Biohackers, tutto quello che c'è da sapere sulla nuova serie tv Netflix

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Il 20 agosto è uscito sulla piattaforma di streaming il tecno thriller tedesco che racconta il mondo della mutazione genetica attraverso gli occhi di una studentessa universitaria

Dopo il successo di “Dark”, continua l'attenzione di Netflix per le serie tedesche. Per questo il 20 agosto è uscito “Biohackers”, un thriller che si concentra sul macro tema dell'ingegneria genetica.

Biohackers, trama e cast

Ecco la trama ufficiale della serie TV diffusa in rete da Netflix: “Dai chip THC alle modifiche genetiche, benvenuti nel mondo del Biohacking. Quando Mia inizia la sua laurea in medicina, sembra essere qualsiasi altra studentessa. Ma quando ottiene la fiducia della brillante professoressa Lorenz, diventa evidente che sta nascondendo un segreto così grande che potrebbe cambiare il destino dell’umanità”. La serie, ideata da Christian Ditter, vede come protagonista Mia Akerlund, una studentessa di medicina dell’Università di Friburgo. La ragazza mostra particolare interesse per l'editing genomico, quella branca dell'ingegneria genetica che si occupa di modificare il DNA di un organismo vivente. Quando si accorge che in alcuni laboratori universitari si svolgono sperimentazioni genetiche illegali e che una scoperta potenzialmente rivoluzionaria potrebbe essere finita in mani sbagliate, cercherà di affrontare e risolvere la situazione. A complicare il tutto, il passato doloroso di Mia, traumatizzata dalla morte misteriosa di suo fratello. La serie vuole fornire anche alcuni spunti di riflessione: "Cosa succede quando le persone normali si confrontano con cose più grandi di loro?" ha detto Ditter, che ha anche scritto la sceneggiatura.

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Due quindi le attrici principali di Biohackers: Luna Wedler (Mia) e Jessica Schwarz (professoressa Lorenz). Luna Wedler è un'attrice svizzera di 21 anni, vista in film come “Blue My Mind” e “Vicino all'orizzonte”. Jessica Schwarz è un'attrice tedesca di 43 anni, presente nella serie tv “Romy” del 2009. Inizialmente “Biohackers” sarebbe dovuto uscire il 30 aprile 2020. Vista la pandemia di Coronavirus (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LA MAPPA), però, Netflix ha preferito posticipare il lancio per evitare che alcune scene venissero ricondotte, erroneamente, al Covid-19. “Non volevamo alimentare la paura o incoraggiare le teorie del complotto, quindi abbiamo spostato il rilascio a una data successiva, sperando che le persone sapessero di più sulla malattia e potessero distinguere meglio tra realtà e finzione", ha detto il regista Christian Ditter.

Biohackers, alle origini della serie

Il titolo della serie, “Biohackers”, deriva dal biohacking cioè una biologia fai-da-te che punta a consentire il miglioramento del proprio corpo tramite l’impianto di dispositivi cibernetici, l’uso di particolari tecnologie o combinazione di alimenti. Quando si parla di biohacking, quindi, si possono intendere tanto delle bevande energetiche super nutrienti quanto chip da impiantare sottopelle. Comprende quindi tutto ciò che è in grado di migliorare l'essere umano, aiutandolo a superare i propri limiti fisici senza paura di intervenire anche a livello genetico.

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