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Fargo 4, la recensione del finale di stagione della serie tv

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

Leggi la recensione del nono, del decimo e dell'undicesimo episodio di 'Fargo 4', la geniale serie tv creata da Noah Hawley (disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV). ** ATTENZIONE: SPOILER **

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Fargo 4, cos'è successo nel nono episodio

Omie è in viaggio, sulle tracce di Calamita, che a sua volta è alla ricerca di Patrick Milligan e di Satchel. Con un ostaggio del clan Fadda, un certo Aldo, nel bagagliaio, il fidatissimo uomo di Loy raggiunge una stazione di servizio dispersa nel nulla. Parafrasando il film Il Mago di OZ, abbiamo l’impressione di non essere più a Kansas City, nel Missouri, infatti ci troviamo a Liberal, in Kansas, campi coltivati a perdita d’occhio e tornado birichini pronti a fare danni in ogni momento. Poiché da quelle parti non ci sono altri posti dove fare rifornimento, Omie decide di attendere lì lo scagnozzo di Josto, e intanto si offre di ripitturare la facciata dell’edificio. Come previsto, ecco arrivare Constant. Aldo prova a scappare, ma viene freddato.

 

A questo punto facciamo un salto indietro. Il giorno prima Patrick e Satchel sono passati proprio per quella strada. Raggiunto un motel piuttosto particolare – una villa in mezzo ai campi che in passato ha ospitato una famiglia di assassini e che ora appartiene a due sorelle che non si sopportano, due streghe litigiose –, i due affittano una camera nonostante gli ospiti “di colore” non siano bene accetti. Questo è ciò che riferisce la receptionist/tuttofare…anche lei afroamericana…

Rimasto solo in camera – Patrick è andato a recuperare dei soldi nascosti qualche tempo fa, peccato che la parete dentro cui era stato posizionato il malloppo ora non esista più –, il giovane Cannon trova nell’armadio una cagnolina di nome Rabbit. La cena è piuttosto surreale: gli ospiti sono a dir poco bizzarri e non proprio ottimamente assortiti, ma si dovrà fare di necessità virtù. Il giorno successivo Milligan riesce a recuperare i soldi, intascati dai nuovi proprietari dell’edificio. Di nuovo al motel, l’irlandese decide che è arrivato il momento di sloggiare. Satchel lo prega di poter portare con sé Rabbit, ma l’altro è fermo sulla sua decisione: il cane rimane lì. Cannon Junior è triste e arrabbiato: quello è il compleanno peggiore di sempre!

 

Il Rabbino si sente in colpa, così chiede alla recepnionist/tuttofare dove potrebbe trovare dei cupcake o dei dolci. Alla stazione di servizio della zona, gli viene risposto. Peccato che la stazione di servizio in questione sia proprio quella dove si trovano Omie e Calamita. Quando giunge sul posto, Patrick capisce subito di cosa sta succedendo. Constant si accorge di lui e lo segue, puntandogli contro la pistola. Viene rallentato da Omie, che riesce a ferirlo, ma che poi viene centrato da un altro colpo, stavolta sicuramente mortale. Intanto il vento si fa sempre più forte: tempesta in arrivo.

 

Mentre Calamita torna concentrarsi su Milligan, succede però qualcosa: la tempesta si trasforma in un tornado, e il tornado inghiotte ogni cosa: la stazione di servizio, il morente Omie, Constant, e anche il Rabbino. La mattina successiva, Satchel si accorge che Patrick non ha fatto ritorno: o è morto, o è finito in galera. Con la pistola del suo amico e protettore nascosta sotto il giubbotto, il giovane Cannon si incammina lungo la strada insieme a Rabbit. Da adesso dovrà cavarsela da solo.

