Babylon Berlin 3, la recensione del nono e del decimo episodio

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

Leggi la recensione del nono e del decimo episodio della terza stagione di Babylon Berlin, in onda in prima tv su Sky Atlantic il venerdì sera alle 21.15 (episodi disponibili anche On Demand e in streaming su NOW TV). - OVVIAMENTE CI SONO SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO GLI EPISODI - Il gran finale (episodi 11 e 12) andrà in onda mercoledì 6 maggio alle 21.15.

Babylon Berlin 3, cos'è successo nell'episodio 9

 

Durante il consueto appuntamento radiofonico del Dr. Schmidt – che preconizza l’arrivo di un “uomo nuovo”, un uomo fatto di acciaio, una macchina umana libera dalla paura e dalla sofferenza –, Esther ha un’illuminazione: sa come salvare Demoni della Passione. Il regista della pellicola maledetta è entusiasta, Tristan Rot anche: si riprende a girare, ovviamente con Esther come nuova protagonista. Intanto suo marito viene interrogato da Gereon, che vuole sapere cos’è successo a Weintraub e, soprattutto, dove si trova.

 

L’Armeno dice di non saperne niente, ma ciò che è certo è che anche lui vuole andare a fondo della questione La sua personale ricerca dell’assassino, però, è dovuta più al desiderio di sistemare le cose con l’assicurazione che alla vittoria della giustizia. A Rath e Gennat non resta che un’ultima carta: la telepatia criminale. Che, a quanto pare, all’epoca era un metodo d’indagine riconosciuto, anche se usato solo in ultima istanza.

 

In realtà noi spettatori sappiamo bene dove si trova il malconcio socio in affari di Kasabian: è nascosto proprio presso gli studi cinematografici. Il vero Fantasma è dunque ancora in giro, e non si sa chi sia, per la gioia della stampa, intenzionata a vendere un sacco di copie grazie alla copertura di questa complicata indagine.

 

Mentre Nyssen riesce a far firmare in bianco un documento a sua madre e a ottenere la cifra necessaria per procedere col suo ambizioso e folle piano, Charlotte porta sua sorella Ilse a operarsi presso il chirurgo dai prezzi “popolari”: manca ancora una cinquantina di marchi, ma l’intervento è fatto, e sembra abbia avuto successo. Nel frattempo, Toni ha accettato di leggere per lo “zio” citato nel precedente episodio…zio che, è evidente, è molto poco interessato alla lettura! Della serie: di maniaci sessuali il mondo è sempre stato pieno.

 

Wendt ordina a Rath di accompagnarlo a casa della Signora Behnke, e sembra proprio che la donna abbia nascosto Katelbach, contravvenendo alla legge. Scopriamo però presto che si è trattato di una messinscena ben congegnata per sviare l’attenzione dal giornalista, che ufficialmente è tornato in Austria ma che in realtà è ben nascosto a casa dell’amico commissario. La situazione, comunque, si fa sempre più delicata, e, come se non bastasse, la povera Elisabeth si ritrova costretta a chiedere aiuto proprio a Litten a causa della denuncia appena ricevuta. Dopo aver sentito quanto accaduto, MaLu Seegers si mette in contatto in segreto con l’assistita e si offre di farle avere dei documenti riservati…documenti che si trovano nello studio privato di suo padre…

 

Kessler finalmente riesce a sottrarre Erna dalle luride grinfie del suo pappone, ma, appena rientrato a casa, riceve una visita inaspettata: Stennes, il “compagno di corse” di Wendt, che è alla disperata ricerca di Pechtmann. Non sa che il questore, a differenza di quanto dettogli poco prima, sa benissimo dove si trova l’uomo: morto stecchito sul fondo di un laghetto nel bosco. Il colonnello ordina al suo sottoposto di mandare via subito la donna: non devono e non possono fidarsi di nessuno.

