Gennaro piange la morte di Ciro ma il suo cordoglio dura poco per via dei fratelli Capaccio che lo attaccano.
Ha promesso alla moglie Azzurra di dismettere i panni del malavitoso, così tenta di riappacificare tutti grazie all'aiuto dei Levante, un clan di Napoli che è anche parente di Gennaro da parte di madre.
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Genny stabilisce la tregua con Sangue Blu, Valerio, i Capaccio e Patrizia nella tenuta di suo zio del clan dei Levante. Affida il controllo di Secondigliano a Patrizia.
A questo punto decide di cambiare vita e si reinventa imprenditore. Compra diverse società e tenta di costruire un secondo aeroporto in Campania.
L'impresa di Gennaro è inedita nel senso che per la prima volta nella sua vita cercherà di realizzare un progetto in modo pulito, senza sporcarsi le mani di soldi sporchi e di sangue. Eppure anche il mondo della finanza non è certo un settore tranquillo. Tra ricatti e doppi giochi, riuscirà alla fine a mettere le mani sul lotto di terreno a cui era interessato attraverso quegli atteggiamenti criminali che gli sono stati inculcati fin da bambino.
Si ritrova anche a essere truffato con proposte di acquisto di società inesistenti.
A una festa a scuola di suo figlio Pietro conosce il magistrato Walter Ruggieri, padre di uno dei compagni di asilo del figlio. E capisce subito che quello sarà uno dei suoi nuovi nemici e che di certo tenterà di mettergli i bastoni tra le ruote nella realizzazione dell'area aeroportuale.
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Gennaro vuole cercare di cancellare l'onta del passato e decide di farsi togliere la cicatrice che ha sul volto e di eliminare il tatuaggio sul collo che si era fatto in Honduras. Tuttavia ci ripenserà. E non solo ripenserà al fatto di eliminare l'onta del passato: tornerà a essere il malavitoso di sempre, diventando autore di una vera e propria carneficina.
Patrizia intanto è stata arrestata dopo una retata e Gennaro vuole che non parli davanti alla magistratura quindi cerca per lei un buon avvocato. Ma la donna deciderà di confessare tutti ai magistrati dopo un agguato subito in carcere.
Quando Gennaro riuscirà a trovarla nel rifugio dove si è nascosta, le chiede se ha fatto il suo nome al magistrato Ruggieri. Patrizia nega ma lui non le crede così l'ammazza, nonostante lei avesse una figlia in grembo.
Infine torna a Secondigliano e si nasconde in un rifugio. Qui ha inizio la sua latitanza.