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Fargo 4, le foto del finale di stagione della serie tv

Fargo 4, cos'è successo nel decimo episodio

Tra il clan Fadda e il gruppo di Cannon è guerra aperta. Passano le settimane, passano i mesi, e ormai siamo arrivati alla primavera del 1951. Per i motivi di cui sopra, la violenza a Kansas City è ormai totalmente fuori controllo, ma in questo nuovo scenario sembra essersi inserito perfettamente il detective Weff, che è uscito indenne dall’omicidio di Wickware (colpevole di essere a conoscenza delle sue affiliazioni criminali) e che addirittura osa sfidare direttamente Josto. Nonostante ciò, Loy sta perdendo, così è costretto a chiedere aiuto al già citato Happy, il cugino di Leon, un piccolo boss della contea confinante.

 

Happy preferirebbe restarne fuori – si tratta pur sempre della Mafia!! –, ma alla fine, spinto dall’accorato appello di Buel, che gli ricorda quanto le loro due famiglie fossero unite una volta, accetta di dare una mano al collega. Si tratta però di una farsa. Nel frattempo, infatti, lui e Leon hanno stretto un patto con Josto: faranno fuori il suo rivale e poi prenderanno loro il comando, diventando di fatto i nuovi “compagni di business” dei Fadda. D’altronde, come giustamente sottolina Gaetano, questa guerra deve finire, perché fa male agli affari.

 

Altro punto critico sollevato da Big Fadda: il poliziotto rompiscatole. Bisogna toglierlo di mezzo quanto prima, meglio occuparsene subito. Peccato che Odis quella sera faccia tardi. Ad aspettarlo in macchina, al buio, rimangono Josto e Gaetano, che approfittano di quel momento per fare un salto nel passato e rimembrare i “bei” tempi andati. Mentre Josto ripensa a quando venne mandato a vivere per un certo periodo con gli irlandesi, Gaetano ripensa alla sua prima cotta giovanile e al motivo per cui venne spedito in Italia: perché per difendersi dal padre della sua fidanzatina dell'epoca gli conficcò una scheggia di vetro in un occhio. Ahia.

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Fargo 4, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

Intanto Weff, che è tornato a casa di soppiatto, trova il suo appartamento completamente a soqquadro. Capisce che è meglio darsela a gambe levate, sale in macchina, ma quando vede Gaetano uscire dall’auto parcheggiata a pochi metri dalla sua va in panico. A causa dei suoi numerosi tic non riesce a recuperare le chiavi che gli sono cadute sotto il sedile, dando tempo a Big Fadda di raggiungerlo e di sparargli in testa. Gaetano si volta, torna indietro…ma a un certo punto scivola su un mucchietto di neve mezza sciolta, atterrando sulla sua pistola e sparandosi in testa. Fine dei giochi anche per lui. Josto, che ha assistito a questa tragedia insensata senza poter fare nulla, fugge.

 

Satchel, in giro per il Kansas insieme a Rabbit, viene avvicinato da due bifolchi bianchi in macchina che lo insultano e lo importunano. Cannon Junior, però, li prende alla sprovvista, puntando loro contro la pistola un tempo appartenuta a Milligan, “invitandoli” a lasciarlo in pace.

 

Sorprendentemente, Oraetta non si è data alla macchia, ma per un motivo ben preciso: ha intenzione di recuperare l’anello di Donatello Fadda. E, già che c’è, di farla pagare a quella piccola serpe di Etherilda, che per sua fortuna si trova in compagnia di Lemuel. L’infermiera Mayflower comunque non si dà per vinta, e di notte si intrufola nella camera della ragazza per iniettarle un qualche farmaco mortale. Non riesce però a portare a termine il suo piano: a un certo punto, infatti, una profonda e potente sensazione di angoscia e di terrore si impossessa di lei. Si tratta del fantasma della maledizione della famiglia di Etherilda, quello che abbiamo già visto in più occasioni. Tornata a casa sua, Oraetta trova la polizia ad aspettarla: il Dr. Harward si è completamente ristabilito…e ha cantato…

 

La giovane Smutny va a parlare con Cannon per comunicargli che, tra le tasse pagate dai suoi genitori e i ventisette uomini “messi via” nelle ultime settimane, il debito è stato abbondantemente ripagato. Loy le risponde che non funziona così, ma poi, quando si ritrova tra le mani l’arma che gli farà vincere la guerra, non può che cedere. Affare fatto. Qual è l’arma in questione? Semplice: l’anello di Donatello Fadda. Che, a quanto pare, è stato assassinato da una certa infermiera, che, a sua volta, è stata vista in compagnia di un certo Josto...

