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Lucia Manca, Eroi è la canzone protagonista del finale di We Are Who We Are

Serie TV sky atlantic

Fabrizio Basso

Attendendo gli episodi 7 e 8, in onda venerdì 30 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic, ma anche on demand e in streaming su NOW TV, abbiamo intervistato l'artista salentina, la cui canzone darà un tocco speciale al gran finale della serie

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Una canzone che declina l'amore in tutte le sue sfumature accompagnerà il gran finale di We Are Who We Are (lo speciale), la serie di Luca Guadagnino il cui gran finale, ovvero gli episodi 7 e 8, andranno in onda venerdì 30 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic (ma anche on demand e in streaming su NOW TV). Si intitola Eroi ed è stata scelta dalla produzione. Lucia Manca è felicissima di poter dare il suo contributo alla serie cult di Guadagnino. Songwriter salentina, Lucia, ha una sensibilità speciale per raccontare l'umanità che la circonda. Non c'è dunque da stupirsi se un suo brano entra nella storia di We Are Who We Are.

Lucia partiamo da Luca Guadagnino: come è nato il contatto?
In maniera naturale, sono stata chiamata dal mio editore italiano, contattato a sua volta dai produttori americani della serie. E’ arrivata la notizia durante il primo lockdown (tutto su coronavirus) e dunque è stata una emozione fortissima. Sono una super fan di Guadagnino e non vedo l’ora di vedere l'episodio, non so nulla di dove sarà collocato il mio brano. Sono ultra agitata e curiosa di vedere come è stata contestualizzata.
Vi siete incontrati?
Purtroppo no, ma da fan dico che mi piacerebbe sentirlo e conoscerlo.

Ti piace We Are Who We Are?
Tantissimo. Mi piace come è stata girata, la scelta dei personaggi che pur essendo complicati hanno qualcosa di molto affascinante. Questa è la prima serie che affronta queste tematiche ed è tanta roba, mai viste serie così a oggi. Gli attori sono bravissimi.
Avessi la macchina del tempo vorresti essere in We Are Who We Are oppure nell’era aurea dei cantautori?
Mi troverei bene negli anni Sessanta e Settanta anche a livello musicale, sono cresciuta con Umberto Bindi, Luigi Tenco, Mina, una delle mie preferite, poi Ornella Vanoni, Mia Martini e Giuny Russo. L'elenco potrebbe continuare a lungo.
Hai scritto tu la sceneggiatura del video di Eroi?
La sceneggiatura è di Lucia Loré ed è girata da Valeria Schifeo e Giusi Ricciato. Siamo un gruppo di donne che ha messo su un video molto bello. Tutte personalità ben delineate che mi hanno aiutato nella scelta dei personaggi. Molti interpreti sono miei amici ed è stato semplice coinvolgerli.
Quale è il confine tra maledetto e benedetto?
Non saprei. Viviamo in un mondo dove tante cose non vanno nel verso giusto. Di benedetto c’è solo la speranza di un cambiamento culturale.

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Oggi che siamo condizionati dai social come si possono vivere serenamente i sentimenti?
Basterebbe staccarsene un po’. Io non sono molto social, a volte dimentico di avere gli account eppure mi servirebbe tantissimo. Lo uso solo per la musica, giusto una volta al mese posso mettere una foto privata.
Come si fa a non far sfuggire la libertà?
Si continua a lottare per i propri diritti e si va avanti nonostante le difficoltà che la vita ci presenta. E' fondamentale essere coerenti con se stessi.
E’ più difficile essere liberi vivendo e venendo dal Sud, dove la donna ha ancora un ruolo secondario e le famiglie spingono a una laurea e verso un percorso di famiglia tradizionale?
Questo modo di pensare credo sia diffuso in tutta Italia, non solo al Sud. In alcune realtà c’è ancora questa forma mentis ma vedo ultimamente dei piccoli cambiamenti. Vedo situazioni dove si manda il figlio al Nord per un futuro migliore. Io non mi sono mai trasferita, mi sposto quando c’è la necessità di farlo per la musica e il lavoro. Ho fatto più fatica anche a curare le pubbliche relazioni ma sono felice di questa scelta.

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Ti piace precipitare nei ricordi: ce ne sono alcuni che neanche la musica ti fa esorcizzare?
No, in alcune canzoni ci sono ricordi che hanno segnato in maniera negativa il mio percorso. Settembre è dedicata a mio papà ed è stata difficile da scrivere. La musica è terapeutica, mi libera dalla negatività
Come dice il verso di una tua canzone...nell’occhio di chi oggi spegneresti una sigaretta?
In questo momento a un negazionista. Ma forse mi ci vorrbbe una stecca di sigarette.
C’è un momento che meglio di così non sei stata mai?
Esiste e risale alla mia infanzia. La spensieratezza, l’incoscienza, la libertà di sognare e immaginare un futuro rosa e bellissimo.
Davanti a una persona, che sia uomo o donna, è più facile spogliarsi dei vestiti o dell’anima?
Dell’anima. E’ sempre più complicato. Sono molto trasparente, se trovo di fronte a me una persona che mi trasmette belle sensazioni ed energia mi apro subito, mi racconto. Sono empatica. Capisco che per alcuni sia molto più difficile svelare la propria anima.

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Quando uscirà il secondo volume di Attese?
Direi nel 2021 ma non ho una data precisa. Lo sto concludendo, alcune canzoni sono finite altre in dirittura d’arrivo.
La tua opinione sull'emergenza concerti?
Per quanto riguarda le soluzioni in streaming di inizio lockdown le appoggio perchè è giusto continuare a divulgare arte e cultura. Ma lo streaming non può sostituire sensazioni e vibrazioni tipiche dei live. Io voglio fare concerti in una situazione tranquilla. Ti faccio un esempio: io sul palco sarei senza mascherina. Non ci sono studi sul rischio di contagio anche perché prima erano fatti all’aperto e quindi in un contesto meno a rischio. Al chiuso non so se riuscirei a essere tranquilla né a trasmettere tranquillità. Ho paura di poter danneggiare chi c’è, spero che si trovino soluzioni. Inoltre spero il 12 dicembre di poter suonare a Taranto senza troppe ansie.

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