 

Prima di andare a casa di Graf per la sua festa di compleanno, Gereon fa un salto all’hotel dove risiede Helga – che gli confessa di aver avuto un aborto spontaneo – per parlare di Moritz e per chiederle di tornare a casa, ma la trova in compagnia di Nyssen. Capisce che è lui il misterioso A., il suo corteggiatore, e finisce per prenderlo a pugni. Mentre Graf e Gennat si ebiscono – il primo cantando e il secondo suonando la fisarmonica – il commissario Rath e l’assistente di polizia Ritter si scambiano il classico sguardo che vale più di mille parole…e poi, al sicuro da occhi indiscreti, si baciano… L’ex pappone di Erna viene avvicinato da uno sconosciuto (un socio di Wendt) che gli offre una pistola e una discreta somma di denaro per fare fuori Kessler.

Babylon Berlin 3, cos'è successo nell'episodio 10

 

Il decimo episodio di Babylon Berlin si apre con la carismatica e inquietante seduta di telepatia criminale presieduta dal Dr. Schmidt, che per l’occasione ha portato con sé la medium già vista durante l’incontro segreto a casa di Tristan Rot. Uno spettacolo sicuramente coinvolgente per i presenti (c’è chi urla, chi vomita, chi rimane paralizzato…), ma non per l’ultra razionale Ullrich, che rimane impassibile. Ad ogni modo, la donna, dopo aver toccato la giacca di Weintraub, dà ai poliziotti una precisa indicazione: l’arma del delitto si trova ancora lì dove il delitto è stato commesso. I nostri trovano infatti il coltello usato dal killer nella grondaia del teatro di posa dove si sta girando Demoni della Passione…e si tratta di un coltello identico a quello requisito al socio dell’Armeno. Gennat è soddisfatto, l’analisi delle impronte digitali sarà sicuramente utile, mentre Gereon ha paura che si stia facendo troppo affidamento sui rilievi della scientifica.

 

Intanto, però, il commissario torna a occuparsi del caso Benda. Vorrebbe parlare con Kessler (in realtà vorrebbe un mandato di arresto, ma Zorgiebel stavolta preferisce andarci coi piedi di piombo), solo che l’uomo non è in casa. In compenso, nello stesso edificio abita Pechtmann…che però, in base a quanto raccontato da sua moglie, sembra svanito nel nulla.

 

Charlotte e Litten vanno a visitare Greta: c’è bisogno della sua firma per procedere in maniera ufficiale. Grazie all’accorato discorso dell’amica – che le dice che se non fermeranno Pechtmann e i suoi soci sicuramente ci saranno altri morti, e altri innocenti come lei finiranno in carcere – alla fine l’ex domestica si convince: bisogna fermare quegli assassini. Il piano di Nyssen procede spedito (anche troppo, le perdite sono più del previsto), ma il suo braccio destro gli suggerisce di avvisare sua madre prima che la donna venga a scoprire quanto sta accadendo da qualcun altro.

 

Dopo essere stato rilasciato, Kasabian viene a sapere da sua moglie che le riprese stanno andando avanti...e che lei è la nuova protagonista. Agli studios, l’Armeno intima al suo socio di andarsene per sempre non appena starà meglio. A cena, Nyssen racconta tutto a sua madre, e lei, in tutta risposta, gli dice che lo farà interdire. Tornata a casa, Charlotte trova due pappagallini, ma non trova sua sorella. La cerca ovunque, anche dalla Signora Cziczewicz, ma niente da fare. In compenso, dalla sua ex vicina intravede Helga…che è lì per abortire… Ma dov’è allora Toni? E’ a casa dello “zio”, che le offre un bagno caldo…un bagno caldo a porte aperte…

 

L’ex pappone di Erna spara a Kessler in casa sua, e, purtroppo per lui, Moritz (che desidera fortemente entrare a far parte ufficialmente della Gioventù Hitleriana) è presente. Gereon arriva a delitto compiuto. Il ragazzo viene portato in commissariato per l’interrogatorio di rito. Pian piano i nodi iniziano a venire al pettine. Charlotte trova sua sorella addormentata sulle scale. Vuole sapere dove ha trovato i soldi per i pappagallini, e lei le risponde di averli trovati per strada. Ritter ovviamente non le crede: d’ora in avanti dovrà obbedirle e, soprattutto, dovrà dirle la verità sui suoi spostamenti. Wendt riceve una telefonata dalla vedova Benda, che gli dà appuntamento per il giorno successivo.