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Fargo 4, cos'è successo nell'undicesimo episodio

Dopo la chiacchierata con Etherilda, Loy restituisce agli Smutny il loro business. Tutto è bene quel che finisce bene. Almeno per qualcuno. Poi va a parlare con Ebal e gli consegna l’anello di Fadda Senior e Ziro, che finalmente può tornare a casa. Sconvolto dalla morte di Gaetano, Josto si ubriaca e rapisce e uccide il suo quasi suocero e il Dr. Harward. Tornato alla base, però, ha una brutta sorpresa: Violante, che nel frattempo ha pagato la cauzione di Oraetta, anche lei presente insieme a Joe Bulo e agli altri del clan, gli comunica che da quel momento il modello di business è cambiato – da familiare a impresa –, e che lui verrà giustiziato per aver fatto uccidere suo padre e per aver ucciso suo fratello.

 

Ovviamente noi spettatori sappiamo bene che Little Fadda non ha mai chiesto all’infermiera Mayflower di far passare a miglior vita il genitore e che la morte di Gaetano è stata puramente accidentale; ciononostante, lui e Oraetta vengono portati da Joe Bulo in mezzo a un campo. Ad attenderli c’è una fossa bella profonda. Josto prova a convincere il suo carnefice a graziarlo, ma Joe non se la beve. Come ultima richiesta, l’infermiera Mayflower chiede di morire per seconda, per poter guardare morire quell'omuncolo. L’angelo della morte fa giusto in tempo a godere del trapasso di qualcuno per l’ultima volta, e poi anche per lei è tempo di tornare alla terra. Letteralmente.

 

Nel frattempo, a casa Cannon avviene un miracolo: per l’incredulità e l’immensa gioia di Loy e di Buel, Satchel è tornato! I due, però, non sanno che il figlio che stanno abbracciando non è più il figlio che hanno salutato neanche un anno fa.

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Loy, che da Ebal ha saputo dell’accordo tra Happy, Leon e Josto, fa uccidere i traditori. Poi va a parlare col nuovo boss della criminalità organizzata di Kansas City, che gli comunica che l’unico patto che ci sarà tra loro sarà un patto di sottomissione. In soldoni: loro sono la Mafia, sono ovunque, e sono per sempre. Cannon è costretto ad ammettere la sconfitta e ad accettare il cambiamento: da oggi lui e i suoi lavoreranno per Violante. Il ritorno a casa è però più dolce del previsto: ha ancora la sua splendida famiglia. Quest’ultima gioia, però, dura pochissimo: dietro di lui compare infatti Zelmare, che lo accoltella ripetutamente. Per Swanee. L’unico che si accorge di quella tragedia è Satchel: è lui a stare accanto a Loy negli ultimi istanti della sua esistenza.

 

L’episodio si chiude con Etherilda che, in voice over, legge il suo resoconto sulla Storia Americana. Ma Fargo 4 non è ancora finita: mentre scorrono i primi titoli di coda, l’elenco del cast, siamo di nuovo in Kansas, lungo la strada percorsa a piedi dal giovane Satchel. Solo che siamo negli anni Settanta, e ora Michael Cannon, che si fa chiamare Mike Milligan, è in macchina insieme a uno dei gemelli Kitchen, che gli fa da autista. Si perde per qualche momento nei ricordi. Ma solo un momento. E' diretto verso nord...vero Fargo...

