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5 curiosità su James Franco

Serie TV

James Franco è un attore poliedrico ma soprattutto un artista a tutto tondo. Ecco alcune curiosità sul celebre interprete

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Negli ultimi anni James Franco ha saputo imporsi come uno dei principali attori del panorama internazionale. Nato nel 1978, ha lavorato non solo come interprete ma anche come regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Nel 2010 ha ricevuto candidature agli Oscar, Golden Globe, BAFTA e SAG Awards per il suo ruolo in 127 ore, ottenendo nel 2013 la propria stella sulla Walk of Fame di Hollywood.

La sua carriera sul grande schermo ha avuto inizio nel 1999 con Mai stata baciata, con Drew Barrymore, per poi prendere parte a più di 80 pellicole da allora. Ha collaborato con grandi registi, da Sam Raimi in Spider-Man a Gus Van Sant in Milk, fino ai fratelli Coen ne La ballata di Buster Scruggs. Molto attivo inoltre anche in televisione, come evidenziato dalla terza stagione della serie di successo The Deuce, dall’8 ottobre 2019 su Sky. Una grande notorietà ma, nonostante questo, non mancano alcune curiosità che il grande pubblico ignora.

Addio alla scuola

Sebbene sia impegnato principalmente nel mondo del cinema, una grande passione di James Franco è rappresentata dalla pittura. Un amore che gli è stato trasmesso da sua nonna, Mitzie Verne, proprietaria di una celebre galleria d’arte di Cleveland. Il mondo dell’arte lo ha chiamato a sé quando era ancora giovanissimo, il che lo ha portato ad abbandonare l’università, che nel 2006 aveva di colpo pensato di riprendere, laureandosi in letteratura inglese presso la UCLA di Los Angeles, conseguendo in seguito il diploma in scrittura creativa presso la Columbia University e il dottorato in letteratura a Yale.

Una vita da artista

La recitazione, come detto, è soltanto una delle sue grandi passioni, posta di fianco alla scrittura. È infatti impegnato anche come sceneggiatore e nel 2010 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti: “Palo Alto: Stories by Franco”, cui segue la raccolta di poesie “Directing Herbert White”.

Sul fronte della pittura ha invece organizzato svariate mostre personali, insieme con il fratello Tom, per poi esporre alcuni scatti fotografici tra Parigi e Los Angeles. Ha saputo seguire la propria verve fino in fondo, sospinto da un Q.I. di 130, senza porsi limiti, aprendo infine un canale YouTube con l’amico Eliot Michaelson, impartendo lezioni di arte, cultura e filosofia.

Spider-Man mancato

Sam Raimi lo ha voluto come Harry Osborn nella propria trilogia su Spider-Man. L’attore però si era inizialmente proposto proprio per ricoprire il ruolo del protagonista mascherato. Dopo gli iniziali provini si scelse di scartarlo, offrendogli un ruolo solo in apparenza secondario, la cui importanza aumenta nel corso delle pellicole. La parte di Spider-Man venne infine assegnata a Tobey Maguire.

Essere James Dean

Nel 2001, giovanissimo, venne scelto da Mark Rydell per interpretare il complesso ruolo di James Dean nel biopic dedicato al celebre attore. Ben 120 minuti particolarmente intensi, con Franco che ha voluto calarsi perfettamente nei panni dell’idolo adorato sul grande schermo. Per offrire una prova il più realistica possibile, ha preso lezioni di guida sportiva, così da imparare a guidare al meglio la moto. Al tempo stesso ha iniziato a suonare il bongo e la chitarra, ma soprattutto a fumare, così da restituire sul grande schermo un po’ di quel fascino maledetto che ha reso James Dean immortale.

Il metodo attoriale

Come accaduto per James Dean, Franco si è messo particolarmente in gioco anche per un altro suo film. Si tratta di Colpevole di omicidio, che lo ha visto ricoprire il ruolo di Joey. Questi è un tossicodipendente e L’attore si è reso conto che non sarebbe stato in grado di restituire il suo reale disagio se non sperimentando sulla propria pelle. Non ha fatto uso di sostanze stupefacenti, ovviamente, ma ha vissuto per un periodo in strada, arricchendo il proprio bagagli d’esperienze.