 

MaLu Seeger si intrufola nello studio del padre per fotografare dei documenti riservati. Intanto, nel suo laboratorio, Ullrich ricrea le impronte digitali di Weintraub, poi le posiziona su una mano meccanica e fra stringere alla mano meccanica il coltello recentemente trovato sulla scena del crimine…

 

Babylon Berlin, tra realtà e finzione: i fatti storici nella serie tv

 

Babylon Berlin 3, episodi 9 e 10: la recensione

 

Anzitutto una cosa, anzi, LA COSA: ormai giunti alla fine della terza stagione, dunque con alle spalle parecchi episodi e qualche anno di messa in onda (anche se, nella serie, tutto finora si è svolto nel 1929), Gereon e Charlotte finalmente danno sfogo alla loro attrazione. Entrambi si trovano in un momento un po’ così della loro vita, e forse sono proprio questa sensazione di vulnerabilità e questa malinconia di fondo a dar loro lo slancio necessario per lanciarsi in un bacio che vive nel momento ma che, allo stesso tempo, porta con sé una promessa nel futuro. Vedremo come andrà avanti.

 

Il crimine, però, non dorme mai (e soprattutto non si ferma per fare il tifo per i #gereotte), infatti i nostri, dopo la parentesi del compleanno di Graf – compleanno che ci mostra quanto la società dell’epoca fosse “bipolare”, estremamente aperta per certi versi ed estremamente repressiva per altri – tornano immediatamente in azione. Il primo continuando a unire i puntini nella speranza di fare luce sul caso Benda (e tra questi puntini c'è anche l'inchiesta di Katelbach, non dimentichiamolo), la seconda convincendo Greta a non arrendersi, cosa che sicuramente darà fastidio a Wendt.

 

Molto affascinante il discorso – all’epoca sicuramente visionario – del Dr. Schmidt posto in apertura del nono episodio: la profezia dell’uomo nuovo, dell’uomo di acciaio, dell’uomo-macchina finalmente libero dal giogo delle emozioni e, soprattutto, della morte, colpisce Esther a tal punto da fornirle la scintilla necessaria per il completamento di Demoni della Passione. La moglie dell’Armeno torna dunque sul set, davanti alla macchina da presa, e a questo punto verrebbe spontaneo chiedersi se anche lei non possa in qualche maniera essere coinvolta con la morte delle giovani attrici che l’hanno preceduta.

 

In realtà, negli ultimissimi minuti del decimo episodio ci viene rivelata l’identità dell’assassino: Ullrich! Ossessionato dal delitto perfetto – come aveva lasciato intendere il suo monologo sull’omicidio tramite iniezione di insulina –, l’inquietante tecnico della scientifica è chiaramente il killer, ma non ci viene svelato il motivo che l’ha spinto a fare ciò che ha fatto, dunque il mistero permane. Un’ultima cosa a proposito di Ullrich: interessantissimo il metodo usato per far ricadere la colpa su Weintraub, cioè la ricreazione delle sue impronte digitali e il posizionamento delle stesse su una mano meccanica. Una cosa che, per l’epoca, era sicuramente d’avanguardia!

 

Procede spedito il piano di Nyssen, e purtroppo la Storia darà ragione a lui. Procedono anche le macchinazioni dei nazisti, primo tra tutti Wendt: ormai il Paese intero sta per andare incontro a quello che verrà ricordato come il suo periodo più buio nell’epoca contemporanea, e onestamente fa tenerezza vedere i personaggi muoversi in questo mondo che, tra non molto, cambierà inesorabilmente faccia.

Come sempre, Babylon Berlin, con un sapiente mix di invenzione e realtà, intrattiene, appassiona e fa anche riflettere, tre cose che contribuiscono a rendere la serie uno dei titoli europei più interessanti attualmente in circolazione. E ora non ci resta che attendere il gran finale, cioè l’undicesimo e il dodicesimo episodio, in onda su Sky Atlantic mercoledì 6 maggio alle 21.15.

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