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Fargo 4, la trama della nuova stagione della serie tv

Fargo 4, il commento al finale di stagione

La parte conclusiva della quarta stagione di Fargo si apre con un episodio, il nono, che è quasi uno stand-alone, una lunga parentesi in bianco e nero che è un unico, grande riferimento a un classico del cinema Hollywoodiano, Il Mago di OZ, utilizzato in questo specifico caso per raccontare in maniera decisamente non banale cos’è successo al Rabbino e a Satchel dopo la loro fuga. Il risultato è un segmento narrativo veramente gustosissimo, piacevole da guardare – bellissimo il passaggio dal black & white al colore quando Satchel si ritrova ad affrontare il mondo da solo, senza più Patrick a proteggerlo e a guidarlo – e assolutamente necessario per la trama. Con la morte di Omie, di Constant e del Rabbino, infatti, si chiude una storyline rimasta in sospeso, e da lì in avanti torneremo infatti a concentrarci su Loy Cannon, Josto Fadda e compagni. Che Satchel fosse Mike Milligan l’avevamo ormai intuito, ma Hawley ci tiene sulle spine fino all’ultimo, precisamente fino alla scena piazzata volutamente dopo i primi titoli di coda. Ma andiamo con ordine.

 

Il decimo e l’undicesimo episodio ci riportano a Kansas City, nel Missouri, perché i nodi devono venire al pettine, e qui di nodi ce ne sono parecchi. La guerra non fa bene al “bisinéss,” dice Gaetano a Josto, dimostrandosi più saggio dell’irascibile fratello maggiore. Ebal Violante – grande protagonista nel finale, veramente un’ottima interpretazione da parte di Francesco Acquaroli – è d’accordo, e non potrebbe essere altrimenti. Tradizionalista ma non conservatore, l’ex braccio destro di Donatello Fadda si rende conto che per sopravvivere bisogna imparare a cambiare, e infatti sono gli italoamericani – che passano dal business a gestione familiare al business d’impresa col beneplacito di New York – a vincere la guerra. Cannon ci crede fino all’ultimo, e grazie alla rivelazione della sveglia Etherilda è veramente convinto di poter sistemare le cose a dovere…ma la Mafia è la Mafia, gli spiega bene Ebal, dietro di lui c’è un uomo, dietro quell’uomo un altro uomo, e dietro quell’uomo ce ne sono centinaia, migliaia. Messo all’angolo, Loy non può fare altro che accettare la sconfitta: è andata male, ma poteva andare peggio. Purtroppo per lui, però, andrà proprio così.

 

Se è vero che la Storia la scrive chi vince, è però anche vero che vittoria e sconfitta sono più dettate dal caso che da meriti o demeriti delle parti in causa. Quasi sempre, ma non sempre: anche Fargo, in fondo, ci regala una piccola luce in fondo al tunnel. A Satchel è praticamente obbligato a prendere il posto del padre e ad accettare il proprio destino criminale (i patti sono patti, e i patti si rispettano), ma Etherilda riesce a riscattare non solo l’azienda di famiglia, ma anche il suo stesso futuro. E noi facciamo il tifo per lei. E questa sì che è una storia vera.

 

NOTE SPARSE

  • Anzitutto un “BRAVISSIMI TUTTI!!” al cast di questa stagione, ma complimenti vivissimi anche a Noah Hawley, perché dietro ogni grande interprete c’è una grande sceneggiatura.
  • The Future Is NOW, il futuro è ora, nel bene e nel male, per i personaggi di Fargo 4 e per noi spettatori. A buon intenditor poche parole, e tutto sommato la spiegazione che l’addetto al cartello dà al Rabbino è più che soddisfacente. Peccato che una frase così densa di potenziali significati sia usata per sponsorizzare la vendita di case e appartamenti!
  • Due parole per il mitico operaio, che, giustamente, lavora piano perché quando avrà finito si ritroverà disoccupato. Genio!
  • Questa guerra non fa bene al business, dice Gaetano al fratello, dimostrandosi stranamente più ragionevole e lungimirante di lui. Grande, grosso, ma non completamente scemo.
  • No, non avete le traveggole: dal decimo all’undicesimo episodio Satchel è cresciuto parecchio, e Loy è assai dimagrito. Colpa della pandemia: il finale di Fargo 4 è stato girato con svariati mesi di ritardo, e nel frattempo Rodney Jones (Satchel) si è allungato a vista d’occhio, mentre Chris Rock ha dovuto perdere parecchio peso per il suo prossimo impegno. Si nota invece un po’ meno il dimagrimento di Salvatore Esposito, ma anche lui si è dovuto mettere a dieta per poter tornare a vestire i panni di Gennaro Savastano nella quinta stagione di Gomorra, prossimamente su Sky.
  • Come sempre accade in Fargo (e nella vita reale), è il caso a farla da padrone, nel bene e, soprattutto, nel male…vero Gaetano, vero Josto, vero Oraetta, vero (purtroppo!) Patrick?
  • Il quadro che ha Loy nel suo studio, come ben gli e ci spiega Etherilda, è una riproduzione di Esecuzione senza verdetto sotto i re mori di Granada di Henri Regnault. Cliccate qui se volete saperne di più.
  • Ecco spiegata l’origine dell’oscura presenza vista più volte nel corso della serie: si tratta del fantasma di Theodore Roach, il capitano della nave negriera su cui molti anni prima si ritrovò a viaggiare il bis-bis-bisnonno di Etherilda. E’ Dibrell a raccontare la storia di questa maledizione. Durante il viaggio dall’Africa agli Stati Uniti, la nave di Roach, che trasportava nella stiva un centinaio di persone incatenate, a un certo punto si imbattè in una tempesta e cominciò a imbarcare acqua. Mentre gli schiavi morivano annegati, il crudele capitano rideva…ma smise di ridere quando venne afferrato dal bis-bis-bisnonno di Etherilda, che lo strozzò con la sua catena mentre lui stesso stava affogando. Da quel momento ebbe inizio la maledizione, che però sembra colpire solo le eredi. Dibrell prosegue: sua nonna aveva sei anni quando vide per la prima volta lo spettro, soprannominato The Roach (ndr, lo scarafaggio). Lei invece più che vederlo ne sente l’odore. Etherilda confessa: anche lei l’ha visto…dunque ora la maledizione è sua… Ironia della sorte: è proprio The Roach a salvarle la vita, terrorizzando Oraetta e facendola fuggire a gambe levate!
  • Questo il voice over finale di Etherilda in versione originale: “History is a form of memory. But what does it mean to remember? We think naturally of our own past. Our lives, day by day. And through them, we see the events of our time. We are black and white. Rich and poor. Foreign-born and domestic. And yet, if our pasts are separate, then aren’t our histories separate too? Segregated? Ask yourself: who writes the books? Who chooses what we remember and what gets forgotten? My name is Ethelrida Pearl Smutny. This is my history report.”

Fargo 4, il cast

Chris Rock – “Loy Cannon”

Jeremie Harris – “Leon Bittle”

Corey Hendrix – “Omie Sparkman”

James Vincent Meredith – “Opal Rackley”

Glynn Turman – “Doctor Senator”

Matthew Elam – “Lemuel Cannon”

Jason Schwartzman – “Josto Fadda”

Salvatore Esposito – “Gaetano Fadda”

Gaetano Bruno – “Constant Calamita”

Ben Whishaw – “Rabbi Milligan”

Andrew Bird – “Thurman Smutny”

Anji White – “Dibrell Smutny”

E’myri Crutchfield – “Ethelrida Pearl Smutny”

Jessie Buckley – “Oraetta Mayflower”

Jack Huston – “Detective Odis Weff”

Timothy Olyphant – “U.S. Marshall Dick ‘Deafy’ Wickware”

Francesco Acquaroli – “Ebal Violante”

Stephen Spencer – “David Harvard”

Karen Aldridge – “Zelmare Roulette”

Kelsey Asbille – “Swanee Capps”

Sean Fortunato – “Antoon Dumini”

Rodney Jones – “Satchel”

Jameson Braccioforte – “Ziro Fadda”

Tommaso Ragno – “Donatello Fadda”

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